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Domanda teorica - velocità di crescita e carenze

Inviato: 02/02/2018, 13:28
di blucenere
Premesso che ogni essere vivente ha bisogno di energia per vivere, mi trovo con il seguente dubbio:

Capita a volte che le piante si fermino, smettano di crescere. Altre volte manifestano segni evidenti (danni a tutti gli effetti) dovuti a carenze di alcuni alimenti (inteso sia come luce che come nutrienti gassosi/minerali).
Inoltre, sappiamo tutti che se prendo chessò un Myriophyllum e lo bombardo di luce, CO2, e fertilizzanti (nelle giuste proporzioni) crescerà ad alta velocità; in altri contesti invece, con tutti i nutrienti ridotti (non necessariamente proporzionalmente) crescerà a velocità piú ridotte pur non manifestando carenze.

Mi aspetto che le carenze si manifestino in caso di forte squilibrio, mentre altrimenti si otterà solamente una riduzione della velocità di crescita (ovviamente c'è un limite a quanto possiamo ridurre i nutrienti, oltre il quale la pianta semplicemente muore di inedia)

Pertanto la fertilizzzione con piante veloci non è essenziale in sé, ma relazionata a tutti gli altri fattori (luce/CO2) e la vera importanza sta nel fatto che, tendendo queste piante ad avere una velocità maggiore di altre (a parità di condizioni ambientali), possono entrare piú rapidamente in una situazione di carenza spinta.

Corregetemi se mi sbaglio

Domanda teorica - velocità di crescita e carenze

Inviato: 02/02/2018, 13:52
di Nijk
blucenere ha scritto: queste piante ad avere una velocità maggiore di altre (a parità di condizioni ambientali), possono entrare piú rapidamente in una situazione di carenza spinta
La tua analisi è corretta, è importante inoltre aggiungere che spesso le carenze evidenti da parte di alcune piante si manifestano non solo quando un elemento è effettivamente assente in acqua ma anche quando taluni elementi, pur essendo presenti, risultano essere sbilanciati rispetto ad altri, sempre in linea teorica e senza andare nello specifico generalmente questo è il motivo per cui sarebbe preferibile al fine di assicurare la corretta crescita di alcune piante, e maggior ragione quelle a crescita rapida, riuscire a mantenere nel tempo una conducibilità bassa dell'acqua all'interno della vasca.

Domanda teorica - velocità di crescita e carenze

Inviato: 02/02/2018, 14:13
di blucenere
grazie per la risposta
Nijk ha scritto: generalmente questo è il motivo per cui sarebbe preferibile [...] riuscire a mantenere nel tempo una conducibilità bassa dell'acqua all'interno della vasca.
in che modo la conducibilità bassa aiuterebbe?

Domanda teorica - velocità di crescita e carenze

Inviato: 02/02/2018, 14:41
di Nijk
blucenere ha scritto: in che modo la conducibilità bassa aiuterebbe?
Di per se a nulla, nel senso che il valore in se non ci indica precisamente cosa è presente in acqua e in quali quantità, il discorso della conducibilità è legato all'accumulo dei vari elementi, nel momento in cui questo valore aumenti in modo costante è indicativo del fatto che noi andiamo ad introdurre una serie di micro o macro nutrienti che non vengono consumati dalle piante e che quindi si vanno ad accumulare in vasca.
Questa tendenza facilmente nel tempo porterà ad un eccesso di alcuni elementi ( giusto per citare un esempio anche il potassio, in genere considerato il più "innocuo" tra i fertilizzanti, in concentrazioni particolarmente elevate riduce l'assimilazione del ferro, ma potremmo citarne anche tanti altri di casi ) che in qualche modo andranno ad influire negativamente sulla corretta crescita delle piante e non a caso, spesso, in presenza di conducibilità molto alte può capitare di assistere ad un generale blocco della crescita delle piante stesse.

C'è da dire che un semplice cambio d'acqua poi è già sufficiente a risolvere la situazione e che spesso per quanto riguarda le piante acquatiche i "range" che abbiamo noi a disposizione sono fortunatamente talmente ampi che difficilmente risultano essere realmente necessarie maniacali misurazioni o gestioni particolarmente complesse, anche in presenza di acquari abbastanza spinti.

Domanda teorica - velocità di crescita e carenze

Inviato: 02/02/2018, 15:01
di blucenere
Quindi il problema della conducibilità alta non è il valore in se, ma se è alta e non scende significa che sto accumulando sostanze che saranno verosimilmente nocive con l'andar del tempo.
Tendenzialmente dovremmo puntare ad un sistema in cui la conducibilità tende a diminuire (o al limite restare costante in un sistema perfettamente equilibrato...perfettamente in bilico sulla lama di un rasoio :) )

Ma se la conducibilità dovrebbe tendere a diminuire (per via del consumo delle sostanze nutritive da parte della pianta), così dovrebbe fare anche il KH
E se diminuisce il KH, allora per via dei continui processi biologici di decomposizione, mi aspetto una tendenza nel tempo verso valori piú acidi del pH (a causa del minore effetto tampone).

Domanda teorica - velocità di crescita e carenze

Inviato: 02/02/2018, 15:11
di Nijk
blucenere ha scritto: Quindi il problema della conducibilità alta non è il valore in se, ma se è alta e non scende significa che sto accumulando sostanze che saranno verosimilmente nocive con l'andar del tempo.
Precisamente.
blucenere ha scritto: Ma se la conducibilità dovrebbe tendere a diminuire (per via del consumo delle sostanze nutritive da parte della pianta), così dovrebbe fare anche il KH
Il KH resta generalmente invariato, l'aumento ( o la diminuzione ) della conducibilità è più correttamente associata ad una variazione ( nell'uno o nell'altro verso ) del GH.
blucenere ha scritto: E se diminuisce il KH, allora per via dei continui processi biologici di decomposizione
Si capita, nel tempo sia per via del filtro e dei processi biologici che si verificano tramite il lavoro dei batteri e sia per quelli che si verificano nel fondo dell'acquario ( parliamo in ogni caso sempre di vasche particolarmente "mature" ).
blucenere ha scritto: mi aspetto una tendenza nel tempo verso valori piú acidi del pH (a causa del minore effetto tampone).
Esatto, capita anche questo, nel tempo, anche se si vanno ad operare cambi d'acqua periodici, in una vasca matura generalmente il pH tende a "scendere" in modo naturale verso valori più acidi.