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Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 10:07
di AleL
Ciao a tutti, ci risiamo... 
 
Sono un potenziale acquariofilo che si pente prima di diventarlo. Sono un appassionato di natura, ho studiato biologia, mi interessa l'ecologia, mi piace tantissimo l'etologia, rimango incantato quando mi parlano di ciclo dell'azoto e della fisiologia vegetale. E mi piacerebbe farmi un acquario. 
 
Di recente mi è tornata la voglia. Mi sono messo a guardare delle piccole vasche, ho fatto due calcoli sullo spazio a disposizione, ho cercato di capire dove potrei mettere il tutto, cosa mi servirebbe, ho fantasticato sulle specie da inserire, mi sono interessato al metodo Walstad, ho pure trovato una vaschetta per cominciare. 
 
Ma poi ci risiamo: mi chiedo perchè. E stavolta lo chiedo anche a voi, immaginando che in tanti si facciano questa stessa domanda e però, al contrario di me, si siano dati una risposta. Altrimenti non sarebbero qui a parlare con passione di questo hobby. 
 
Il mio dubbio, prima di lanciarmi nell'allestimento di un acquario, è sull'etica della cosa. Mi domando a che serva avere un acquario; o meglio, capisco molto molto bene il piacere che potrebbe dare. Ma come lo bilancio con il resto?
Con il benessere degli animali, costretti in un ambiente che non è il loro.
Con i potenziali danni che il commercio di specie più o meno rare fa agli ambienti naturali, anche se immagino che in certi contesti potrebbe stimolare una migliore protezione dell'ambiente in quanto serbatoio in cui far crescere questa che è anche una risorsa economica. 
Semplicemente con il consumo di corrente necessario per mantenere i parametri ambientali entro un range accettabile. Non sarà moltissima, ma se è inutile perchè sprecarla?
 
Ecco, tutto questo mi domando. E mi blocco. 
Voi vi domandate queste cose? Come vi rispondete?
 
Spero di fornire spunti interessanti e soprattutto di NON innescare una polemica o offendere alcuno. So benissimo che sono puntiglioso e pesante. Spero di non esserlo troppo. 

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 11:04
di HCanon
Accidenti, il problema dei problemi, che io modificherei in: è giusto tenere degli animali in un acquario?
Beh, la prima risposta è che molti di noi, fra i quali il sottoscritto, lo fanno senza pensarci tanto, ci piacciono gli animali, le piante, la natura in genere e quindi allestiamo un acquario.
Poi,noi esseri umani siamo degli hobbisti, ci piace fare, armeggiare, costruire, tenerci impegnati.
Esiste anche il divertimento "etologico", cioè osservare, studiare (parola grossa) il comportamento degli animali e poi per alcuni è anche un bisogno, come dire, dell'anima.
Ciò però non risolve il dilemma è giusto tenere degli animali in cattività per il nostro piacere? 
Da questo ragionamento escludo cani e gatti.
La prima cosa che spesso mi fa venire in mente che non è giusto è entrare in un negozio di animali. Vedere sacchetti di plastica pieni delle più improbabili combinazioni di pesci, quasi sicuramente destinati a morte rapida mi sa sentire complice di un crudele commercio. Poi mi dico, che se le persone con un po' di coscienza naturalistica "scomparissero" diventerebbero anche nulle le possibilità di "educare" i novellini. E' una scusa? Penso di sì.
Poi è vero che si può anche contribuire al depauperamento di specie a rischio, anche se ormai, almeno per i pesci d'acqua dolce, la provenienza è da allevamenti.
E gli animali che teniamo soffrono? Ni!
Ovviamente molti sì, perché tenuti in condizioni obbrobriose.
Ma se prendiamo il nostro hobby da un punto di vista etologico penso di no. Dobbiamo cercare sempre di ricostruire un ambiente il più possibile confacente alle loro esigenze, scusa @AleL se mi riferisco anche a te, e una delle prime cose che necessita ad un animale è lo spazio vitale, quindi, e qui so di non avere molti amici, niente vasche piccole, niente animali particolarmente esigenti, anzi i più facili possibili e dei quali conosciamo molto bene le esigenze e che saremo in grado di riprodurre in vasca. 
Personalmente sono contrario a trasformare le nostre vasche in sorte di centrali nucleari, esse devono essere il più semplici possibili, low tech, che mi sembra anche più in sintonia con uno spirito naturalista.
Ad esempio io allevo solo animali che possono essere tenuti senza riscaldamento, un dispositivo in meno e anche un bel risparmio energetico.
Esistono poi gli esempi limiti, nei quali un acquariofilo può contribuire alla conservazione di specie a rischio estinzione, ma qui il discorso diventa difficoltoso, meglio soprassedere.
Insomma AleL, alla fine ho preso il tuo quesito come scusa per raccontare come la penso io ​ :)

