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Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 20/04/2016, 17:35
di cqrflf
Nella mia curiosità "tecnico-scientifica" sui sistemi dinamici degli ecosistemi acquatici in particolare riferiti agli acquari, non ho potuto far altro che notare come i sistemi presenti nel marino ed in particolare quella particolare branca del marino che si occupa dei coralli dove i valori chimici dell'acqua devono necessariamente rimanere estremamente stabili come in natura, abbiano delle tecnologie oramai affermate e collaudate che sono alqualto più all'avanguardia che le rispettive in acqua dolce.
Non sto parlando certamente di costose e complesse apparecchiature ma semplicemente di sistemi di gestione che funzionano molto bene nel marino e mi chiedo come mai gli stessi sistemi fatte le dovute differenze nel chimismo del dolce, non vengano applicate con anche li.
Il sistema DSB, il secchiello di Calfo, il sistema Jaubert, il sistema Zeovit, il sistema Vodka, sistema Miracle Mud, lo schiumatoio "specifico" per acqua dolce creato dalla Schuran, filtro anaerobico,....perché questi sistemi che producono ottimi risultati ed una altrettanto facile ed economicissima gestione nel marino vengono totalmente ignorati nell'acqua dolce ?
Perché non dovrebbero funzionare in acqua dolce ? Sto parlando di fantascienza ?
So di aver citato moltissime cose che un acquariofilo dolce non è tenuto a sapere ma se a qualcuno interessa approfondire alcune delle voci menzionate troverà che non rappresentano un costo aggiuntivo rispetto a quello che si potrebbe pensare (fatta eccezione delle schiumatoio di proteine).
Detti sistemi in acquari con prevalenza di pesci rendono la manutenzione e la gestione dei cambi dell'acqua molto più diradati e forse la qualità dell'acqua ne risulterebbe migliorata.
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 20/04/2016, 20:20
di Matteorall
Perchè sono superflue/inutili.
L'ambiente marino è al mare. L'ambiente d'acqua dolce pure in una pozzanghera.
Va da sè che, per uno non serva nulla, per l'altro fin troppi accorgimenti.
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 20/04/2016, 20:55
di cqrflf
Stavo pensando ad un mio amico che ha un acquario da 800 litri in una villa dell'800 enorme con il bagno a 20-30 metri di distanza dalla vasca.
Nella sua vasca ci sono degli enormi ciclidi tra cui un Astronotus.
Cosa fa il mio amico ? NON GLI CAMBIA L'ACQUA !!!! Perché vi chiederete voi ?
Troppo sbattimento dico io. Quando sono andato a misurare i valori della sua vasca il pH era 9 !!!! La conduttività era fuori scala con il mio conduttimetro e i nitrati non erano nemmeno misurabili. Fate voi se un acquario del genere non potrebbe avvalersi di un comodo DSB a manutenzione 0 e costo 0 ! Oppure un filtro anaerobico a costo quasi 0 oppure un filtro a letto fluido.
Non c'entra nulla il fatto che il mare sia grande e l'acqua dolce stia in una pozzanghera, che poi anche qui è opinabile se consideriamo il Rio delle amazzoni o il lago Tanganika.
I nitrati sono nitrati in acqua dolce come in acqua marina.
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 20/04/2016, 21:30
di Matteorall
cqrflf ha scritto: Quando sono andato a misurare i valori della sua vasca il pH era 9 !!!! La conduttività era fuori scala con il mio conduttimetro e i nitrati non erano nemmeno misurabili
E' noto che i grossi ciclidi siano spesso molto molto tolleranti.
Non c'entra nulla il fatto che il mare sia grande e l'acqua dolce stia in una pozzanghera,
Invece, per fortuna, centra eccome
che poi anche qui è opinabile se consideriamo il Rio delle amazzoni o il lago Tanganika
Dove è l'opinabilità? Vuoi dire che non ci sia vita
pure nelle pozzanghere?
I nitrati sono nitrati in acqua dolce come in acqua marina.
Palese. Ma quando in acqua dolce, nella fantastica pozzanghera suddetto, può crearsi un equilibrio tale da permettere la vita a pesci, piante e invertebrati,

una pozzanghera di acqua marina non può ospitare proprio nulla se non accompagnata da componenti tecniche.

E non pensare alle pozze di marea, sono ambienti particolarissimi che cambiano in continuazione, nulla a che vedere con un piccolo stagno/pozzanghera perenne e isolato di acqua dolce.
Quindi... il tuo elenco di attrezzature per il marino esiste solo perchè un marino naturale, purtroppo non esiste. Perchè il mare è uno solo.

E per imitarlo (non rifarlo) ti serve tanta plastica, metallo, corrente elettrica! Invece nel dolce non c'è bisogno di imitare, ma puoi creare direttamente, in modo quasi spontaneo, un ambiente nuovo e a sè stante (parlo di autovasche, tradotto "lorenz avanzato"). Nuovi ambienti dolci si formano spontanemante ogni giorno, ma piccoli nuovi mari spontanei mai visti

Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 20/04/2016, 23:05
di cqrflf
Va bene ma il tuo è anche un discorso filosficho che pure mi interessa perché anche io ho delle vasche in stile Lorenz, io stavo piuttosto parlando di tecnologie note da molto tempo, economiche e ben funzionanti che non vengono usate in acqua dolce ma che al contrario farebbero molto comodo a molti acquariofili.
Ritornando all'esempio del mio amico, avere pH 9 in un amazzonico mi sembra che non sia il massimo e la conduttività superiore a 2.000 (il mio apparecchio arriva fino a 1.000) dovuta alla "cacca" che si è accumulata pure non mi sembra una buona cosa.
Molti dei suoi problemi se li potrebbe alleviare di molto con i suddetti sistemi di gestione.
Ora ti faccio una domanda:
Tu ha i degli acquari invidiabili, li ho visti nelle tue foto e tutti si complimentano con te compreso il sottoscritto ma.....hai degli acquari di grosse dimensioni con dei pesci di grosse dimensioni che sporcano molto con il cibo ?
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 20/04/2016, 23:14
di Kurt1897
Non so se ho capito bene cosa intendi.. Credo tu voglia dire del perché ci sia molta tecnica applicata al marino e che non venga utilizzata nel dolce??
Io credo che il motivo principale è che non c'è ne sia bisogno nel dolce... è inutile girarci intorno...
Se facciamo un esempio di 2 tipologie di vasche abbastanza per esperti , tipo che ne sò , vascone con discus e dall'altra parte vascone con solo SPS , a livello di mantenimento e gestione non c'è paragone.
Non dico che sia semplice quel dolce ma la differenza rispetto all altra vasca è abissale...
Uno skimmer , una sump , un reattore di calcio o reattore di kalkwasser... Credo solamente che se nel dolce si fanno le cose per bene la tecnica in più non serve ; a differenza del marino che per avere una vasca del genere devi avere una certa attrezzatura.
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 21/04/2016, 0:16
di cqrflf
Si appunto non volevo parlare di tecnologie costose come quelle menzionate da te che poi per essere precisi quelli sono componenti dell'acquario marino a lui specifici ma non sistemi di gestione. Il lavoro più impegnativo per il mantenimento di un acquario si può dire che sia l'eliminazione dei prodotti finali del ciclo dell'azoto ovvero i Nitrati. Un DSB o un secchiello di Calfo o una gestione con il sistema Jaubert per esempio non sono niente altro che dei banalissimi fondali studiati apposta per creare delle condizioni propizie ai batteri de-nitrificanti tutto questo senza muovere un solo dito.
Ma perché in acqua dolce si continua a parlare ancora sempre e solo di filtri normali, piante in abbondanza per i nitrati e cambi dell'acqua ?
Se uno aveva come me un acquario con soli Metinnys, non potevo mettere nemmeno l'ombra di una pianta senza che fosse ridotta in brandelli in 5 minuti, i pesci sporcavano tantissimo e non avevo nulla che mi eliminasse i nitrati che infatti andavano puntualmente a 100 mg/l.
Un filtro fai da te a letto fluido costa 5 euro di materiale ed è molto più efficiente di un filtro tradizionale.
Non ho detto che la mia sia un'idea geniale ma che nessuno abbia provato i principi che funzionano da una parte ed applicati dall'altra la cosa mi stupisce.
I filtri ad alghe esistono dagli anni 70 eppure dove sono in acqua dolce ?
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 21/04/2016, 13:56
di Matteorall
cqrflf ha scritto:Non ho detto che la mia sia un'idea geniale ma che nessuno abbia provato i principi che funzionano da una parte ed applicati dall'altra la cosa mi stupisce.
Non credere che nessuno di abbia provato. Considera anche il sottoscritto.
Comunque, penso che il motivo fondamentale per cui ci sia tanta tecnologia nel marino e meno nel dolce è: nel marino senza quella tecnologia non ci fai
nulla. Nel dolce, si fa tutto lo stesso.
Gli animali del dolce sono tolleranti, quelli del marino no, proprio per un discorso evolutivo. Nel marino devi avere mille aggeggi. Nel dolce, ne basta uno o due. Detto in parole poverissime, nel dolce hai poco sbattimento e molta resa, nel marino hai tanto sbattimento (obbligatorio) e tanta resa. NB: parlo di acquari "medi", i classici. Escludiamo quelli particolari in possesso da una nicchia di acquairofili.
Dunque, nel dolce, avrebbe quasi sempre scarsa importanza applicare super tecnologie... il risultato non "vale la pena"!!
Re: Tecnologie del marino trasferite all'acqua dolce
Inviato: 24/04/2016, 3:56
di cqrflf
Dunque, nel dolce, avrebbe quasi sempre scarsa importanza applicare super tecnologie... il risultato non "vale la pena"!!
Secondo me stiamo parlando di due cose diverse, ce l'avete con le "super tecnologie", con i costi elevati e con le cose complicate quando proprio
da premessa ho scritto chiaramente che così non è.
Nel 99% dei casi per i filtri d'acqua dolce si usa il filtro biologico tradizionale oppure quello a canestro, che è sempre un filtro biologico.
Esistono mille altri tipi di filtro più efficienti di questi ma chissà perché nessuno li prende mai in considerazione. Tanto pensiamo se anche il filtro è inefficiente provvedo con i cambi d'acqua oppure come dite voi: i pesci sono tolleranti.
Beh questa è un'opinione che pur diversa dalla mia rispetto.
Continuo comunque a dire che esistono sistemi più efficienti che nessuno menziona mai che
non sono costosi, che non sono super tecnologici e che si possono facilmente realizzare con il fai da te.
Uno di questi è il filtro a letto fluido e l'altro è il DSB che sta per "strato profondo di sabbia".