Andrea B ha scritto:la questione si risolve?
La questione si risolve con la pazienza.
Il periodo delle filamentose è legato alla scarsità di flora batterica, tipica degli acquari
nuovi.
In quella fase, si accetta la loro presenza cercando di non farle proliferare troppo, con vari... "trucchi del mestiere".
Dopo 4-6 mesi, talvolta anche di più, l'ecosistema si stabilizza e le alghe spariscono da sole.
Superato il periodo critico, si può spingere
gradualmente sull'acceleratore:
- Piante sempre più esigenti.
- Specie sempre più diversificate.
- Lampade sempre più potenti, con fotoperiodo in aumento.
- CO
2 come se piovesse, con pH in diminuzione.
- Fertilizzanti a palate.
Se gli dài spago, il tutto produce un acquario... "da Formula Uno", capace di assorbire un quarto di bue in putrefazione, comprese le ossa.
Una vegetazione lussureggiante, che cresce indiavolata, produce un pearling che sembra un bicchiere di Schweppes.
E' ovvio che un acquario simile è
invulnerabile a qualsiasi alga, ma ci si arriva con il tempo e la pazienza.
...Oppure con la scorciatoia artificiale: l'
Excel.
Adesso devi fare una scelta.
- Ti arrendi al piano commerciale di Seachem, e accetti la dipendenza dall'alghicida?
- Oppure tenti di tornare indietro, sapendo che sarà una strada tutta in salita?
Se fossi al tuo posto... non lo so proprio.
Ovviamente, in situazioni normali sono contro l'Excel, ma se fossi già arrivato così avanti... non lo so davvero.
Forse, questo acquario lo manderei avanti così, e ci penserei meglio per il prossimo.
Decidi tu... e comunque butta via quel Clismalax, o usalo per gli scopi per cui è stato ideato.