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 11:24
di Crab01
Si potrebbe ridurre a: è giusto tenere animali?

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 11:38
di AleL

HCanon ha scritto:
04/02/2025, 11:04
Accidenti, il problema dei problemi, che io modificherei in: è giusto tenere degli animali in un acquario?
Beh, la prima risposta è che molti di noi, fra i quali il sottoscritto, lo fanno senza pensarci tanto, ci piacciono gli animali, le piante, la natura in genere e quindi allestiamo un acquario.
Poi,noi esseri umani siamo degli hobbisti, ci piace fare, armeggiare, costruire, tenerci impegnati.
Esiste anche il divertimento "etologico", cioè osservare, studiare (parola grossa) il comportamento degli animali e poi per alcuni è anche un bisogno, come dire, dell'anima.
Ciò però non risolve il dilemma è giusto tenere degli animali in cattività per il nostro piacere?
Da questo ragionamento escludo cani e gatti.
La prima cosa che spesso mi fa venire in mente che non è giusto è entrare in un negozio di animali. Vedere sacchetti di plastica pieni delle più improbabili combinazioni di pesci, quasi sicuramente destinati a morte rapida mi sa sentire complice di un crudele commercio. Poi mi dico, che se le persone con un po' di coscienza naturalistica "scomparissero" diventerebbero anche nulle le possibilità di "educare" i novellini. E' una scusa? Penso di sì.
Poi è vero che si può anche contribuire al depauperamento di specie a rischio, anche se ormai, almeno per i pesci d'acqua dolce, la provenienza è da allevamenti.
E gli animali che teniamo soffrono? Ni!
Ovviamente molti sì, perché tenuti in condizioni obbrobriose.
Ma se prendiamo il nostro hobby da un punto di vista etologico penso di no. Dobbiamo cercare sempre di ricostruire un ambiente il più possibile confacente alle loro esigenze, scusa @AleL se mi riferisco anche a te, e una delle prime cose che necessita ad un animale è lo spazio vitale, quindi, e qui so di non avere molti amici, niente vasche piccole, niente animali particolarmente esigenti, anzi i più facili possibili e dei quali conosciamo molto bene le esigenze e che saremo in grado di riprodurre in vasca.
Personalmente sono contrario a trasformare le nostre vasche in sorte di centrali nucleari, esse devono essere il più semplici possibili, low tech, che mi sembra anche più in sintonia con uno spirito naturalista.
Ad esempio io allevo solo animali che possono essere tenuti senza riscaldamento, un dispositivo in meno e anche un bel risparmio energetico.
Esistono poi gli esempi limiti, nei quali un acquariofilo può contribuire alla conservazione di specie a rischio estinzione, ma qui il discorso diventa difficoltoso, meglio soprassedere.
Insomma AleL, alla fine ho preso il tuo quesito come scusa per raccontare come la penso io ​ :)

Ma scherzi? Mi fa molto piacere! E sono contento di non essere l'unico a fare questo tipo di ragionamenti. 
 
