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Vallisneria e Cryptocoryne, perché non si ammazzano?

Inviato: 26/02/2016, 11:45
di Alex_N
Buongiorno a tutti voi giardinieri acquatici, volevo mostrarvi questa situazione che si è venuta a creare nel mio cubetto.
In breve delle Cryptocoryne "Pigmea" e Vallisneria "Tiger" che crescono a contatto diretto senza accusare effetti collaterali, già dall'anno scorso.
Le Cryptocoryne presentano qualche buco sulle foglie più vecchie che ancora non hanno rimpiazzato (il fondo è inerte e ho cominciato a fertilizzare da pochissimo), ma nessun sintomo d'avvelenamento. Crescono anzi più rapidamente.
Dovrei forse aspettare ancora qualche mese prima di trarne conclusioni?
E ancora, è possibile che l'allelopatia sia sventata dall'enorme numero di Melanoides tubercolata che smuovono il fondo in continuazione?
So per certo che la "Tiger" non è una cultivar priva di allelochimici, visto come combatte i cianobatteri nel fondo dell'altro acquario.

L'acqua è mediamente dura, temperatura 22°C senza riscaldatore, nitrati attorno a 25 mg/l e sotto alle piante avevo piazzato dei pezzi di stick completi.

Re: Vallisneria e Cryptocoryne, perché non si ammazzano?

Inviato: 26/02/2016, 11:50
di Luca.s
Che fondo hai? Sembra sabbia.

Io sto notando che con fondi estremamente compatti, come appunto sabbia edile, le radici fanno molta fatica a progredire e questo porta ad un aumento del tempo necessario affinché le due piante entrino in contatto.

Inoltre, il fenomeno dell'allelopatia, non è rapido, con segni acuti. Ma piuttosto cronico.

Ora la Cryptocoryne potrebbe crescere e sembrare di essere in forze ma un giorno, probabilmente, smetterà di farlo, non crescerà più e probabilmente morirà.

L'allelopatia è un fenomeno dal medio al lungo periodo.

Re: Vallisneria e Cryptocoryne, perché non si ammazzano?

Inviato: 26/02/2016, 12:02
di Alex_N
Il fondo ha granulometria media 1-2 mm, è molto irregolare.
Comunque se noto segni di sofferenza toglierò le crypto cercando di allestire una vasca solo per loro (ho un caridinaio in progetto)... sempre che non sia troppo tardi. Mi ricordo di come siano morte in una lenta agonia sia loro che l'Echinodorus, quando li tenevo insieme.