Forum acquariofilia facile: allestimento e gestione facile dell' acquario, tutto sui pesci tropicali

Dunque, per l'inizio di quest'estate vorrei rimettere a posto il mio laghetto.
Voi sapete qualcosa di come funziona un laghetto? Come si fa a fare in modo che l'acqua non risulti verde di alghe?
Inizierei ad usare un filtro (non so ancora se fatto da me o se commerciale), cosa che non ho mai fatto prima.
Secondo voi l'uso di uno filtro potrebbe limitare la formazione di alghe "fluttuanti"? Se se ne formano di altri tipi (BBA ecc a me non mi interessa) però vorrei evitare l'intorbidimento dell'acqua.....qualsiasi parere è ben accetto.

Non siamo proprio nella sezione adatta, posso dirti che ci sono le lampade UV apposite per eliminare le alghe, ma costano un botto.

Non avevo idea della sezione in cui mettere il post.
Spostatelo dove più appropriato.

So che ci sono le lampade UV, ma se è meglio evitarle in acquario, non è meglio evitarle nel laghetto? Anche lì i batteri colonizzano tutto e non solo il filtro....

ti ho spostato in salotto.

WilliamWollace ha scritto:le lampade UV, ma se è meglio evitarle in acquario, non è meglio evitarle nel laghetto? Anche lì i batteri colonizzano tutto e non solo il filtro...

Si, ma in un laghetto, se non hai grosse masse d'acqua, e grosse profondità, avrai l'acqua verde.
Nei giardini pubblici, ci sono spesso fontane o piccoli laghetti con l'acqua trasparente, ma sono dotati di lampade antialga.

In estate hai il sole a picco per molte ore, è difficile riuscirci senza i dovuti mezzi.

In effetti hai ragione, più che mettere una lampada UV non mi viene in mente nulla.

Adesso l'acqua è torbida ma permette di vedere un po' sotto, non molto ma qualcosa si vede.
In estate invece, quando do da mangiare ai pesci, vedo solo la parte che emerge mentre mangiano, anche se sono sotto il pelo dell'acqua non si vede nulla. Per avere un laghetto così dove i pesci non si vedono mai tanto vale non averlo.

Vorrà dire che se non trovo alternative, metterò la lampada UV

gibogi ha scritto:ti ho spostato in salotto.

Meglio in "allestire", il salotto è per tutto tranne roba di acquari e pesci, quindi..
Ci penso io!

Per quanto riguarda il laghetto, io proverei prima con una pompa a getto. Per fare una "cascata" in mezzo al laghetto. L'ossigenazione di solito aiuta non poco per queste cose.
Quasi tutti i laghetti ce l'hanno, è tipo un "Geiser" che si mette in mezzo. Spezza la superficie e migliora gli scambi gassosi con l'acqua. Di sicuro ti costa meno. Poi con il filtro dovrebbe andare.

Allora guarda, qualche tempo fa ho letto un libro molto bello di Anja Werner sulle piscine biologiche. In pratica si tratta di piscine che utilizzano una pompa e un determinato tipo di vegetazione palustre per depurare l'acqua e renderla limpida e balneabile senza alcun bisogno di cloro (banditissimo, anzi!).
Anche in quel caso, così come negli acquari, bisogna passare per un periodo di maturazione della vasca.

A dirti la verità, occupandomi di ingegneria e architettura, quello è uno dei tanti motivi che mi ha fatto avvicinare all'acquariofilia, insieme alle nuove tecnologie sui pannelli solari ad alghe diatomee. Vabbè, storia lunga

Tornando a noi... adesso il libro non l'ho sotto mano, ma se ti interessa ti posso dare più informazioni a riguardo nei prossimi giorni.

Quoto Tsar e.. Dico la mia, ho parecchie vasche in esterno e l'idea che mi sono fatto e che il giorno che farò un laghetto (prima o poi...) l'ultima delle cose a cui penserò e di inserire una lampada UV! Per come la penso io l'unico modo certo per non avere l'acqua verde è: 1° non far nulla per "chiarificarla" cambi, prodotti anti alghe etc. 2° una foresta di piante, palustri, acquatiche e galleggianti... + l'ingrediente segreto, la pazienza. Scommetto 1€ che non ce la farà a diventare verde

La lampada UV è quello che vorrei evitare.....se riuscissi a non usarla sarebbe magnifico!!!!

Quasi quasi vado nella sezione delle piante e chiedo un po' lì.....le piante come mi avete detto mi aiuterebbero di sicuro!

Anche in Italia abbiamo una ragazza in gamba che ha da poco pubblicato un libro sull'argomento, Maria Cristina Grandi