Curiosità, visto che eventualmente anche io sarei propenso a non usare troppa tecnica: come scegli i pesci che non necessitano di riscaldatore? A casa mia mi sa che ci sono temperature tra i 19 e i 30 gradi, quindi non so che pesci riescano a sopravvivere in quelle condizioni. Ce ne sono? Sarebbe un bel passo avanti. 
 
Per quanto riguarda vasca e comportamento, io pensavo di prenderne una intorno ai 100 litri, non di più, e di metterci tante piante e pochi pesci. E in più pesci che credo possano essere considerati territoriali e che non necessitino di correnti d'acqua sostenute. Meglio ancora se anche in natura vivono nella stessa area. Ha senso secondo te?  
 
Edito il messaggio: come non detto, ho curiosato nel tuo profilo e sono rimasto a bocca aperta. Capisco perchè parlavi di vasca senza riscaldatore. 
 

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 11:46
di Crab01
Sappi che acquario molto piantumato e approccio walstad non sono proprio in sintonia o meglio si puo fare ma devono essere tutte piante poco esigenti non il classico plantacquario.

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 12:01
di AleL

Crab01 ha scritto:
04/02/2025, 11:46
Sappi che acquario molto piantumato e approccio walstad non sono proprio in sintonia o meglio si puo fare ma devono essere tutte piante poco esigenti non il classico plantacquario.

Avevo letto proprio il contrario! Mi sono comprato il libro della Walstad, devo cominciare a leggerlo in questi giorni appena ho un po' di tempo libero. 

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 12:21
di Barabba
AleL ha scritto:
04/02/2025, 10:07
sull'etica
In natura non esiste ,essa è neutra ed imparziale, volta al mantenimento della vita.
AleL ha scritto:
04/02/2025, 10:07
Con il benessere degli animali, costretti in un ambiente che non è il loro.
Consapevolezza.

Il 90% delle specie allevate,il loro ambiente non l'hanno mai visto,da generazioni, alcune specie vengono selezionate da decine di anni, sono animali addomesticati,nel loro ambiente naturale durerebbero meno di un minuto.

Un carlino , è un cane ,che deriva dal lupo... ma il suo ambiente è il divano di casa,se lo liberi in un bosco muore dopo 3 secondi.

Quindi l'ambiente di queste specie è l'acquario, compito nostro è fornigli un ambiente,adeguato, che copre al meglio le sue esigenze,per spazio, alimentazione e salute. Nulla di più niente di meno come per un cane.
Per i wild il discorso cambia...
AleL ha scritto:
04/02/2025, 10:07
commercio di specie più o meno rare fa agli ambienti naturali,

Conoscenza...

E qui arriviamo ai wild...

Se ti prendi il pesciolino wild solo per fare il figo e non sai nemmeno le esigenze dei pesci,alimenti un commercio non etico,che causa danni ambientali non indifferenti.

Ho allevato diversi wild, farlo seriamente vuol dire studiare,ogni vasca che ho realizzato per loro è la perfetta riproduzione dell'ambiente e delle condizioni, dell'ambiente di provenienza.
Per alcune la realizzazione è durata anche due anni.

Scelta della specie: quelle scelte da me ,in natura o vivono in pozze grandi la meta della vasca in cui le ho inserite, oppure a causa di forte concorrenza nei loro ambienti naturali, non hanno territori maggiori dei 50 cm,esempio un Neolamprologus brevis, anche se vive nel terzo lago più grande al mondo, per tutta la sua vita non si allontanerà mai per più di 20 cm dal suo mucchio di gusci vuoti.

Bisogna studiare e tenere come obbiettivo il benessere degli animali, non il proprio gusto estetico.
Molte specie wild non sono estinte solo perché persone consapevoli di quello che fanno, le hanno in acquario, riprodotte e poi rilasciate in natura.
AleL ha scritto:
04/02/2025, 10:07
Semplicemente con il consumo di corrente necessario per mantenere i parametri ambientali entro un range accettabile. Non sarà moltissima, ma se è inutile perchè sprecarla?
Su questo non ho nulla da dire,la mia tecnica in acquario è praticamente pari a 0.

