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Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 14:59
di mario.savio
In quasi 10 anni di acquariofilia ho letto di molti stili di gestione delle vasche, mi ricordo del fotoperiodo interrotto e del cavetto sottosabbia (che fine hanno fatto?). Ho sempre ritenuto che possono coesistere metodi diversi, ognuno con i suoi pro e i suoi contro, preferibili a seconda del tempo e dei soldi che vogliamo impiegare, delle piante e dei pesci che vogliamo ospitare e dell'effetto che vogliamo ottenere.

Da quanto ho capito in questi anni le alghe solitamente prendono il sopravvento sulle alghe quando non c'è il giusto equilibrio qualitativo e quantitativo fra luce, fertilizzazione è CO2.

Ora ho letto un articolo di Davide Farina che pone come causa prima delle alghe il carbonio organico. Questa non è la mia esperienza. Ho avuto per qualche anno una vasca nella quale senza filtro e CO2, senza cambi d'acqua, con un bel fondale melmoso prospettavano lumache, Caridina, Cryptocoryne, ceratophyllum e lemma. L'unica alga era la cladophora crispata che come sappiamo ha esigenze più simili alle piante che alle alghe. Al contrario in vasche appena allestite, prive di carico organico diatomee, alghe puntiformi e filamentose si sono presentate prestissimo.

Vi riporto alcuni passaggi sperando siano di vostro interesse e stimolo alla discussione:
”misurando il carbonio organico disciolto in vasche diverse, anche con quantità di azoto e fosforo molto comparabili, le alghe si sviluppassero solo dove la quantità di carbonio disciolto superava i 5 mg/l.”
”accumulo di mangime in eccesso, foglie morte, escrementi di pesci, flora batterica morta.” ”Assieme ai “fanghi batterici” che si accumulano tra i cannolicchi e le spugne del filtro, a portare i maggiori problemi: una volta che questo materiale andrà in decomposizione, rilasciando amminoacidi e carboidrati in acqua, dove non arriveranno i batteri, arriveranno le alghe.”
"L’utilizzo di un sacchetto di carbone nel filtro due/tre volte l’anno, in concomitanza con la pulizia del f iltro e la regolare aspirazione dei detriti dal fondo ai cambi d’acqua, aiuteranno parecchio a contrastare l’insorgenza delle antiestetiche alghe, o a fermarne l’avanzamento, una volta che si siano già stanziate in vasca. Il segreto è tenere l’ambiente pulito."
Bibliografia
Bibliografia ”A. H. Neilson and R. A. Lewin (1974) The uptake and utilization of organic carbon by algae: an essay in comparative biochemistry. Phycologia: September 1974, Vol. 13, No. 3, pp. 227-264. [2] Utilisation of leucine by several phytoplankton species Norbert Kamjunkea, , Jo rg Tittelb. Limnologica - Ecology and Management of Inland Waters Volume 38, Issues 3–4, 22 October 2008, Pages 360–366 [3] Darley, W. M., Ohlman, C. T. and Wimpee, B. B. (1979), UTILIZATION OF DISSOLVED ORGANIC CARBON BY NATURAL POPULATIONS OF EPIBENTHIC SALT MARSH DIATOMS1. Journal of Phycology, 15: 1–5. [4] Tyler, Anna Christina, Karen J. McGlathery, and Stephen A. Macko. "Uptake of urea and amino acids by the macroalgae Ulva lactuca (Chlorophyta) and Gracilaria vermiculophylla (Rhodophyta)." Marine Ecology Progress Series 294 (2005): 161-172. [5] Steven T. Rier & R. Jan Stevenson. Effects of light, dissolved organic carbon, and inorganic nutrients on the relationship between algae and heterotrophic bacteria in stream periphyton. Hydrobiologia 489: 179–184, 2002.”

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 15:15
di GiuseppeA
Nulla di nuovo... il "classico pensiero" della gestione "canonica" della vasca.

Demonizzano azoto (NO3-) e fosforo mentre girando da noi avrai notato che motli li devono aggiungere altrimenti le piante non crescono. :D
mario.savio ha scritto:accumulo di mangime in eccesso, foglie morte, escrementi di pesci, flora batterica morta.”
Dipende sempre da quanto mangime dai, da quante foglie morte ci sono ( se non dai azoto e fosforo parecchie :D ), da quanti e quali pesci si allevano...insomma da come gestisci la vasca.
Se hai una vasca bilanciata tra fauna e flora, e con una flora ben mantenuta, un eccesso di questi elementi sarà ben difficile.
mario.savio ha scritto:L’utilizzo di un sacchetto di carbone nel filtro due/tre volte l’anno, in concomitanza con la pulizia del f iltro e la regolare aspirazione dei detriti dal fondo ai cambi d’acqua, aiuteranno parecchio a contrastare l’insorgenza delle antiestetiche alghe, o a fermarne l’avanzamento, una volta che si siano già stanziate in vasca. Il segreto è tenere l’ambiente pulito."
In pratica cambi calendarizati e pulizia del filtro...tutte cose che favoriscono le alghe e che qui da noi, se non necessari, cerchiamo di evitare.

