iuter ha scritto: ↑22/06/2018, 21:59
l'areatore immette aria. l'aria è composta da 78% azoto, 21% ossigeno e 1% da altri gas.
l'azoto e l'ossigeno non si legano in acqua?
sopratutto l'azoto per le piante, lo usano o solo quello in forma ammoniacale?
@
iuter
In assenza di pesci, batteri, piante e alghe, grazie alla normale pressione dell'aria sull'acqua avremmo sempre disciolti in acqua circa:
- 19 mg/l di azoto molecolare N2
- 8.3 mg/l di ossigeno molecare O2
- 0.6 mg/l di CO2
(a 25°C in acqua dolce, pressione atmosferica di 1 bar).
► Mostra testo
Ho tralasciato tutri gli altri gas perché non ci interessano per il discorso.
Come avrai notato, le proporzioni tra i gas disciolti in acqua non rispettano affatto le proporzioni esistenti in aria (80, 20 e 0.04) perché le solubilità sono molto differenti, come ha spiegato anche @
Humboldt.
Ad esempio, se la solubilità della CO
2 non fosse maggiore bensì fosse pari a quella dell'ossigeno, considerando gli 8.3 mg/l di ossigeno disciolto e le proporzioni esistenti in aria, la CO
2 disciolta sarebbe solo 0.016 mg/!
Dubbio dell'azoto
L'azoto gassoso N
2 non viene utilizzato né dai pesci né dalle piante: è inerte, resta sempre nello stato gassoso, le branchie non lo filtrano, anche per le piante spezzare quel legame N-N richiede troppa energia (l'azoto che si sono specializzate ad assimilare è invece quello in forma di ammonio, nitriti e nitrati, e deriva dalla decomposizione di quello organico a partire dal cibo che introduciamo, passando per foglie morte, arrivando ad ammoniaca, urea ed escrementi).
Quindi l'azoto gassoso in acquario praticamente resta sempre alla stessa concentrazione (circa 19 mg/l): con o senza pesci, con o senza piante, con o senza aeratore. Praticamente, nessuno lo tocca!
Anche noi, quando respiriamo, lo espiriamo tal quale.
► Mostra testo
In realtà alcuni batteri anaerobi riescono a produrre azoto gassoso dai nitrati (batteri denitrificanti): la concentrazione di nitrati che eventualmente sottraggono al nostro acquario potrebbe essere anche rilevante (rispetto ai nitrati presenti), ma la percentuale di azoto gassoso che aggiungono a quei 19 mg/l è irrilevante, in particolare per la lentezza del processo rispetto al riequilibrio con l'aria.
L'ossigeno invece viene continuamente consumato dalla respirazione di pesci e batteri, e il loro prodotto di scarto è la CO
2.
In un acquario di soli pesci e batteri abbiamo quindi livelli di ossigeno più bassi rispetto a quelli di equilibrio con l'atmosfera, e livelli di CO
2 più alti.
Per la CO
2 ad esempio, la concentrazione in acquari con filtro senza erogazione artificiale si aggira intorno ai 2-5 mg/l, ben superiore agli 0.6 mg/l presenti in acqua sterile.
Per le piante e le alghe, durante la fotosintesi (quindi solo di giorno) vale il contrario: viene assorbita CO
2 e viene prodotto ossigeno.
In acquari densamente piantumati, con piante in piena forma, illuminazione e fertilizzazione spinta, durante la fotosintesi l'ossigeno può facilmente tornare al valore di saturazione nonostante il forte consumo continuo da parte di pesci e batteri.
In tal caso, durante il giorno l'aeratore non serve certamente!
Humboldt ha scritto: ↑22/06/2018, 23:53
Sfortunatamente la CO
2 è molto sensibile a questo effetto trascinamento provocato dal flusso di massa e tende a disperdersi in aria in modo massivo (molti hanno constatato l'effetto dell'aeratore sul pH...).
Cosa vorresti dire, magari che la CO
2 è più leggera dell'O2 e quindi si fa trascinare di più da questo flusso ascensionale e quindi viene dispersa di più rispetto all''ossigeno?
Non scherziamo, lo scambio superficiale tende a
riequilibrare tutti i gas esattamente allo stesso modo!
Quindi se la CO
2 in vasca è 3 mg/l, lo scambio maggiore tenderà a farla avvicinare all'ipotetico 0.6 mg/l che avrebbe in assenza di organismi che respirano (sfavorendo le piante durante la fotosintesi, siamo d'accordo, e alzando il pH).
Ma vale anche il ragionamento esattamente opposto: se l'ossigeno in una vasca affollata è a 3 mg/l, lo scambio maggiore tenderà a farlo avvicinare all'ipotetico 8.3 mg/l che avrebbe in assenza di organismi che lo consumano con la respirazione.
Un ultimo esempio: acquario superpiantumato e spinto; la bombola si esaurisce, il giorno dopo le piante, abituate ad assorbire tanta CO
2 ed affamate assorbono tutta quella poca disponibile, che scende così da 3 mg/l al di sotto di 0.6 mg/l (CO
2 in acqua sterile), ad esempio arriva a 0.1 mg/l e così il pH sale moltissimo, sopra 8 o anche 9 (è quello che succede in alcuni laghi).
Ebbene In questo caso singolare, un aeratore non "disperde" la pochissima CO
2 presente, bensì favorendo lo scambio gassoso arricchisce l'acqua di CO
2 facendo salire un po' la concenttazione verso il valore 0.6 mg/l! L'effetto dell'aeratore sul pH è quindi una diminuzione in questo caso!
Le mie personali conclusioni sull'aeratore:
- in vasche molto affollate e senza piante, è utilissimo sia di giorno che di notte (poi si può discutere dell'errata gestione ma.. de gustibus, qui si parla dell'aeratore)
- In vasche molto affollate e piantumate, può essere utile di notte, mentre di giorno è tipicamente inutile, o addirittura controproducente (in caso di erogazione artificiale di CO
2)
- in vasche con pochi pesci e densamente piantumate, è praticamente sempre inutile (di notte) e controproducente (di giorno).
È da tener presente che il pH più alto favorito dalla dispersione di CO
2 rende più difficoltosa alle piante l'assimilazione di alcuni nutrienti.
Altri scopi:
- in caso di rottura del riduttore CO
2 o altro elemento dell'impianto CO
2, è utilissimo a disperdere velocemente l'enorme eccesso di CO
2 disciolta prima che diventi letale per la fauna
- in caso di picco di nitriti per errore di fertilizzazione o di gestione, è utilissimo per contrastare con l'ossigeno aggiuntivo la difficoltà di respirazione indotta dai nitriti.
Alternative
..... un flusso della pompa del filtro orientato più superficialmente, a pelo d'acqua!
Problema temperature estive
All'aumentare della temperatura diminuisce la solubilità di
tutti i gas sopra discussi: in acqua ci sarà quindi meno ossigeno disciolto, meno CO
2 (e perfino meno azoto gassoso ma non ce ne frega nulla!).
L'ossigeno, che in genere tende sempre a scarseggiare, sarà ancora più scarso per cui l'utilità dell'aeratore aumenta.
Purtroppo però aumenta anche l'effetto negativo sulla CO
2 a disposizione delle piante (durante la fotosintesi).
Anche qui concordo con @
Humboldt: la soluzione ideale sarebbe usare un condizionatore nella stanza; altrimenti togliere il coperchio, o ventoline, o illuminazione più bassa e di durata inferiore...