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 12:54
di Claudio80
:ymapplause::ymapplause: ​​​​​​​​ :ymapplause: ​​​​​​​

Aggiunto dopo 1 minuto 36 secondi:
Bel topic seguo bravo @AleL  

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 13:33
di Fiamma

AleL ha scritto:
04/02/2025, 11:38
A casa mia mi sa che ci sono temperature tra i 19 e i 30 gradi, quindi non so che pesci riescano a sopravvivere in quelle condizioni. Ce ne sono? Sarebbe un bel passo avanti.

tantissimi. 
Se poi metti un riscaldatore settato su 21/22 gradi ancora di più. 
I 30 sono un pò al limite se per lunghi periodi, ma dipende dalla specie, spesso più per le piante che per i pesci.
Sul resto ti hanno già detto.
Ho moltissimi pesci adottati o recuperati qua e là, ma effettivamente alcuni non riuscirebbero a vivere a lungo in natura ( alcuni magari sì ma a spese della fauna locale, come i Carassi e gli Anguillicaudatus) altri forse sì a patto di riportarli dall'altra parte del globo, tenendo conto che la mortalità in natura è altissima. 
Quindi si cerca di dare l'habitat più consono alle specie che si allevano, cosa di cui sei sicuramente in grado.
Riguardo all'inutilità dell'acquario per non sprecare elettricità...anche la TV è inutile, il cellulare, ecc ecc...e se hai un acquario illuminato puoi accendere una o due lampadine di meno ​ :D
 

Sì, ma perchè?

Inviato: 04/02/2025, 15:36
di andrea.martre

AleL ha scritto:
04/02/2025, 10:07
Ciao a tutti, ci risiamo...

Sono un potenziale acquariofilo che si pente prima di diventarlo. Sono un appassionato di natura, ho studiato biologia, mi interessa l'ecologia, mi piace tantissimo l'etologia, rimango incantato quando mi parlano di ciclo dell'azoto e della fisiologia vegetale. E mi piacerebbe farmi un acquario.

Di recente mi è tornata la voglia. Mi sono messo a guardare delle piccole vasche, ho fatto due calcoli sullo spazio a disposizione, ho cercato di capire dove potrei mettere il tutto, cosa mi servirebbe, ho fantasticato sulle specie da inserire, mi sono interessato al metodo Walstad, ho pure trovato una vaschetta per cominciare.

Ma poi ci risiamo: mi chiedo perchè. E stavolta lo chiedo anche a voi, immaginando che in tanti si facciano questa stessa domanda e però, al contrario di me, si siano dati una risposta. Altrimenti non sarebbero qui a parlare con passione di questo hobby.

Il mio dubbio, prima di lanciarmi nell'allestimento di un acquario, è sull'etica della cosa. Mi domando a che serva avere un acquario; o meglio, capisco molto molto bene il piacere che potrebbe dare. Ma come lo bilancio con il resto?
Con il benessere degli animali, costretti in un ambiente che non è il loro.
Con i potenziali danni che il commercio di specie più o meno rare fa agli ambienti naturali, anche se immagino che in certi contesti potrebbe stimolare una migliore protezione dell'ambiente in quanto serbatoio in cui far crescere questa che è anche una risorsa economica.
Semplicemente con il consumo di corrente necessario per mantenere i parametri ambientali entro un range accettabile. Non sarà moltissima, ma se è inutile perchè sprecarla?

Ecco, tutto questo mi domando. E mi blocco.
Voi vi domandate queste cose? Come vi rispondete?

Spero di fornire spunti interessanti e soprattutto di NON innescare una polemica o offendere alcuno. So benissimo che sono puntiglioso e pesante. Spero di non esserlo troppo.

Forse non te ne rendi conto, ma il tuo dilemma ti crea un grande problema esistenziale,
la tua etica ha superato quella del dio biblico, il che, vista la sua natura,  è impossibile, a meno che non sia solo un invenzione di uomini meno progrediti e spirituali di te. ;)