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Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 25/11/2018, 15:39
di cqrflf
La legge del primo arrivato

Non ho l'autorità per andare contro le tesi ufficiali sull'allelopatia, Diana Walstad & C. non mi permetterei, ma con questo scritto vorrei sottoporvi solo alcune riflessioni basate sull'osservazione dei miei piant'acquari, una conduzione che dura da alcuni anni su diverse vasche anche all'esterno e con le combinazioni più disparate di specie tra piante ed alghe.

Sappiamo ciò che dice la teoria classica, cioè che alcune piante quando entrano in competizione tra di loro stabiliscono rapporti di dominanza che si manifestano con una netta prevalenza delle une sulle specie perdenti.
In alcuni casi le uscenti da questi scontri non solo stentano a crescere ma se la vicinanza permane muoiono persino, questo nonostante la presenza di tutte le condizioni favorevoli alla loro crescita: fertilizzazione, luce, CO2 ecc.

Esempi classici, abbiamo piante conosciutissime come:
1) Echinodorus su Cryptocoryne
2) Echinodorus su Vallisneria
3) Limnophila vs Egeria
4) Ceratophillum vs Egeria vs Lemna vs Cianobatteri
5) Cianobatteri vs Filamentose verdi ecc.

Questo solo per citare piante per pricipianti che tutti conoscono.

Ma le cose stanno realmente così o siamo davanti solo a delle osservazioni basate su coincidenze ?
Gli acquari nel mondo sono milioni e le combinazioni favorevoli-sfavorevoli non recensite sono praticamente infinite.

Secondo me la situazione è un po' più complessa di quanto possa apparire ma si potrebbe riassumere con due frasi:

1) La prima "accasata" comanda
2) Due nemiche giurate possono stabilire una tregua

Il primo dubbio mi venne quando leggendo le teorie classiche sull'allelopatia cominciai a constatare che ad anni alterni alcune piante che crescevano in maniera invadente il primo anno, stentavano l'anno successivo (o dopo abbondanti potature e cambi d'acqua) pur essendo nello stesso acquario con le stesse condizioni chimiche.
Perché una pianta con la quale avevo avuto grande successo il primo anno doveva improvvisamente diventare difficile l'anno dopo ?
Cosa era cambiato ?
Perché le piante facili come gli Echinodorus, che erano date per vincenti su Cryptocoryne improvvisamente regredivano fino a morire ?
Piante super invadenti come la Vallisneria cessavano di crescere.

Secondo me la spiegazione a questo fenomeno si può trovare nel fatto che le specie date per sicure come dominanti non sono in realtà tali per loro stessa natura ma assumono il ruolo di dominanti solo nel caso in cui hanno avuto il tempo sufficiente per stabilire il loro ruolo, il che prevede un tempo minimo anche molto breve come una settimana, per attuare il compito di diffusione di allelochimici specifici.
Questo risulterà in un capovolgimento delle situazioni date per accertate, casi emblematici come un Echinodorus sanissimo spostato in un acquario con popolazione avviata di Crypto NON avrà il sopravvento ma andrà in regressione fino a morire, in questo processo potrà impiegare anche due anni ma alla fine questo sarà il risultato.

Limite critico:
Altro esempio del mio acquario principale; l'anno scorso finalmente il Ranuncolo comincia a crescere di 3 cm al giorno, da una pianta passo ad averne una foresta in meno di un mese, diventando infestante, lo posso potare anche due volte alla settimana buttando via sacchetti pieni di rami.
Quest'anno il Ranuncolo non cresceva nemmeno a piangere, il procedimento si è dovuto ripetere con crescita lentissima e stentata per mesi fino al raggiungimento della "massa critica" che ho definito come il punto dal quale la pianta comincia ad affermarsi in vasca ristabilendo il suo rapporto di dominanza sulla potenziale rivale, in quel momento la crescita ridiventa imponente.

