Riflessioni
Inviato: 08/10/2016, 21:24
Ciao a tutti.
Ragazzi…da qualche giorno sto cercando di farmi ¾ di bip miei, ma non ci sono riuscito.
Senza cercare risposte, voglio solo liberarmi di un peso dalla mia coscienza….. e nient’altro.
Il mio vuole essere solo un invito aperto alla riflessione, laddove mi è sembrata prevalere l’impulsività, quindi non voglio riaccendere un fuoco, ma solo evidenziare che c’è sempre un rovescio della medaglia per ogni cosa, anche per ciò che sto per dirvi.
Qualche sera fa ho assistito silente ad una animata discussione, di cui non conosco le origini, né tengo a scoprirle, così come non intendo commentare o peggio giudicare, in virtù di quanto ho potuto capire.
Solo sotto alcuni aspetti intervengo a favore di Carlo cercando di dare una mia interpretazione alle sue parole, anche se non concordo i toni ed i verbi che ha utilizzato in sua difesa.
Ritengo comunque che ad attaccarlo eravate in troppi e…… come si dice in certi casi, la miglior difesa è l’attacco.
Quindi se non condivido la sua reazione, almeno la capisco.
Probabilmente il suo confronto voleva significare ed evidenziare la sua formazione in parte autodidatta, in epoche in cui esistevano ancora acquari sigillati con il mastice delle antiche finestre, mentre le conoscenze sugli allevamenti erano davvero limitate e spesso contradditorie, totalizzando prima una serie di insuccessi di cui ha fatto tesoro, affermandosi dopo con soddisfazione per i risultati ottenuti.
Un discorso che per Lui sarebbe come dare degli stupidi ai nostri Eroi perché si sono fatti ammazzare con il fucile in mano, ma sappiamo tutti che non è così, anche se talvolta prevale la tendenza ad ignorare un passato che sembrerebbe non appartenerci più….. dove invece affondano le radici della nostra storia e della nostra esistenza.
Penso che Carlo con i suoi discorsi voleva evidenziare il fatto che un uomo con il suo vissuto non vorrebbe mai sentirsi dire: guarda e impara come si fanno i bambini, indipendentemente da quanto lo stesso abbia o meno approfondito la materia e le proprie conoscenze avvenute sul campo da lunghissimo tempo, non tanto per aver letto, studiato o sentito dire, ma per aver assaporato a propria cura e spese, sia il gusto amaro delle sconfitte, sia il traguardo dei suoi vantati successi.
Alessio invece nel rappresentare il suo disappunto: perchè il forum di cui si era innamorato non è lo stesso che vede oggi, si è accorto che tutto sarebbe filato liscio se non avesse proposto un qualcosa di suo.
Lo stesso è accaduto a me quando nella proposta di articolo ho voluto raccontare una mia esperienza (Il mio filtro interno) a favore della comunità, quale forma di apprezzamento e gratitudine per gli insegnamenti ricevuti nel topic Parrot: riproduzione inattesa. Ma credo che l’avrei fatto comunque, anche senza alcuna riconoscenza.
Nel forum ho potuto leggere di altri prima di me, che per fatti analoghi hanno ancora l’amaro in bocca.
Secondo alcune scuole di pensiero ho potuto intuire che la comunità non ha bisogno di condividere le idee degli utenti, anche se queste ultime potrebbero essere di dimostrata efficacia.
Ragazzi, ricordiamoci che una buona parte delle scoperte fatte dall’uomo sono nate per caso e altre dal coraggio di seguire il proprio intuito.
Tra l’altro non condivido il fatto di voler smorzare l’entusiasmo e le emozioni di chi, come Alessio, vorrebbe partecipare fattivamente alla crescita del forum, senza contare che così facendo gli orizzonti e l’evoluzione della comunità rimarrebbero stazionari. Fosse pure la voglia di protagonismo che alimenta i nostri cuori, trovo che i fatti siano demotivanti per tutti coloro che vorrebbero provarci, a prescindere dalla genuinità del loro prodotto.
Dante nel suo Divino capolavoro scrisse: “….poichè fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”, una frase di cui ormai ci sciacquiamo la bocca in continuazione, però scrisse anche: “lasciate ogni speranza voi che entrate”.
Credo che Alessio un giorno potrebbe chiedersi a quale delle due frasi potrebbe associare il forum.
Purtroppo tra i miei ricordi risiede ancora la frase che recita: “Usi obbedir tacendo….” scritta ancora oggi all’apice di imponenti edifici, il resto della frase lascio che siate voi a scoprirla, anche se non sono l’unico a conoscerla.
Personalmente, non avendo alcun interesse per i grazie, se inteso come unità di misura, né quello di voler far carriera nel forum, il mio unico scopo è ancora quello di sentirmi utile per la comunità, tempo permettendo, quindi vi invito a cercare il lato positivo di questi sgradevoli versi nonché lo scopo per il quale ho scelto di scriverli, considerando che nel tempo altri Carlo potrebbero percorrere gli stessi passi, come anche altri Alessio0504 ed altri Giovanni 61.
Quanto sopra nell’intesa che chiunque avrà sempre qualcosa da imparare da chiunque, mentre chi non sbaglia più è solo perché non ha alcun modo di poter sbagliare.
Ciao a tutti.
Ragazzi…da qualche giorno sto cercando di farmi ¾ di bip miei, ma non ci sono riuscito.
Senza cercare risposte, voglio solo liberarmi di un peso dalla mia coscienza….. e nient’altro.
Il mio vuole essere solo un invito aperto alla riflessione, laddove mi è sembrata prevalere l’impulsività, quindi non voglio riaccendere un fuoco, ma solo evidenziare che c’è sempre un rovescio della medaglia per ogni cosa, anche per ciò che sto per dirvi.
Qualche sera fa ho assistito silente ad una animata discussione, di cui non conosco le origini, né tengo a scoprirle, così come non intendo commentare o peggio giudicare, in virtù di quanto ho potuto capire.
Solo sotto alcuni aspetti intervengo a favore di Carlo cercando di dare una mia interpretazione alle sue parole, anche se non concordo i toni ed i verbi che ha utilizzato in sua difesa.
Ritengo comunque che ad attaccarlo eravate in troppi e…… come si dice in certi casi, la miglior difesa è l’attacco.
Quindi se non condivido la sua reazione, almeno la capisco.
Probabilmente il suo confronto voleva significare ed evidenziare la sua formazione in parte autodidatta, in epoche in cui esistevano ancora acquari sigillati con il mastice delle antiche finestre, mentre le conoscenze sugli allevamenti erano davvero limitate e spesso contradditorie, totalizzando prima una serie di insuccessi di cui ha fatto tesoro, affermandosi dopo con soddisfazione per i risultati ottenuti.
Un discorso che per Lui sarebbe come dare degli stupidi ai nostri Eroi perché si sono fatti ammazzare con il fucile in mano, ma sappiamo tutti che non è così, anche se talvolta prevale la tendenza ad ignorare un passato che sembrerebbe non appartenerci più….. dove invece affondano le radici della nostra storia e della nostra esistenza.
Penso che Carlo con i suoi discorsi voleva evidenziare il fatto che un uomo con il suo vissuto non vorrebbe mai sentirsi dire: guarda e impara come si fanno i bambini, indipendentemente da quanto lo stesso abbia o meno approfondito la materia e le proprie conoscenze avvenute sul campo da lunghissimo tempo, non tanto per aver letto, studiato o sentito dire, ma per aver assaporato a propria cura e spese, sia il gusto amaro delle sconfitte, sia il traguardo dei suoi vantati successi.
Alessio invece nel rappresentare il suo disappunto: perchè il forum di cui si era innamorato non è lo stesso che vede oggi, si è accorto che tutto sarebbe filato liscio se non avesse proposto un qualcosa di suo.
Lo stesso è accaduto a me quando nella proposta di articolo ho voluto raccontare una mia esperienza (Il mio filtro interno) a favore della comunità, quale forma di apprezzamento e gratitudine per gli insegnamenti ricevuti nel topic Parrot: riproduzione inattesa. Ma credo che l’avrei fatto comunque, anche senza alcuna riconoscenza.
Nel forum ho potuto leggere di altri prima di me, che per fatti analoghi hanno ancora l’amaro in bocca.
Secondo alcune scuole di pensiero ho potuto intuire che la comunità non ha bisogno di condividere le idee degli utenti, anche se queste ultime potrebbero essere di dimostrata efficacia.
Ragazzi, ricordiamoci che una buona parte delle scoperte fatte dall’uomo sono nate per caso e altre dal coraggio di seguire il proprio intuito.
Tra l’altro non condivido il fatto di voler smorzare l’entusiasmo e le emozioni di chi, come Alessio, vorrebbe partecipare fattivamente alla crescita del forum, senza contare che così facendo gli orizzonti e l’evoluzione della comunità rimarrebbero stazionari. Fosse pure la voglia di protagonismo che alimenta i nostri cuori, trovo che i fatti siano demotivanti per tutti coloro che vorrebbero provarci, a prescindere dalla genuinità del loro prodotto.
Dante nel suo Divino capolavoro scrisse: “….poichè fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”, una frase di cui ormai ci sciacquiamo la bocca in continuazione, però scrisse anche: “lasciate ogni speranza voi che entrate”.
Credo che Alessio un giorno potrebbe chiedersi a quale delle due frasi potrebbe associare il forum.
Purtroppo tra i miei ricordi risiede ancora la frase che recita: “Usi obbedir tacendo….” scritta ancora oggi all’apice di imponenti edifici, il resto della frase lascio che siate voi a scoprirla, anche se non sono l’unico a conoscerla.
Personalmente, non avendo alcun interesse per i grazie, se inteso come unità di misura, né quello di voler far carriera nel forum, il mio unico scopo è ancora quello di sentirmi utile per la comunità, tempo permettendo, quindi vi invito a cercare il lato positivo di questi sgradevoli versi nonché lo scopo per il quale ho scelto di scriverli, considerando che nel tempo altri Carlo potrebbero percorrere gli stessi passi, come anche altri Alessio0504 ed altri Giovanni 61.
Quanto sopra nell’intesa che chiunque avrà sempre qualcosa da imparare da chiunque, mentre chi non sbaglia più è solo perché non ha alcun modo di poter sbagliare.
Ciao a tutti.