Allelopatia seconda parte...soluzioni al problema

Galleggianti, palustri... acquatiche

Moderatori: marko66, Vinjazz

Bloccato
Avatar utente
cqrflf
star3
Messaggi: 4243
Iscritto il: 23/03/15, 2:02

Allelopatia seconda parte...soluzioni al problema

Messaggio di cqrflf » 26/11/2018, 18:29

Seconda parte: Soluzioni al problema.

Metto qui una seconda parte della prima discussione perché vorrei chiedere dei consigli personali e analizzare il problema sotto un'altro punto di vista: Come risolvere il problema.

Esistono soluzioni al problema dell'allelopatia ?
Ci sono almeno altri due aspetti da tenere presente riguardo a questo fenomeno, è opinione affermata sostenere che le piante in crescita ed in buona salute tengano a bada le alghe, ma purtroppo non si può confermare sempre questa affermazione (spero di essere in errore) in quanto in tutte le vasche dove ho ottenuto la piena e sana crescita di differenti piante con funzione allelopatica (es. Limnophila o Cerato) le alghe comunque crescevano lo stesso...poco ma crescevano; la Cladophora per esempio non si è mai fatta problemi a crescere in ogni ambiente, luce non luce, nitrati bassi alti, assenti, fosfati, CO2 e chi più ne ha più ne metta ma per lei era sempre indifferente.

A questo punto arriviamo al dunque, se le soluzioni al problema sono di eliminare le piante in questione, allora la soluzione stessa diventa un problema, perché a volte siamo veramente "affezionati" ad una pianta che ci piace in modo particolare e non vorremmo proprio privarcene.
Privarcene, ucciderla o darla via il risultato non cambia, se non trovo nessuno a cui darla il ceppo intero di quella pianta si estingue perché la devo veramente sopprimere.
La maggior parte degli acquariofili ha una sola vasca a disposizione per giocare con le piante e quindi non può sistemare la pianta in altri luoghi.
Fortunatamente dispongo di più vasche ma sono tutte diverse e non sempre intercambiabili, una pianta che vive in acqua tenera ed acida non posso spostarla in un acquario dove tengo acqua alcalina e basica oppure nell'acquarietto senza luce, senza CO2 e senza filtro...morirebbe comunque.

Quindi per me il problema è reale tengo una pianta problematica o la sacrifico uccidendola ?
E se poi non fosse quella la soluzione al problema ? Quale pianta tolgo quella vincente o quella perdente ?
Perdonatemi le mie paranoie :))

Quindi trovare un altro sistema reale per risolvere il problema sarebbe molto benvenuto !
Una volta discutendo sul sito di Tom Barr una persona mi disse che il cambio dell'acqua e l'uso del carbone avrebbe ovviato in parte al problema.

Voi cosa ne pensate ?
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.

Avatar utente
salvaggente
star3
Messaggi: 345
Iscritto il: 09/11/17, 10:11

Allelopatia seconda parte...soluzioni al problema

Messaggio di salvaggente » 30/11/2018, 22:43

Bel problema l'allelopatia, ormai sempre presente nelle nostre vasche. Chi più, chi meno.
È quasi impossibile non avere piante che combattono una guerra chimica tra di loro, e, spesso il sacrificio è d'obbligo, a meno di non dedicare un acquario ad ogni pianta.
Nella mia esperienza, ho fortemente voluto in acquario l'hottonia palustris, sia per essere autoctona, sia per la meravigliosa conformazione. Dopo mesi di ricerca, son riuscito a recuperarla da un appassionato. Acclimatata in acquario, dopo circa 6 mesi, si è disciolta a causa di allelopatia..persa per sempre. Con mio malincuore, la natura aveva fatto il suo corso.
Alla fine son arrivato alla conclusione che è inutile opporsi, c'è sempre il lupo e la pecora.
Sul discorso delle alghe, ho constatato personalmente l'efficacia pressoché totale dell'allelopatia e supremazia delle piante, inizialmente avevo due carassi in 100 litri, acquario instabile per circa 1 anno, alghe e ciano erano all'ordine del giorno, nitrati ingestibili, nessuna fertilizzazione riusciva a migliorare la situazione; al ritorno della vacanza estiva, ho notato un invasione esagerata di egeria e pistia, guardando meglio, un carassio era venuto a mancare, ma non c'era nessuna traccia del "defunto". Nemmeno alghe e ciano se ne vedeva più traccia. Da qual giorno, potevo fertilizzante come volevo, creando eccessi a causa della mia inesperienza, ma le piante rispondevano alla grande e il sistema era diventato stabilissimo. Senza nessun ritorno di alghe.

Posted with AF APP
#TeamNoFilter
#TeamNoCo2
#TeamNoHeater

Bloccato

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti