Mantenimento e corretto utilizzo di fondi ADA e similari.

Deve funzionare, ma... facciamolo anche bello!

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Valeriohet
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Messaggio di Valeriohet » 14/12/2018, 12:19

Salve a tutti, è il mio primo Topic pertanto spero di rispettare il regolamento e che siate pronti a correggermi in caso di errori commessi.
Dopo aver letto praticamente tutto ciò che era a disposizione su questo infinitamente ricco forum, mi trovo costretto, data la confusione generata da argomentazioni valide ma contrastanti, a porre la seguente domanda: un fondo allofano come un ADA o similare di quale tipo di accortezze, in fatto di durezze dell'acqua, necessita per consentirne una vita sufficientemente lunga e dunque evitarne lo sfaldamento?
Nel mio caso specifico, ho appena allestito, due giorni fa, un Rio 125 utilizzando la Africana soil di ADA. Ho utilizzato la mia acqua di rubinetto che è estremamente dura (KH circa 20 e GH circa 25). Grazie anticipatamente per le eventuali risposte :)

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Messaggio di Monica » 14/12/2018, 13:22

Benvenuto @Valeriohet :) chiedo a @Daniela se ha voglia di darci una mano, lei usa ADA :)

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Messaggio di Daniela » 14/12/2018, 15:53

Monica ha scritto: se ha voglia di darci una mano,
Per te sempre :x
Valeriohet ha scritto: un fondo allofano come un ADA o similare di quale tipo di accortezze, in fatto di durezze dell'acqua, necessita per consentirne una vita sufficientemente lunga e dunque evitarne lo sfaldamento?
Ciao Valeriohet !
Lo sfaldamento, come riportato anche dal sito ADA, si può evitare, od eventualmente rallentare, facendo strati non troppo alti ed inserendo la Power Sand ( roccia vulcanica ). Loro consigliano il Power Sand solo come strato iniziale sotto l’allofano, ma, a mio parere, l’ideale sarebbe alternarlo.
Comunque, tendenzialmente, la parte bassa del fondo allofano ADA, nel mio caso Amazonia Light, tende ad appiattirsi.
Mentre la parte in superficie rimane bella, almeno, dopo quasi 7 mesi, da me lo è ancora :)
In linea generale comunque, rimane attivo per circa 2 anni.
Eventualmente puoi fare un rabbocco oppure togliere lo strato alto sifonandolo ed aggiungendone di nuovo. :)
Valeriohet ha scritto: Nel mio caso specifico, ho appena allestito, due giorni fa, un Rio 125 utilizzando la Africana soil di ADA. Ho utilizzato la mia acqua di rubinetto che è estremamente dura (KH circa 20 e GH circa 25).
Guarda io ho riempito il 25/05/18 con acqua di rubinetto abbastanza duretta. KH 11 e GH 13, molto ricca di calcio e magnesio, sodio pochissimo.
Ebbene...ha iniziato a scendere praticamente da subito altrenando KH 2-3-4 e GH 6-7-8.
Io ho sempre effettuato cambi settimanali di circa il 10 - 20 % per far rimanere stabili i valori, altrimenti calavano paurosamente.
Attualmente si è fermato, infatti nel cambietto non uso più rubinetto pura, ma la taglio con osmotica raggiungendo valori idonei alla mia fauna, ovvero KH 4 e GH 6. Conducibilità 300.
Devo dire che non si abbassa più e non si alza, quindi probabilmente il fondo inizia a rilasciare e le piante ad assorbire.

Nel mio caso specifico avevo altresì bisogno di un KH “stabile” per poter così erogare una buona quantità di CO2, per questo effettuavo cambi sostanziosi inizialmente.

L’Africana dovrebbe avere meno composti azotati rispetto all’Amazonia, ed anche meno nutrienti, colore sul rosso e granuli leggermente più grandi.
Io ho avuto anche molte alghe, probabilmente per la forte presenza di Azoto. Magari con l’Africana non ne avrai tante.

