Ciao a tutti!
Avete consigli su come allestire al meglio una zona per il letargo di una Mauremys Sinensis a Genova? Solitamente gli inverni qui sono piuttosto miti.
Ho un laghetto/piscina rialzato. Essendo in pvc non posso metterci la terra sul fondo ma posso creare una zona recintata nella zona emersa con terra ed eventuale casetta. (É accanto a delle aiuole)
Avete consigli su come deve essere e che esigenze può avere in caso di bisogno di letargo?
Vorrei essere sicura di farle vivere al meglio l’inverno. Prima viveva con un altro proprietario in un acquario piccolissimo.
Progettazione laghetto Mauremys Sinensis
Moderatori: trotasalmonata, Pinny
- Sirya
- Messaggi: 40
- Iscritto il: 28/12/22, 0:00
-
Profilo Completo
- Pinny
- Messaggi: 5751
- Iscritto il: 09/07/19, 20:30
-
Profilo Completo
Progettazione laghetto Mauremys Sinensis
Premetto che non sono esperta di tartarughe, mi sono documentata per aiutare un'amica e condivido con te, quello che ho letto
Le Mauremys sinensis non sopportano temperature troppo basse, quindi è importante che il laghetto non geli in inverno e che ci sia una zona ben soleggiata dove la tartaruga possa riscaldarsi. Se sono molto piccole, è necessario proteggere la zona dove vivono, con una rete per evitare la predazione da parte di uccelli o altri animali.
Queste tartarughe in natura non vanno in letargo; se le temperature non scendono in maniera eccessiva molti allevatori lo consigliano comunque, in ambienti controllati con fondo fangoso, a temperature di 10-15°C, nel periodo che va da novembre a febbraio-marzo. Questa specie mal sopporta temperature sotto i 5°C durante il letargo in laghetto, dunque è consigliato per gli esemplari piccoli o per i proprietari del nord Italia, di effettuare un letargo controllato in una scatola di polistirolo in locali non riscaldati.
Il laghetto dovrà essere profondo almeno 2 volte e mezzo la lunghezza del carapace, e l'acqua va filtrata con un potente filtro esterno. Le tartarughe sporcano parecchio l’acqua, conviene inserire un filtro esterno, sovradimensionati rispetto al litraggio della vasca.
Se non gela, potresti creare una zona coperta e protetta, magari una grande ciotola di terracotta, o un vaso di plastica, la metti sottosopra, dopo aver creato un'apertura, da cui possono entrare. La copri di terra umida, mista a paglia per coibentarla. Possiamo anche inserire muschio, sfagno e fibra di cocco
Il laghetto in giardino dovrà prevedere un substrato esterno che permetta agli animali di interrarsi, ma anche un ampia zona d’ombra. Fanno frequentemente basking nelle ore più fresche riposando sulla zona emersa o sulle sponde dei laghetti in giardino.
Una volta al mese è necessario il cambio di almeno il 20% dell’acqua, aspirare eventuali residui di cibo o feci fluttuanti. Il cambio d’acqua è necessario per evitare l’accumulo di sostanze azotate nell’acqua, per evitare che si sviluppino batteri o funghi indesiderati.
I biocondizionatori possono creare danni al carapace delle tartarughe, meglio l'acqua con tracce di cloro, nell’acqua del rubinetto a 0,05 mg/l, che potrebbe essere benefica, data la funzione disinfettante.
Hanno bisogno di zone emerse di almeno il 25% della superficie del laghetto.
Le Mauremys sinensis non sopportano temperature troppo basse, quindi è importante che il laghetto non geli in inverno e che ci sia una zona ben soleggiata dove la tartaruga possa riscaldarsi. Se sono molto piccole, è necessario proteggere la zona dove vivono, con una rete per evitare la predazione da parte di uccelli o altri animali.
Queste tartarughe in natura non vanno in letargo; se le temperature non scendono in maniera eccessiva molti allevatori lo consigliano comunque, in ambienti controllati con fondo fangoso, a temperature di 10-15°C, nel periodo che va da novembre a febbraio-marzo. Questa specie mal sopporta temperature sotto i 5°C durante il letargo in laghetto, dunque è consigliato per gli esemplari piccoli o per i proprietari del nord Italia, di effettuare un letargo controllato in una scatola di polistirolo in locali non riscaldati.
Il laghetto dovrà essere profondo almeno 2 volte e mezzo la lunghezza del carapace, e l'acqua va filtrata con un potente filtro esterno. Le tartarughe sporcano parecchio l’acqua, conviene inserire un filtro esterno, sovradimensionati rispetto al litraggio della vasca.
Se non gela, potresti creare una zona coperta e protetta, magari una grande ciotola di terracotta, o un vaso di plastica, la metti sottosopra, dopo aver creato un'apertura, da cui possono entrare. La copri di terra umida, mista a paglia per coibentarla. Possiamo anche inserire muschio, sfagno e fibra di cocco
Il laghetto in giardino dovrà prevedere un substrato esterno che permetta agli animali di interrarsi, ma anche un ampia zona d’ombra. Fanno frequentemente basking nelle ore più fresche riposando sulla zona emersa o sulle sponde dei laghetti in giardino.
Una volta al mese è necessario il cambio di almeno il 20% dell’acqua, aspirare eventuali residui di cibo o feci fluttuanti. Il cambio d’acqua è necessario per evitare l’accumulo di sostanze azotate nell’acqua, per evitare che si sviluppino batteri o funghi indesiderati.
I biocondizionatori possono creare danni al carapace delle tartarughe, meglio l'acqua con tracce di cloro, nell’acqua del rubinetto a 0,05 mg/l, che potrebbe essere benefica, data la funzione disinfettante.
Hanno bisogno di zone emerse di almeno il 25% della superficie del laghetto.

" La vera felicità deriva dall'entusiasmo di creare cose nuove" Antoine De Saint-Exupéry
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti