L'errore più comune che si fa in partenza in questi casi è pensare che nei fiumi o nei laghi siano presenti "pratini" così come si vedono in foto, in alcuni acquari.
Non è così, la maggior parte delle piante utilizzate in questo modo non sono piante prettamente acquatiche, alcune si trovano in natura sulle sponde dei fiumi, in condizioni di semi-emersione, con abbondanza di luce e CO
2.
Per adattarle alla vita sommersa, riuscendo ad ottenere determinati risultati, c'è bisogno di "accontentarle" e quindi di andare a fornire loro tutte le accortezze necessarie affinchè non risentano della nuova condizione.
Le piante che hai menzionato, calli compresa, in sostanza avranno scarse possibilità di adattarsi al tuo acquario, in primo luogo a causa del fondo e poi anche a causa della luce.
E' una CFL quella in foto, praticamente è come se avessi un neon, attualmente sei sotto alla soglia di 0,5 w/l e la luce è poca per un bel prato folto.
Ti dico questo e ti dico pure che le esperienze non sono tutte uguali, puoi scegliere qualunque delle specie menzionate e magari nel tuo caso otterrai dei risultati incredibili, con le piante capita anche questo, può darsi nel tuo caso sarai particolarmente fortunata.
Secondo me però ti conviene partire con qualcosa di meno delicato ed esigente, la lilaeopsis brasiliensis che ti ha suggerito Giuseppe può andare bene, meglio ancora secondo me ti andrebbe con la Echinodorus tenellus ( o Helanthium tenellum, è la stessa pianta ).
La motivazione è che in questo caso sceglieresti una pianta non particolarmente avida di luce ( più luce hai e più fitto diverrà il prato, qualunque prato ) e soprattutto una pianta che con le sue radici ( molto meno delicate e più lunghe in confronto ad altre varietà da prato ) sarà in grado di sfruttare al meglio il fondo fertile che hai a disposizione.
Munirsi di un sistema di CO
2 naturalmente è un grosso aiuto dato alle piante , in ogni caso fai passare il periodo di maturazione, inizia a fertilizzare e poi penserai ad inserire il prato
