federico.filippucci ha scritto:si crei un ciclo autonomo?cioé una sottospecie di Grande Cerchio Della Vita?Scusate ma non so spiegarlo a parole
Nella teoria sì. Se gestiamo la parte abiotica (acqua, pioggia, sali), la parte viva o biotica riesce sempre a proliferare. Il problema è
cosa prolifera.
Si parla in termini generici, prima di dilungarmi, vorrei chiarire questo aspetto:
biotopo si riferisce ad un'area geografica, ad esempio il tratto di fiume vicino a casa. Non ha molti altri significati... gli equilibri si giudicano parlando di ecosistemi.
In acquario ci sono delle operazioni insostituibili. Il rabbocco dell'acqua evaporata, il cambio della stessa (ogni tanto ci vuole: è innaturale non cambiare mai l'acqua) ed altro... è obbligatorio effettuarli. Sono quei fenomeni che non dipendono dagli equilibri biologici, ma sono avvenimenti che da sempre esistono: piogge, esondazioni etc. Non sono loro ad adattarsi ai viventi, ma i viventi a loro.
Il mondo è troppo complesso per ricrearlo in 5 vetri. Se anche ipotizziamo di realizzare un ecosistema, non abbiamo concluso nulla. Gli ecosistemi interagiscono tra loro, non sono isolati. Quindi, alla fine, per far le cose fatte bene devi riprodurre la Terra nel tuo acquario. Ma non è così semplice... il sole? La Luna? Bisogna inserire anche quelli, seguendo il ragionamento della "perfetta autonomia". E' palese che ciò è impossibile.
L'assurdo paragrafo che hai appena letto serve solo a far comprendere la necessità di "mettere dei paletti".
federico.filippucci ha scritto:ciclo autonomo?
Autonomo: cosa, come, dove, per quanto?
Cosa: diciamo che è il nostro interesse primario. Cosa vuoi ospitare? Hai scritto guppy e platy. Giustamente hai specificato che si nutrono di esseri viventi. E questi esseri viventi, di che si sostentano? Quasi sempre di altri esseri viventi. Per tanto, stai accumulando troppi livelli trofici (anelli della catena alimentare). Più livelli aggiungi, cioè più rapporti preda/predatore o produttore/consumatore integri, più è difficile che il tutto funzioni.
Ad esempio, se consideriamo un bidone sotto il Sole, quasi sicuramente si genera una micro catena alimentare, incompleta. I sali disciolti vengono consumati da alghe, magari Volvox. Finiscono i sali, muoiono quasi tutte le alghe. I batteri decompongono i resti, l'acqua si arricchisce nuovamente di sali e crescono nuove alghe. Nel mentre finiscono i resti e i batteri si decimano. Quando le alghe finiscono i sali... il ciclo ricomincia. Tre righe per un ciclo banalissimo. Aggiungiamo le Daphnia? Quei piccoli crostacei filtratori? Si nutrono delle alghe e dei batteri. TI lascio immaginare questo ciclo. Le dafnie non bastano, considera anche animali vermiformi, gasteropodi etc etc
Diventa molto complesso... e sia a due livelli trofici soltanto.
Come: quali sono le operazioni che decidi di fare? Cambi d'acqua, rabbocchi, eventuali fertilizzanti e potature... ma vuoi potare sul serio? Faccio un passo indietro. Vuoi davvero mettere piante? i pesci morti li togli?
Dove: dovrai decidere se usare un acquario illuminato dal sole, da lampadine, uno stagno o quello che vuoi.
Per quanto: la tua vasca sta in piedi per 6 mesi? 2 anni? Fra dieci anni i detriti quanti saranno? Arriveranno a metà altezza, gli accumuli di scarti?
Jovy1985 ha scritto:No...perché i pesci mangerebbero tutto senza nemmeno dare il tempo agli insetti e altro "cibo vivo" per riprodursi
Non è per forza così. Se allestisci senza senso nè criterio, è probabile che vada tutto a rotoli. Tuttavia, un acquario ben pensato, ha molte più possibilità.
L'autonomia nell'alimentazione del livello trofico dei pesci "micropredatori" non è nemmeno tanto difficile da ottenere. Sai inserire animali pescivori
