E se fosse il fosforo? Anzi..il sodio?
Inviato: 30/09/2018, 16:05
Non sapendo dove scrivere, inizio da qui…ma è tutto interdisciplinare. Ora spiego perché e ringrazio chi avrà voglia e tempo di leggere.
I fatti: la vasca ha 4 mesi, 60x35x38 cm, circa 68/70 litri netti, il fondo fertile è coperto da ghiaino nero inerte. In più riprese sono state inserite: Ludwigia, Anubias, Felce di Giava, Hygrophila, Lemna. (la cladophora non credo faccia testo).
L’acqua di rubinetto dai principali valori medi pubblicati in rete (per Genova) ha pH 8, conducibilità 270 ms, durezza 14 F, Calcio 50, Magnesio 5, Potassio 0,8, Sodio 9. Con tester digitale la conducibilità è sui 360 ms.
All’inizio ho inserito il 50% di rubinetto ed il 50% della stessa acqua ma filtrata con caraffa BWT (risultava così un pH 7, conducibilità 240).
Dopo 1 mese: pH 7,1 (con aggiunta di CO2), GH 9, KH 3, conducibilità 330 ms. Qui decido di alzare un po’ la durezza per avere sia un pH più stabile, sia un ambiente adatto ad aggiungere le Caridina. Grattugio mezzo osso di seppia, mentre l’altro mezzo lo lascio nel filtro per eventuale effetto tampone.
Nel frattempo le piante si fanno foresta, la vasca matura secondo copione: muffa d’acqua e un po’ di diatomee, qualche alga verde puntiforme sulle Anubias scandiscono i tempi. Foglie e corteccia di catappa si consumano placidamente.
Al terzo mese inizio ad osservare i primi problemi. La crescita delle piante è bloccata e le alghe verdi aumentano, tanto da coprire come una patina le foglie della Ludwigia, la quale inoltre comincia a perdere qualche foglia qua e là. Osservo radice avventizie, il perling si fa scarso. Il pH stabile tra 7,1 e 7,3, KH arrivato ad 8 e GH 9/10, nitrati 12, ma la conducibilità è ormai a 630 ms. Faccio un cambio d’acqua, 10 litri su 68, stessa acqua di rubinetto tagliata. Prima solo rabbocchi.
Preciso che il fotoperiodo alla “Walstad” è spezzato (4,5 + 4 ore con pausa di 3) e la conducibilità era salita prima dell’inserimento dei 15 Rasbora Espei con aumento del carico organico.
Dato il fondo fertile ho sempre aggiunto ben poco, giusto un po’ di JBL Ferropol, pochi ml a settimane alterne. Grazie agli articoli sul forum mi chiedo: E se fosse il fosforo? Non mi piace l’idea di fare sempre il piccolo chimico, ma mi faccio rapinare e compro il test fosfati. Bassi, sotto 1. Aggiungo piccole dosi (NPK della JBL) finchè risalgono almeno a 2/3. (il test a reagente è molto poco preciso…solo indicativo).
Infine sono stato costretto a potare la giungla e sfoltire la Lemna. Ennesima botta quindi alla Ludwigia e pochi miglioramenti visivi..
Aggiunto dopo 1 minuto 8 secondi:
Fatto questo lungo preambolo, veniamo alle ipotesi: oggi ci ragiono su con un approccio diverso e metto in dubbio tutto ciò che posso. Allora mi sovviene un altro articolo e penso..il sodio? Chi dove quando? Mi guardo allo specchio e vedo il chi.
Ragioniamo al contrario: ho piante quasi bloccate, una conducibilità più alta di quasi 300 punti rispetto al previsto, durezze accettabili.
Sintesi: quando ho inserito l’osso di seppia (la metà nel filtro nel frattempo si è quasi consumata ed è stata rimossa) poteva essere ben poco desalinizzato e quindi potrei aver inserito quasi 100 mg/l di Sodio (cloruro? bicarbonato?).
Questo spiegherebbe: perché la conducibilità è salita a 630, perché non scende troppo se cambio l’acqua, perché sale poco e scende poco quando fertilizzo, perché le piante sono quasi bloccate e quindi le alghe se ne avvantaggiano.
Chiedo perciò il vostro parere e vorrei confrontarmi con la vostra esperienza.
Ma soprattutto, se l’ipotesi è valida e non volendo stravolgere l’habitat dei miei ospiti, esistono metodi per abbattere il sodio o c’è solo la possibilità di “diluirlo” con cambi d’acqua progressivi? Cambiando 10 litri per volta ci vuole una vita. Ha senso tentare?
Al momento mi prudono le mani su un cestello d’acqua S.Anna.. (non avendo altro di facile reperibilità): sodio 1,5 durezza 0,9°F=0,5 °GH, conducibilità 25 ms
Grazie!