Adattamento e resistenza agli allelochimici:
Altro esempio con foto:
Sappiamo tutti come il Ceratophillum possa essere usato per le sue proprietà "curative" nei confronti di infestanti, alghe filamentose, Cianobatteri e sprattutto la sua famosa rivalità contro la Lemna, sulla quale si da sempre per vincente, ebbene dopo 6 anni di convivenza questa è la situazione di equilibrio che si è instaurata nella vasca esterna di plastica da 500 l che ho in campagna:

Notare l'abbondanza di tutte e due le specie rivali, abbiamo una popolazione completamente sviluppata di Cerato che occupa quasi tutto il volume della vasca senza lasciare nemmeno un cm di spazio ad altre piante, nella stessa vasca abbiamo un'enorme ed invadente popolazione di Lemna (sua nemica giurata considerata perdente) che ricopre il 100% di superficie, un'enorme popolazione di Cianobatteri e contemporaneamente una notevole colonia di filamentose verdi. Tutti insieme crescono in equilibrio.

Nota, per fare le foto ho dovuto rimuovere un bel po' di Lemna perché la superficie era ricoperta al 100%.

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A questo punto mi chiedo...e gli allelochimici ?

Aggiunto dopo 7 minuti 47 secondi:

P.S. Messaggio agli amministratori, ci sono dei bachi nella gestione delle bozze.

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 25/11/2018, 17:15
di iuter
fai cambi d'acqua? se si, quanto in % e ogni quanto tempo?

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 25/11/2018, 18:14
di cqrflf
Se voglio provare a salvare una pianta che sospetto stia morendo per allelopatia acquatica (non radicale) provo a cambiare tutta l'acqua e poi filtrare con carbone. Questa potrebbe essere una verifica. Per quella radicale invece bisogna provare a cambiare di vasca o metterla isolata in un vaso ma non l'ho mai provata questa soluzione.

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 25/11/2018, 18:22
di cicerchia80
iuter ha scritto: fai cambi d'acqua? se si, quanto in % e ogni quanto tempo?
:ymapplause:
Date una medaglia a quest'uomo
cqrflf ha scritto: Sappiamo ciò che dice la teoria classica, cioè che alcune piante quando entrano in competizione tra di loro stabiliscono rapporti di dominanza che si manifestano con una netta prevalenza delle une sulle specie perdenti
Non è detto,spesso le tossine vengono rilasciate proprio dalla pianta che stà avendo la peggio
Addirittura le rilascia solo quando ormai è in fase marcescente
cqrflf ha scritto: 1) La prima "accasata" comanda
2) Due nemiche giurate possono stabilire una tregua
Manca una terza....la quarta l'ha suggerita Iuter,devono verificarsi determinati condizioni,a dirla tutta secondo la Walstad non sono definibili
cqrflf ha scritto: Notare l'abbondanza di tutte e due le specie rivali, abbiamo una popolazione completamente sviluppata di Cerato che occupa quasi tutto il volume della vasca senza lasciare nemmeno un cm di spazio ad altre piante, nella stessa vasca abbiamo un'enorme ed invadente popolazione di Lemna (sua nemica giurata considerata perdente) che ricopre il 100% di superficie, un'enorme popolazione di Cianobatteri e contemporaneamente una notevole colonia di filamentose verdi. Tutti insieme crescono in equilibrio.
Beh il cerato ha dominanza allelopatica su un solo tipo di cianobatteri
Sappiamo che sono a ventinaia ;)
cqrflf ha scritto: Questo risulterà in un capovolgimento delle situazioni date per accertate, casi emblematici come un Echinodorus sanissimo spostato in un acquario con popolazione avviata di Crypto NON avrà il sopravvento ma andrà in regressione fino a morire, in questo processo potrà impiegare anche due anni ma alla fine questo sarà il risultato.
Beh.... questo è quello che ci si dovrebbe accertare, addirittura ho scoperto che l'Anubias rilascia allelochemi tossici per entrambi (ovviamente ho scoperto non significa l'ho visto nelle mie vasche)
Eppure dovrebbe essere una pianta "finta"

E la luce???
È il nutrimento per eccellenza nei ciano batteri,anche questa è da calcolare
cqrflf ha scritto: P.S. Messaggio agli amministratori, ci sono dei bachi nella gestione delle bozze.
Letto.....non sapevo manco che fossero

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 25/11/2018, 19:06
di cqrflf
Hai ragione a dire che rimangono comunque dei fattori non ben determinabili soprattutto per quanto riguarda i Ciano.

