diletta.cafaro ha scritto:Qualcuno di voi seleziona?
Presente.
diletta.cafaro ha scritto:Se sì, come fate?
Le popolazioni hanno sempre variabilità genetica, per cui dovrai scegliere gli esemplari che nel fenotipo presentano le caratteristiche che desideri, sperando siano registrate nel genotipo.
Si riproducono solo solo loro e si forma così una linea di sangue / di selezione.
diletta.cafaro ha scritto:Come scegliete i riproduttori?
Di quelli che si avvicinano allo standar immaginario, si può operare per
compensazione o cercando di
esaltare al massimo un carattere.
La compensazione funziona come un media di due caratteri. Non agisce su due colori, ad esempio è difficile che se incroci un pesce giallo ed uno rosso ne venga fuori uno arancione, piuttosto, se hai pesci pezzati ed accoppi uno con 70% di pezzatura ed uno con il 10% soltando, molti piccoli potrebbero avere intorno al 40% di pezzatura.
NB potrebbero: la genetica dei pesci è spesso complessa e per avere buone previsioni non basta conoscere i genitori.
Invece, cercare di esaltare un carattere si esegue accoppiando i pesci con quella caratteristica meglio espressa, e della prole lo stesso, si procede quindi con pochi individui, omogenei, fino ad arrivare alla creazione di un ceppo senza retrocessioni o quasi.
diletta.cafaro ha scritto:E come fate a sapere quale fattore (es: colore, forma, ecc) è influenzato da quale riproduttore (il colore lo da il maschio o la femmina?)?
E' difficile, le mutazioni dei pesci come medaka sono infinite, e temo che sia maschi che femmina possano portare colore e forme.
Di solito si scrive Mut /mut , al primo posto le mutazione emerse nel fenotipo, dopo la / si mettono quelle appartenenti solo al genotipo. Di queste si possono riconoscere gli "split"... ci sono spesso degli accenni sul fenotipo delle mutazioni portate.
E' utile con certi animali, ma non so se sia facile capirlo con i medaka.
diletta.cafaro ha scritto:Voi come vi attrezzate per la riproduzione?
Se fai selezione devi salvare il maggior numero di individui, per cui separi le coppie o i trii in vasi/vaschette con MOP.
Dovrai avere le vasche da riproduzione, le vasche per l'accrescimento e anche qualcosa per tenere gli adulti non in ripro.
diletta.cafaro ha scritto:E cosa fate con gli "scarti" (odio questo termine...)?
E' il loro nome convenzionale... tutto ciò che esiste può essere o non essere uno scarto, dipende da quali criteri adotti per stabilirlo. Tutti i migliori pesci da concorso sono scarti, inutilità della natura.
Gli scarti li vendi/regali oppure li dai da mangiare ad altri pesci. Sarà brutto dirlo così, ma è pratica comune se di mezzo hai soldi da spendere/ricavare.
diletta.cafaro ha scritto: E una volta isolata la varietà, come fate a mantenerla?
Il fissaggio delle varietà è spesso difficile.
Conviene riprodurre il soggetto che manifesta le caratteristiche con propri consanguinei, in modo da aumentare la probabilità di geni in comune.
Di solito, si fa madre x figlio, padre x figlia, figlio x figlia.