test del ferro

Senza essere scienziati: spiegazioni facili per tutti

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Mr.Fix
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test del ferro

Messaggio di Mr.Fix » 20/10/2013, 7:05

Essendo inesperto, non riesco a farmi un'idea precisa sul fabbisogno di ferro basandomi sulla visione
delle piante.
Vorrei quindi capire, attraverso il test del ferro, quando è il momento di usarlo.
Per esempio ieri ho misurato 0,5 mg/l. Come devo procedere?
Grazie e ciao.
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rossosat
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Re: test del ferro

Messaggio di rossosat » 20/10/2013, 9:11

Mr.Fix ha scritto:Essendo inesperto, non riesco a farmi un'idea precisa sul fabbisogno di ferro basandomi sulla visione
delle piante.
Vorrei quindi capire, attraverso il test del ferro, quando è il momento di usarlo.
Per esempio ieri ho misurato 0,5 mg/l. Come devo procedere?
Grazie e ciao.
La mancanza di ferro nelle piante è indicata solitamente da un ingiallimento delle foglie.
Intanto bisognerebbe sapere con che tipo di ferro fertilizzi, esiste sia in "forma libera" che "chelata". Il ferro in forma libera è utilizzabile per pochissimo tempo dalle piante (si parla di ore) e ossidandosi diventa inutilizzabile. Quello chelato invece possiamo definirlo "a lento rilascio" quindi disponibile alle piante per più giorni.
Io ho smesso di fare il test del ferro, ho smesso di fare gran parte dei test, mi limito ad una striscetta 1 volta al mese circa, guardo solamente le piante e la conducibilità (quest'ultima da pochi giorni).
Cmq il dosaggio lo devi trovare da solo col tempo, e lo regolerai pian pianino in base alla vegetazione, ad esempio se aggiungi del tenellus sappi già che dovrai aumentare il dosaggio.
Se il test che hai fatto fosse veritiero la quantità indicata di 0,5 mg/l è più che sufficiente bisogna vedere quanto durerà!

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gibogi
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Re: test del ferro

Messaggio di gibogi » 20/10/2013, 10:46

Normalmente, dovresti rimanere a valori inferiori ai 0.2 mg/lt, per evitare di incorrere in possibili fenomeni algali.
Comunque i nostri test non sono precisi, servono per darti una indicazione, i tuoi 0.5mg/lt, potrebbero essere non reali
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Rox
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Re: test del ferro

Messaggio di Rox » 20/10/2013, 10:59

gibogi ha scritto:Normalmente, dovresti rimanere a valori inferiori ai 0.2 mg/lt
Normalmente sì, ma con un paio di specie che leggo nel suo profilo, quel 0.5 non sarà sprecato.
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Mr.Fix
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Re: test del ferro

Messaggio di Mr.Fix » 20/10/2013, 13:02

Grazie per le indicazioni, il ferro che ho ma che non ho mai usato ha questa composizione:
Fe solubile in acqua 6%
Fe chelato ( o,o) EDDHA 2%
Fe chelato ( o,p ) EDDHA 4%
Per ora ho immesso solo il ferro che c'è nel rinverdente BricoIO.
Ciao.
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Uthopya
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Re: test del ferro

Messaggio di Uthopya » 20/10/2013, 22:00

Le sigle tra parentesi quadra indicano l'agente chelante del ferro:
Ad esempio:

[o,o]: acido etilendiammino - di (o - idrossifenilacetico) EDDHA C18H20O6N2

ma ce ne sono anche altri.
Per il nostro uso non hanno importanza assoluta, maggior rilievo assume il tipo di "chelatura" (EDDHA, EDTA, DTPA,HEEDTA, ecc.) che influenza la velocità di solubilità della molecola chelata.
Ma pure questo discorso sarebbe di tipo "accademico" e non ci interessa in acquariofilia ;)
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Re: test del ferro

Messaggio di Rox » 20/10/2013, 23:04

Uthopya ha scritto:Ma pure questo discorso sarebbe di tipo "accademico" e non ci interessa in acquariofilia
Una volta avevo trovato il modo di renderlo meno "accademico".
Spero che a Mr. Fix non dispiaccia, se approfitto del suo topic per rifare quell'esempio... ___________________________________________________ Dobbiamo appendere dei salami a stagionare, in cantina, usando cordicelle di spessore diverso.
Nell'esempio, il salame è il ferro da chelare, la corda è l'agente chelante.

Le tre corde si chiamano:
  • EDTA, sottile
  • EDDHA, intermedia
  • DTPA, grossa
Finché i salami stanno lì, appesi, è meglio aver scelto la corda più robusta (DTPA), perché più sicura.
Non c'è pericolo che i salami cadano sul pavimento.

Quando vorremo mangiarli, però, cercheremo di staccarli dal soffitto e quella corda sarà un problema, per riuscire a spezzarla.
"Chi me l'ha fatto fare, di usare questa? La prossima volta prendo la più piccola (EDTA)..."

Torniamo agli acquari.
Quando la pianta vuole vuole assorbire il ferro (mangiare il salame), con il DTPA fatica di più.
Preferirebbe avere a che fare con l'EDTA, come noi avremmo preferito la corda sottile.

Con l'EDTA, però... quel ferro potrebbe non arrivargli.
Al momento di assorbirlo potebbe essere precipitato, perché il chelante non è riuscito a trattenerlo.

Proprio come i salami. Con il filo sottile, probabilmente alcuni sarebbero caduti.
Raggiunti dai topi, non sarebbero mai arrivati sulla nostra tavola.
Questi utenti hanno ringraziato Rox per il messaggio (totale 6):
MicMenca (22/10/2013, 12:51) • DxGx (29/12/2014, 9:54) • Sini (27/03/2015, 15:32) • lucazio00 (16/10/2015, 11:49) • Fulldynamix (14/02/2016, 12:44) • MrGreen (12/01/2017, 14:28)
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Re: test del ferro

Messaggio di Uthopya » 20/10/2013, 23:42

Accidenti Rox è vero!!! Mi ero dimenticato questa tua allegoria che spiega benissimo le differenze!!
Questi utenti hanno ringraziato Uthopya per il messaggio:
pkb (19/06/2016, 22:18)
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Re: test del ferro

Messaggio di MicMenca » 22/10/2013, 12:51

Cavoli.. l'ho capita anche io!! ed è tutto dire! :-bd
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Gianni86
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Re: test del ferro

Messaggio di Gianni86 » 23/10/2013, 10:38

Rox ha scritto: Dobbiamo appendere dei salami a stagionare, in cantina, usando cordicelle di spessore diverso.
Nell'esempio, il salame è il ferro da chelare, la corda è l'agente chelante.
.........................................................
Proprio come i salami. Con il filo sottile, può darsi che alcuni sarebbero caduti.
Raggiunti dai topi, non sarebbero mai arrivati sulla nostra tavola.
La classe NON è Acqua!!!! Grande Rox!
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