In pratica dice tutto il contrario di quello che consigliamo qui..e non mi sembra che abbiamo solo vasche piene di alghe..e quelle poche vasche che presentano questo problema lo si risolve senza grandi problemi. :D

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 15:19
di mario.savio
GiuseppeA ha scritto:Demonizzano azoto (NO3-) e fosforo mentre girando da noi avrai notato che motli li devono aggiungere altrimenti le piante non crescono.
Peggio, a quanto ho capito dicono che quello prodotto dai batteri va alle alghe e quello comprato in boccetta va alle piante :-o

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 15:25
di GiuseppeA
mario.savio ha scritto:Peggio, a quanto ho capito dicono che quello prodotto dai batteri va alle alghe e quello comprato in boccetta va alle piante :-o
Certo!!!
Sappi che preferiscono l'azoto marca levissima...il guizza gli resta indigesto. :)) :)) :))

Le piante ovviamente non hanno preferenze..basta che sia azoto poi da dove arriva arriva. ;)

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 17:17
di Jovy1985
Come al solito ognuno la pensa come gli pare.
L'autore, in fondo al testo riporta una bibliografia..ma che si riferisce ad esperimenti in ambiente marino SE NON SBAGLIO.
Dice inoltre che le lampade nel tempo non perdono"lo spettro".. :-? Gia questo non mi torna..

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 17:27
di FedericoF
Non possiamo parlare se non c'è la persona che ha scritto il documento ad argomentare.
Devo ammettere che ho dato una letta veloce stamattina. Ma i documenti che cita li ho già letti. Son su algaebase.
Li cita parzialmente ed alcune argomentazioni non le trovo corrette. Tuttavia non l'ho letto approfonditamente perché son scappato a lavoro. Alcune argomentazioni son corrette, se togli qualsiasi nutrienti alle alghe queste non si formeranno. Lo leggerò con più calma e leggerò anche i documenti delle fonti.

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 17:38
di alessio0504
Quoto Federico e a mio avviso un topic del genere o si chiude subito o si invita il diretto interessato a partecipare, e sarebbe già un po' tardi. Ma meglio tardi che mai!

Mi sembra tutta una cosa poco carina a partire dal "a quanto ho capito"...
Come dice più o meno la firma di un'utente del forum: "Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci."

Non ho letto l'articolo intero ma lo farò.
La butto lì: viste le reazioni delle nostre vasche ad un prodotto pensato per ambienti marini come il Chemiclean, mi viene da pensare che le differenze sotto alcuni punti di vista non siano affatto così abissali...

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 17:53
di GiuseppeA
FedericoF ha scritto:Non possiamo parlare se non c'è la persona che ha scritto il documento ad argomentare.
alessio0504 ha scritto:Quoto Federico e a mio avviso un topic del genere o si chiude subito o si invita il diretto interessato a partecipare, e sarebbe già un po' tardi. Ma meglio tardi che mai!
Non mi sembra una tragedia...siamo un forum libero, se il diretto interessato ha dei problemi può contattare l'amministrazione o iscriversi per dire la sua.

Quanti dei nostri articoli/post sono denigrati a nostra insaputa?
E se uno "li trova" che fa?...si i scrive e ribatte se necessario.
Oppure se uno trova un "suo articolo" contatta l'amministrazione del fotum/sito o quel che sia e chiede spiegazioni.

Non mi sembra che si stia offendendo nessuno..si sta commentando un articolo che come tale credo sia a disposizione di tutti. :-??
alessio0504 ha scritto:Mi sembra tutta una cosa poco carina a partire dal "a quanto ho capito"...
Non trovo nulla di male nello specificare che uno a capito in questo modo e poi chiedere altri opinioni al riguardo. :-??

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 17:53
di Jovy1985
alessio0504 ha scritto:Quoto Federico e a mio avviso un topic del genere o si chiude subito o si invita il diretto interessato a partecipare, e sarebbe già un po' tardi. Ma meglio tardi che mai!
Perché scusa?mica stiamo offendendo sua mamma :)) né tantomeno lui...commentiamo un suo articolo...mica mi mandano a chiamare quando commentano i miei..non funziona cosi quando si pubblica una cosa.
Altrimenti le tue idee le tieni per te..per come la vedo io.

alessio0504 ha scritto: Mi sembra tutta una cosa poco carina a partire dal "a quanto ho capito"...
Come dice più o meno la firma di un'utente del forum: "Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci."
Una frase intelligente piuttosto: non è detto che quello che sia scritto lo si capisca...o che sia vero...
alessio0504 ha scritto: Non ho letto l'articolo intero ma lo farò.
La butto lì: viste le reazioni delle nostre vasche ad un prodotto pensato per ambienti marini come il Chemiclean, mi viene da pensare che le differenze sotto alcuni punti di vista non siano affatto così abissali...
esatto...leggi e fatti la tua idea,prima di giudicare quella che si sono fatta gli altri..

Re: Il temibile carbonio organico

Inviato: 22/02/2017, 17:56
di FedericoF
alessio0504 ha scritto:Quoto Federico e a mio avviso un topic del genere o si chiude subito o si invita il diretto interessato a partecipare, e sarebbe già un po' tardi. Ma meglio tardi che mai!

Mi sembra tutta una cosa poco carina a partire dal "a quanto ho capito"...
Come dice più o meno la firma di un'utente del forum: "Sono responsabile di quello che dico, non di quello che capisci."

Non ho letto l'articolo intero ma lo farò.
La butto lì: viste le reazioni delle nostre vasche ad un prodotto pensato per ambienti marini come il Chemiclean, mi viene da pensare che le differenze sotto alcuni punti di vista non siano affatto così abissali...
Alessio le differenze tra marino e dolce SONO abissali. Pensa che i cianobatteri che sopravvivano in entrambi gli ambienti si contano sulle dita di una mano. Tutti gli altri son specializzati in uno o nell'altro.
alessio0504 ha scritto:Quoto Federico e a mio avviso un topic del genere o si chiude subito o si invita il diretto interessato a partecipare, e sarebbe già un po' tardi. Ma meglio tardi che mai!
Ma se ho tempo lo leggo bene. Perché i documenti che ha citato son datati e tra l'altro considera solo metà dell'ambiente. Ma ripeto: l'ho letto in velocità. Anche se son 3 pagine meritano un'analisi più accurata