Provo a ipotizzare cosa accade.
In realtà ho due ipotesi, e non escludo che possa esserci una correlazione di entrambe:
1. Ogni apparato radicale per poter sciogliere i legami chimici e assorbire le sostanze, acidifica la zona vicina alle radici, generalmente a circa pH 6.8, ma alcune piante arrivano anche a pH 6.4.
Per cui quello che mi viene in mente è che forse alcune piante per un loro pH troppo acido sciolgono velocemente lo stick, arrivando a un blocco prima e a una morte poi per eccesso di fertilizzazione. (Una volta nel prato mi è caduto il sacco con il concime, e malgrado lo avessi raccolto quasi tutto, nella zona interessata si è creata una chiazza di erba secca "bruciata", come se avessi usato il diserbante).
2. La propagazione dei capillari radicali delle piante e il loro assorbimento è stimolata da degli ormoni situati a livello radicale, che ne regolano lo sviluppo in funzione del fabbisogno.
Molte piante per sviluppare bene il loro apparato devono aver "fame" e al contempo "sentire" che un po' più in la dalle radici ci sono sostanze da prelevare.
La troppo disponibilità di nutrienti può portare a un blocco dell'assorbimento mediato a livello ormonale, con conseguenza che la pianta fin tanto che percepisce un eccesso di nutrienti non si nutre, malgrado il deperimento della parte aerea.
Un consiglio che suggerisco spesso, e che mi sento di dare per evitare eventuali problemi e di piantare lo stick a circa 3 cm dal fusto della pianta e non troppo addossato ad esso, e di alternare il lato in cui lo si mette (es. una volta a dx e la volta successiva a sx), e di non metterlo in entrambi i lati.
In questo modo in parte si vanno a evitare i problemi che ho menzionato sopra.
