Un piccolo terrario naturalistico... a costo zero
Inviato: 22/02/2018, 10:27
È ormai da un paio di mesi che va avanti, ebbene, ecco cosa mi è venuto in mente di fare con una scatola di biscotti vuota...
Tutti gli elementi, noce di cocco a parte, sono raccolti in natura, così come gli animali (a parte una manciata di Tenebrio molitor).
Il "terrario" è dotato di coperchio per evitare fughe e mantenere alto il tenore di umidità.
Fauna:
Agli inizi il terrario era pensato esclusivamente per un centopiedi delle case, Scutigera coleoptrata, che altrimenti avrebbe fatto una brutta fine.
Si tratta, come forse saprete, di un efficiente predatore di ragni, zanzare e altri insetti che paralizza con un'iniezione letale. Generalmente non attacca l'uomo, ma si dice che la sua puntura sia paragonabile a quella di una vespa.
La nutro una o più volte a settimana con ragni... che al mattino successivo non trovo più.
Successivamente mi son lasciato prendere la mano
, introducendo nuovi inquilini che, fortunatamente, non sembrano essere prede gradite: due specie di onischi, due specie di millepiedi -tra cui gli accattivanti Glomeris sp. che, nonostante l'aspetto esotico, popolano i campi attorno a casa mia-, larve di tenebrionidi.
Presenti anche qui le "lumachine infestanti" giunte col substrato, assieme ad alcuni oligocheti e collemboli.
Gli onischi ovviamente si stanno moltiplicando alla grande, se alzassi la noce di cocco ne ritroverei l'interno foderato... per i Glomeris servirà molta più pazienza invece.
A parte dar da mangiare al centopiedi, la regola che osservo è sempre "mani in tasca", e finora sembra funzionare molto bene.
Un micro-habitat ospitante una comunità a prevalenza di artropodi legata alla catena trofica del detrito.Tutti gli elementi, noce di cocco a parte, sono raccolti in natura, così come gli animali (a parte una manciata di Tenebrio molitor).
Il "terrario" è dotato di coperchio per evitare fughe e mantenere alto il tenore di umidità.
Fauna:
Agli inizi il terrario era pensato esclusivamente per un centopiedi delle case, Scutigera coleoptrata, che altrimenti avrebbe fatto una brutta fine.

La nutro una o più volte a settimana con ragni... che al mattino successivo non trovo più.
Successivamente mi son lasciato prendere la mano

Presenti anche qui le "lumachine infestanti" giunte col substrato, assieme ad alcuni oligocheti e collemboli.
Gli onischi ovviamente si stanno moltiplicando alla grande, se alzassi la noce di cocco ne ritroverei l'interno foderato... per i Glomeris servirà molta più pazienza invece.
A parte dar da mangiare al centopiedi, la regola che osservo è sempre "mani in tasca", e finora sembra funzionare molto bene.