Letteralmente sì, infusori sono microrganismi che sviluppano nel momento in cui si introduce sostanza (vegetale, di solito), in infusione.
Tassonomicamente, però, Infusoria è il vecchio nome di Ciliofora (circa = ciliati). Sono microrganismi protozoi, non animali (metazoi) quindi. I rotiferi ne sono esclusi, sebbene molte specie e generi, come Philodina e Lepadella, siano comunissime nelle infusioni in natura.
I rotiferi che si trovano in vendita sono intanto marini e della specie Brachionus plicatilis.
In Italia pare che l'unico ad avere i Brachionus dulcioli, i B calyciflorus, sia il sottoscritto.
Quindi le buste o bottiglie che trovi in vendita di rotiferi, NON vanno bene, a meno di sperare vengano consumati entro poco tempo dalla somministrazione, come faresti con un nauplio di Artemia.
Endler167 ha scritto: ↑i, li ho sempre allevati con il classico sistema ,
La buccia di banana andrebbe anche bene, il problema è che produce batteri adatti a nutrire tantissimi generi diversi di ciliati. Potenzialmente anche alcuni parassiti.
Non so se sia sempre una buona scelta prelevare acqua dall'acquario, inserirci vegetali a marcire e fornire il prodotto.
Ci sono alcuni protozoi più indicati di altri, come Paramecium, Stylonychia, Oxytricha (questi due ultime sono della medesima famiglia) e in salmastro/marino è relativamente comune l'Euplotes (che esiste anche in dolce).