Brutto dirlo ma... forse si sono approfittati della tua giovane età, ti hanno fregato. Soprattutto con quello che costano questi animali in negozio al giorno d'oggi. Da allevatori privati, anche animali "di razza" selezionati meglio (e giovani = più acclimatabili degli adulti), li prendi anche a 1 euro l'uno.
Non fasciarti troppo la testa perché ci siamo passati in molti.
https://acquariofilia.org/chimica-acquario/ciclo-azoto-acquario/
Se hai un filtro, devi farlo maturare almeno un mese inserendo delle fonti di ammonio (cibo, foglie secche, lumache) che lo preparino al carico organico del mangime che inserirai per gli animali. Se
non hai un filtro, il cosiddetto picco dei nitriti (mortale, in genere si verifica alla quarta settimana ma dipende da diversi fattori) non è una preoccupazione come nel primo caso, ma devi comunque avere una buona biomassa vegetale già in forma per la rimozione dell'ammonio (tossico ma meno dei nitriti).
Oltre a ciò considera che il principale nutrimento per i gamberetti, a cui si aggiunge il mangime specifico per la miglior nutrizione possibile, sono i microorganismi che si sviluppano nell'acquario sulle superfici (periphyton, perilithon o grezzamente "biofilm") nel corso dei primi due mesi...
Al contrario alcuni di questi organismi come i cianobatteri, che possono svilupparsi in questi primi giorni di instabilità, producono tossine che danno anche paralisi e morte.
In sostanza inserire gamberetti nelle prime settimane può molto realisticamente portare alla morte per avvelenamento o per fame/ alimentazione incompleta.
Aggiunto dopo 14 minuti 19 secondi:
L'acclimatazione goccia a goccia ha senso se l'acqua del negozio e quella del tuo acquario hanno valori tanto diversi, tuttavia un metodo molto più graduale e in teoria meno stressante per eseguirlo è:
1. Lasciare il sacchetto galleggiare alcuni minuti in modo da equalizzare le temperature.
2. Sistemare gli animali in una bacinella con la loro acqua.
3. Procurarsi un tubicino d'aeratore, aspirare l'acqua dall'acquario come per fare un cambio e annodare l'estremità in uscita in modo che esca circa una goccia al secondo.
4. Rimuovere periodicamente dell'acqua. In alternativa eseguire nella bacinella un piccolo foro di troppo pieno, in modo che l'acqua scorra in un altro contenitore man mano che viene sostituita con quella dell'acquario.
5. Quando ormai dopo mezz'ora/due ore l'acqua è stata sostituita con quella dell'acquario o comunque sufficientemente diluita, retinare gli animali e liberarli in acquario. Se la temperatura nella bacinella è scesa un po' (io ho acquari non riscaldati, quindi la temperatura è sempre quella della stanza), ritornare al punto 1 prima di rilasciare gli animali.
In alternativa al tubo d'aeratore io uso una mezza tanica/ bottiglia con un foro di spillo sul tappo, sospesa sulla bacinella (che può anche essere l'altra metà della bottiglia).