Sarà la 4^ o 5^ volta, su tre forum diversi, che qualcuno mi propone di pubblicare un libro.
Rispondo per punti, in modo schematico.
1- Ogni articolo è stato scritto su un argomento specifico: l'
Egeria, lo
scalare, i
Paracheirodon, le
Ludwigia...
Non si può fare un copia-incolla e metterli tutti insieme, perché un libro dovrebbe seguire un filo logico, all'interno di un contesto generale.
2 - Il trucco potrebbe essere nel titolo: lo chiamiamo
"Raccolta di articoli di AF" e ce la caviamo con una prefazione.
Poi... via con il copia-incolla.
Ma chi spenderebbe 5-10 euro per avere il pdf, quando quei testi sono tutti accessibili pubblicamente?
3 - Vi manca il cartaceo?... Il frusciare delle pagine?
D'accordo, ma quanto costerebbe la copia cartacea, compresa la spedizione?
La tiratura non sarebbe mica quella de "I Promessi Sposi"; l'acquariofilia è un settore di nicchia... e questo aumenta le spese.
Non vi costa meno stampare tutto da soli?
4 - Gli anni '80 e '90, senza Internet, sono stati la rovina di questo hobby, proprio perché i costi del cartaceo erano alti rispetto al bacino di utenza.
Per pubblicare un libro (che poi veniva venduto nei negozi di acquaristica), dovevi avere alle spalle un'azienda del settore.
Ma non credo che JBL, Seachem, Elos, ecc. ecc., finanzino un autore che dice di
non usare i loro sali chimici, i loro alghicidi, le loro lampade "per acquario", i loro fertilizzanti specifici...
Se io fossi Amministratore Delegato di una di quelle aziende, pagherei quell'autore per farlo stare zitto.
5 - Diana Walstad, che per gli acquariofili equivale a Copernico, ha dovuto pubblicare la sua opera a proprie spese.
Costava 35 dollari per appena 200 pagine, proprio perché non aveva nessuno "sponsor".
Io arriverei 17 anni dopo di lei, limitato alla sola lingua italiana, per ripetere argomenti che chiunque può consultare gratis con due click di mouse.
Farei più soldi vendendo frigoriferi a Capo Nord.
Comunque, se qualcuno vuole farlo a spese sue, mi contatti in MP che ci mettiamo d'accordo, per eventuali autorizzazioni.
L'importante è non renderli disponibile dai repository linux 