Ciao! Per discuterne meglio, dividiamo la richiesta in due punti:
- potenza della pompa
- volume filtrante
Per la
pompa, non è indispensabile spendere moltissime parole.
Abbiamo appurato che i batteri preferiscono una scorrere lento dell'acqua, quindi le molecole da elaborare non devono "scappare" troppo velocemente.
Pensa ad una catena di montaggio... gli operai sono i batteri, il nastro è l'acqua e i prodotti da lavorare sono le molecole dell'ammonio e dei nitriti. Se il rullo è troppo veloce, agli operai scapperà qualche prodotto, perchè non lavorano a ritmi così sostenuti! Lo stesso vale per i batteri del filtro.
Alcuni sul forum consigliano un rapporto volume filtrante / litraggio orario della pompa di circa 1-60 o 1-70.
Personalmente arrivo anche al doppio, ma così facendo la funzione biologica viene svantaggiata, ma da un altro punto di vista si ottiene un miglior getto in uscita che può risultare qualche volta utile, ad esempio con animali che amano la corrente oppure per migliorare gli scambi gassosi... insomma, si può arrivare a qualche compromesso nella pratica.
Tuttavia, la massima resa biologica la si ottiene con un flusso lento!
Ora passiamo al punto più complesso e sconosciuto per un certo verso: il
volume filtrante.
Sebbene tu possa trovare su internet delle formulette per calcolarlo, sappi che non hanno alcun senso purtroppo e sebbene a volte "possano indovinare", non sono frutto di alcun ragionamento logico.
Insomma, è facile arrivare salire sul podio se al torneo si presentano in tre.
Possiamo comunque valutare alcune variabili! Partiamo dal preseppusto che ad ogni aumento di scarti, devono aumentare i batteri che li elaborano. All'incremento dei batteri, bisogna offrir loro più dimore, quindi, più volume filtrante.
1)
Pesci numerosi o grossi: i pesci espellono ammoniaca con la respirazione ---> se sono tanti, oppure sono grossi, ne producono in quantità maggiore rispetto ad un piccolo pesciolino solitario.
2) Il
mangime: il mangime è la principale fonte di scarti, ma è forse la più variabile. Un pesce nutrito correttamente, ovvero assecondando esattamente i suoi fabbisogni, scarta pochissimo. Come sai è impossibile alimentare correttamente (in termini di quantità), per cui vi è sempre un eccesso che viene inevitabilmente convertito in scarto. Se questo eccesso è piccolo saranno necessari tot batteri, ma se questo eccesso è enorme, ad esempio oltre a saziare oltremodo i pesci ,quasi fossero bignè, di mangime ne avanza pure sul fondo... saranno necessari molti più batteri!
3) un fattore marginale, che lo accenno più come curiosità che come effettiva variabile, è l'allestimento. Un acquario pieno di foglie, legni, terricci etc tende a rilasciare in acqua composti azotati da elaborare, come ammonio o ammoniaca. In genere è ininfluente, ma trovo giusto non dimenticarlo.
4) tipologia di materiale: le spugne offrono una certa superficie, la lana un'altra, i cannolicchi un'altra ancora. Io ti consiglio spugne finissime e (facoltativo) cannolicchi. Una spugna fina ben ricca di melma è molto valida, azzardo dire più dei cannolicchi cavi i quali sprecano spazi negli interstizi: in mini filtri anche 1 cm vale tanto!
Dopo queste considerazioni sarebbe utile tradurre ciò in numeri, ricordando che è meglio eccedere.
In vasche simili alla tua, ben popolate ma con alimentazione ridotta uso filtri muniti da 1 a 2 litri di materiale filtrante. Secondo me nel tuo caso un comportato spugne / cannolicchi da 1,5 litri è più che sufficiente...
In commercio trovi filtri interni "compatti" con 0,5 litri, magari sono sufficienti, magari no.
Hai già un modello in mente? Se sì, scrivicelo così vediamo se può andare... ma sopratutto: che pesci metterai?
E' fondamentale per restringere il campo dell'offerta
