Considerazioni su allelopatia
Inviato: 21/10/2018, 16:58
Ciao a tutti, ho una domanda che mi frulla per la testa.
Quando si parla di piante fortemente allelopatiche si consiglia per sicurezza di associarle a specie che condividono i loro biotopi d'origine, per evitare eventuali problemi di coltivazione.
Ma...mi chiedo...
Evoluzionisticamente parlando, che senso avrebbe per una pianta sviluppare sostanze che inibiscono la crescita di specie vegetali dall'altra parte del mondo di cui non conosce neanche l'esistenza?
Non sarebbe più logico pensare che la stessa pianta ha sviluppato nel tempo allelopatia nei confronti delle specie che le crescono accanto? Così da evitare competizione alimentare e di spazio-luce?
La cosa che in effetti fa con le alghe che sono ubiquitarie.
Ok, l'esperienza ci può dire che se due specie sono sempre cresciute affiancate non hanno problemi, è palese. Ma mi sfugge il perchè vengono sconsigliati abbinamenti di specie "lontane"...
Quando si parla di piante fortemente allelopatiche si consiglia per sicurezza di associarle a specie che condividono i loro biotopi d'origine, per evitare eventuali problemi di coltivazione.
Ma...mi chiedo...
Evoluzionisticamente parlando, che senso avrebbe per una pianta sviluppare sostanze che inibiscono la crescita di specie vegetali dall'altra parte del mondo di cui non conosce neanche l'esistenza?

Non sarebbe più logico pensare che la stessa pianta ha sviluppato nel tempo allelopatia nei confronti delle specie che le crescono accanto? Così da evitare competizione alimentare e di spazio-luce?

Ok, l'esperienza ci può dire che se due specie sono sempre cresciute affiancate non hanno problemi, è palese. Ma mi sfugge il perchè vengono sconsigliati abbinamenti di specie "lontane"...