Personalmente i consigli che ti potrei dare si baserebbero sui tuoi bisogni, ovvero CO2 e fauna.
Che pesci vorrai mettere e se vorrai erogare Carbonio. 😊
Magari per il momento, vedendo le piante in profilo, presterei attenzione alla fertilizzazione, tenendo presente che comunque si parla di allofano, che prende e rilascia sali in vasca, quindi e se non hai tante piante super rapidi, dosa con prudenza qualsiasi cosa tu voglia mettere in vasca.

Se hai bisogno di sapere come trattare questo fondo senza sollevare il polverone sono a disposizione !
Anche per altri dubbi non esitere a chiocciolarmi 😉
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Messaggio di Monica » 14/12/2018, 16:13

Daniela ha scritto: Per te sempre
Grazie gioia @};-

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Messaggio di Valeriohet » 14/12/2018, 17:55

Grazie innanzitutto per la celere risposta! :)
Per quanto riguarda la stabilità dei valori e la relativa gestione userò quindi per ora acqua del rubinetto per i cambi, anche se, essendo in maturazione, vorrei cambiarne il meno possibile. Saranno determinati da eventuali crolli di durezze e pH.
La fertilizzazione, per ora, è assente e tale rimarrà fintanto che la situazione non sarà stabile, compresa l'erogazione di CO2.
In sostanza però, dalla tua esperienza, la durezza dell'acqua che viene utilizzata non influenza lo saldamento del granulo? Ovvero un fondo saturo, che non adsorbe più, non è in procinto di sfaldarsi?

Aggiunto dopo 5 minuti 7 secondi:
Chiedo questo perché molto spesso ho letto che un fondo allofano saturo sia praticamente da buttare poiché imminentemente si trasformerà in una sorta di fanghiglia. :-? Fine imputata quasi sempre ai fondi ADA. Ah dimenticavo, invece della power sand, ho utilizzato uno strato di gravelit sotto la soil, da un punto di vista "strutturale" dovrebbero assolvere la stessa funzione :-?

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Messaggio di Daniela » 14/12/2018, 19:19

Valeriohet ha scritto: Per quanto riguarda la stabilità dei valori e la relativa gestione userò quindi per ora acqua del rubinetto per i cambi, anche se, essendo in maturazione, vorrei cambiarne il meno possibile. Saranno determinati da eventuali crolli di durezze e pH.
La fertilizzazione, per ora, è assente e tale rimarrà fintanto che la situazione non sarà stabile, compresa l'erogazione di CO2.
:-bd
Non hai piante ultraesigenti, niente CO2 e naturalmente fauna, quindi concordo ! Anche secondo me puoi tranquillamente evitare i cambi :)
Eventualmente, come hai ben detto, ogni tanto verifica le durezze, anche per curiosità ;)
Vale magari controlla che non ci sia tanto Sodio, 10 mg/lt si può definire la soglia di sicurezza :)
Poi, quando sarà il momento di mettere i pesciotti, valutiamo meglio come muoverci !
Valeriohet ha scritto: In sostanza però, dalla tua esperienza, la durezza dell'acqua che viene utilizzata non influenza lo saldamento del granulo? Ovvero un fondo saturo, che non adsorbe più, non è in procinto di sfaldarsi?
Valeriohet ha scritto: Chiedo questo perché molto spesso ho letto che un fondo allofano saturo sia praticamente da buttare poiché imminentemente si trasformerà in una sorta di fanghiglia.
Un fondo saturo, a mio parere, è un fondo fertile.
Se ci ragioniamo sopra, alla fine, un fondo allofano dovrebbe essere una sorta di “serbatoio” o “dispensa” che quando è piena inizia a traboccare. Traboccando rilascia tutto ciò che in esso è stato conservato, andando a nutrire tutto ciò che trova sulla sua strada :)
Se così non fosse a cosa servirebbe un fondo allofano ?
Che poi, finito il trabocco, la sua proprietà di scambio in teoria dovrebbe resistere ancora..
La fanghiglia, a mio modo di vedere, è un problema estetico e tecnico. Estetico per ovvi motivi, tecnico perchè magari si fatica parecchio a trapiantare e non passa più ossigeno per le piante.

Ma la fanghliglia arriva per usura e non per i valori, o saturazione secondo me :)
Ho letto di molte persone che pur utilizzando acqua osmotica con aggiunta di sali fin dall’inizio hanno riscontrato questo incoveniente, nei fondi ADA.
Che poi ci sarebbe da distinguere se la fanghiglia è negli strati più sotto o meno, in quanto questo avviene anche per la pressione dell’acqua.
Infatti nel mio caso, già dopo 2 mesi, lo strato più basso era diventato un blocco compatto, mentre via via salendo, i granuli sono rimasti molto più formati e “belli”.
Personalmente ho avuto solo problemi nei trapianti e nella discesa del fondo che compattandosi scopriva alcune radici, causando un’emersione delle piante.😅
Valeriohet ha scritto: Ah dimenticavo, invece della power sand, ho utilizzato uno strato di gravelit sotto la soil, da un punto di vista "strutturale" dovrebbero assolvere la stessa funzione
Hai fatto benissimo !
Io ne ho messo uno strato in superficie per non sudare più 10 camicie nei trapianti.
Funziona, e sembra che anche le piante gradiscono :D ;)
Se ti va tienici aggiornati, sono molto curiosa di vedere come si comporta l’Africano ADA :)
A presto e come sempre se hai bisogno fai un :- ;)
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Messaggio di Valeriohet » 14/12/2018, 19:30

Ottimo, mi hai tolto veramente un grande dubbio, grazie mille! :) :) :)
Certamente porterò aggiornamenti sul comportamento dell'Africana, a presto e grazie ancora! :-bd

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Messaggio di Steinoff » 15/12/2018, 7:17

Daniela ha scritto: A presto e come sempre se hai bisogno fai un :-
Grazie Dani, è sempre bello leggerti 😊

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Messaggio di Daniela » 15/12/2018, 10:47

Off Topic
Steinoff ha scritto:
Daniela ha scritto: A presto e come sempre se hai bisogno fai un :-
Grazie Dani, è sempre bello leggerti 😊
Tesorooooooo :x è bello essere nei vostri pensieri :ymblushing: 😍😍 quindi ti piazzo un bel pollice in su stile fb 🤣🤣 ;)
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Messaggio di Valeriohet » 25/12/2018, 20:47

Ciao a tutti, ecco un primo aggiornamento a 14 giorni dall'avvio. :-h
Per quanto riguarda i valori il substrato ha "divorato" la durezza dell'acqua da GH 28 e KH 20 a GH 5 e KH 3 in soli 5 giorni, da quel giorno provvedo con cambi di circa il 10% ogni 4-5 con sola acqua di rete per evitare un un crollo del pH che comunque rimane costante intorno ai 6. NO3- circa 30 mg/l e NO2- circa 0.1 mg/l. La maturazione biologica credo richiederà più del canonico mese poiché i valori sono piuttosto ballerini e non credo possano permettere una buona colonizzazione batterica, sopratutto perché si rimane in zona acida.
Per quanto riguarda le piante ancora siamo in fase di adattamento, con una lenta crescita rispetto agli standard (a parte la limnophila che viaggia ad alti ritmi), ma penso sia normale ed inoltre il fotoperiodo è di 5 ore senza alcun tipo di fertilizzazione.
Dulcis in fundo, le alghe: da qualche giorno (circa 3) stanno formandosi filamentose sull'hygrphila e in alcune zone dei legni più esposte alla luce.
Credo che tutto ciò rientri nella norma, tuttavia la velocità di crescita algale un po' mi preoccupa :-??

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