(e pensare che volevo creare equilibrio e fare meno cambi d'acqua possibili!!)
I fatti: la vasca ha 4 mesi, 60x35x38 cm, circa 68/70 litri netti, il fondo fertile è coperto da ghiaino nero inerte. In più riprese sono state inserite: Ludwigia, Anubias, Felce di Giava, Hygrophila, Lemna. (la cladophora non credo faccia testo).
L’acqua di rubinetto dai principali valori medi pubblicati in rete (per Genova) ha pH 8, conducibilità 270 ms, durezza 14 F, Calcio 50, Magnesio 5, Potassio 0,8, Sodio 9. Con tester digitale la conducibilità è sui 360 ms.
All’inizio ho inserito il 50% di rubinetto ed il 50% della stessa acqua ma filtrata con caraffa BWT (risultava così un pH 7, conducibilità 240).
Dopo 1 mese: pH 7,1 (con aggiunta di CO2), GH 9, KH 3, conducibilità 330 ms. Qui decido di alzare un po’ la durezza per avere sia un pH più stabile, sia un ambiente adatto ad aggiungere le Caridina. Grattugio mezzo osso di seppia, mentre l’altro mezzo lo lascio nel filtro per eventuale effetto tampone.
Nel frattempo le piante si fanno foresta, la vasca matura secondo copione: muffa d’acqua e un po’ di diatomee, qualche alga verde puntiforme sulle Anubias scandiscono i tempi. Foglie e corteccia di catappa si consumano placidamente.
Al terzo mese inizio ad osservare i primi problemi. La crescita delle piante è bloccata e le alghe verdi aumentano, tanto da coprire come una patina le foglie della Ludwigia, la quale inoltre comincia a perdere qualche foglia qua e là. Osservo radice avventizie, il perling si fa scarso. Il pH stabile tra 7,1 e 7,3, KH arrivato ad 8 e GH 9/10, nitrati 12, ma la conducibilità è ormai a 630 ms. Faccio un cambio d’acqua, 10 litri su 68, stessa acqua di rubinetto tagliata. Prima solo rabbocchi.
Preciso che il fotoperiodo alla “Walstad” è spezzato (4,5 + 4 ore con pausa di 3) e la conducibilità era salita prima dell’inserimento dei 15 Rasbora Espei con aumento del carico organico.
Dato il fondo fertile ho sempre aggiunto ben poco, giusto un po’ di JBL Ferropol, pochi ml a settimane alterne. Grazie agli articoli sul forum mi chiedo: E se fosse il fosforo? Non mi piace l’idea di fare sempre il piccolo chimico, ma mi faccio rapinare e compro il test fosfati. Bassi, sotto 1. Aggiungo piccole dosi (NPK della JBL) finchè risalgono almeno a 2/3. (il test a reagente è molto poco preciso…solo indicativo).
Infine sono stato costretto a potare la giungla e sfoltire la Lemna. Ennesima botta quindi alla Ludwigia e pochi miglioramenti visivi..
Aggiunto dopo 1 minuto 8 secondi:
Fatto questo lungo preambolo, veniamo alle ipotesi: oggi ci ragiono su con un approccio diverso e metto in dubbio tutto ciò che posso. Allora mi sovviene un altro articolo e penso..il sodio? Chi dove quando? Mi guardo allo specchio e vedo il chi.
Ragioniamo al contrario: ho piante quasi bloccate, una conducibilità più alta di quasi 300 punti rispetto al previsto, durezze accettabili.
Sintesi: quando ho inserito l’osso di seppia (la metà nel filtro nel frattempo si è quasi consumata ed è stata rimossa) poteva essere ben poco desalinizzato e quindi potrei aver inserito quasi 100 mg/l di Sodio (cloruro? bicarbonato?).
Questo spiegherebbe: perché la conducibilità è salita a 630, perché non scende troppo se cambio l’acqua, perché sale poco e scende poco quando fertilizzo, perché le piante sono quasi bloccate e quindi le alghe se ne avvantaggiano.
Chiedo perciò il vostro parere e vorrei confrontarmi con la vostra esperienza.
Ma soprattutto, se l’ipotesi è valida e non volendo stravolgere l’habitat dei miei ospiti, esistono metodi per abbattere il sodio o c’è solo la possibilità di “diluirlo” con cambi d’acqua progressivi? Cambiando 10 litri per volta ci vuole una vita. Ha senso tentare?
Al momento mi prudono le mani su un cestello d’acqua S.Anna.. (non avendo altro di facile reperibilità): sodio 1,5 durezza 0,9°F=0,5 °GH, conducibilità 25 ms
Grazie!
(e pensare che volevo creare equilibrio e fare meno cambi d'acqua possibili!!)