Come ho voluto specificare all'inizio della discussione, le mie non sono "vere" teorie ma più che altro osservazioni di esperienze di cui mi faceva piacere condividere e discutere.

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 25/11/2018, 19:42
di iuter
provo a dire la mia.
la walstad per fare le sue ricerche le ha fatte in un plantaquario (cioè acquario privo di pesci) e senza cambi d'acqua. se non sbaglio, l'allelopatia accade solo con piante dello stesso tipo (radicate, interrate, galleggianti) quindi mi porta a pensare che in realtà non è un vero e proprio contrasto ma questione di adattabilità perchè finito il principale nutrimento assorbono altro.
sarebbe da valutare anche la quantità di piante/biomassa e quanta luce prendono. ad esempio l'eichhornia crassipes batte il cerato e la lemna, eh bè le foglie dell'eichhornia sono molto sopra il livello dell'acqua quindi fanno ombra alla lemna e ancora di più al cerato che finisce tra le sue radici.

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 31/08/2019, 21:19
di cqrflf
iuter ha scritto: fai cambi d'acqua? se si, quanto in % e ogni quanto tempo?
Ma stiamo parlando di un vascone da 500 litri in aperta campagna, quali cambi dovrei fare ?
Quando mi ricordo in primavera gli butto dentro un po' d'acqua del rubinetto per ripristinare il livello e la conduttività che è sempre bassa a causa della pioggia.
Solitamente compresa tra 100 e 200 ms.

Aggiunto dopo 9 minuti 36 secondi:
cicerchia80 ha scritto:
cqrflf ha scritto: Sappiamo ciò che dice la teoria classica, cioè che alcune piante quando entrano in competizione tra di loro stabiliscono rapporti di dominanza che si manifestano con una netta prevalenza delle une sulle specie perdenti
cqrflf ha scritto: 1) La prima "accasata" comanda
2) Due nemiche giurate possono stabilire una tregua
Manca una terza....la quarta l'ha suggerita Iuter, devono verificarsi determinati condizioni,a dirla tutta secondo la Walstad non sono definobili.
Hai ragione non sono definibili. Le piante cambiano anche fortemente la chimica dell'acqua tanto che in 10 vasche all'aperto in campagna il pH e la conduttività sono differenti da vasca a vasca.
Le vasche più stabili comunque sono quelle con maggior biomassa sul fondale e sono anche le vasche con il pH più stabile verso valori neutri.

Aggiunto dopo 3 minuti 20 secondi:
Per adesso se devo consigliare una pianta che ha forte allelopatia contro i Ciano vi consiglio il Potamogeton berchtoldi, che ha distrutto in poche settimane enormi colonie di cianobatteri che erano residenti da anni e anni.
Il Cerato non ha fatto nulla.

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 31/08/2019, 21:38
di supersix
ve la butto li, Si parla sempre di alleopatia, ma non ho mai sentito parlare di consociazioni , non è che magari centrano qualcosa anche loro ?ci sono studi a riguardo?

Nuova teoria sull' ALLELOPATIA

Inviato: 31/08/2019, 21:57
di Pisu
Da quello che ho visto io con le mie esperienze, l'allelopatia si manifesta in condizioni "precarie".
Quando c'è qualcosa che scarseggia si manifesta palesemente (come credo intendesse @cicerchia80), ma se abbiamo ad esempio situazioni di luce stratosferica e fertilizzazione pesante (e chiaramente bilanciata) evidentemente tutte crescono allegre e non hanno bisogno di espellere allelochimici.
Questo è quello che penso.
Altro esempio che non so se c'entra:
Con temperatura a 28-29 gradi ho coltivato in passato varie Alternanthera, rigogliose.
Luce, fertilizzanti e CO2 a palla le facevano dimenticare la temperatura, ma basta che sgarravo un minimo e mostravano immediatamente problemi, invece con temperature più basse si ha un margine d'errore parecchio più ampio.
Questo per dire che in situazioni non ottimali vengono fuori più problemi di quello che si pensa... invece situazioni buone possono coprire anche cose che non immaginiamo, non so se mi sono spiegato...
Penso che uno dei fattori limitanti per eccellenza sia la luce, e quando si è all'aperto questa evita tutta una serie di problemi che invece riscontriamo nelle vasche interne.