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BollaPaciuli risposte precise è difficile darne, comunque ci si può ragionare.
Io partirei da qui:
https://acquariofilia.org/chimica-acqua ... durezze/9/
questo
splendido articolo spiega perché l'uso della torba in acquario determina la:
1.
diminuzione del pH a seguito del rilascio di acidi deboli, generalmente fatti rientrare nelle categorie di acidi umici e fulvici, ma che nella realtà rappresentano un'enorme varietà di macro-molecole (alcune gigantesche, dal punto di vista chimico) che in soluzione acquosa rilasciano H+
2.
diminuzione del KH. Gli ioni H+ rilasciati dai nostri acidi deboli spostano verso sinistra l'equilibrio della reazione
CO
2 + H2O ↔ H2CO3 ↔ H+ + HCO3– e in pratica "
gli ioni HCO3– si combineranno con gli ioni H+ in surplus, generando acido carbonico e, di consequenza, CO2 disciolta"; questa verrà utilizzata dalle piante o espulsa all'esterno dell'acquario (equilibrio gassoso aria/acqua) e di fatto diminuisce il contenuto di HCO3– nel nostro acquario
3.
diminuzione del GH. Gli ioni H+ rilasciati dalla torba vengono sostituiti da altri ioni positivi (Ca2+, Mg2+, ecc) che sottratti dalla soluzione acquosa determinano una diminuzione del GH
Quantificare a priori ciascuno dei tre effetti (su pH, KH e GH) è abbastanza complicato, soprattutto se si ragiona rispetto ad un acquario che può allontanarsi anche di molto da un modello costruito su soluzione acquose precise al microgrammo.
Tornando al nostro benemerito articolo si può vedere un grafico che illustra come varia il pH in funzione dell'aggiunta in soluzione di un acido (forte) e a diverse concentrazioni di CO
2
effetto_acido_copia.jpg
Potendo costruire un grafico simile riferito però ad acidi deboli (come quelli presenti nella torba)
► Mostra testo
sulla sua fattibilità lascio la parola ai chimici
in cui testare una data tipologia di torba, ad un dato valore di concentrazione di CO
2 (che in un acquario piantumato varia nelle 24h), ed in funzione del KH si potrebbe quantificare il reale effetto di un dato quantitativo di torba e conoscere a priori quantità da utilizzare per ottenere determinati risultati.
Nella pratica la cosa risulta molto complicata. Primo perchè la torba (bionda, nera, di sfagno, H1, H7, ecc., ecc...) è un prodotto naturale e non industriale. Questo rende molto variabile il contenuto di acidi e i tempi di rilascio in soluzione (quantificarli in termini di millimoli/litro è cosa dura

) anche ragionando su di un unico prodotto di una data marca.
Secondariamente l'acquario tutto rappresenta tranne che una soluzione ideale per test condivisibili. Fondo, piante, pesci, tipo di filtro, illuminazione, cibo, fertilizzazione e non da ultimo l'acquariofilo variano anche di molto
le condizioni al contorno
Qualche numero comunque lo possiamo dare.
Io, in vasche che utilizzo per i nani (riproduzione e/o accrescimento) con valori di partenza
GH=7
KH=4
pH=7.1
fondo inerte
senza CO
2 aggiunta
con 2,5 g/l di torba a granuli della SERA arrivo in 5-10 gg ad un pH di 6,2 - 6,4 e più o meno l'effetto dura 30-40 gg
il KH può abbassarsi a 3 ma spesso non noto variazioni e lo stesso dicasi per il GH (ma sinceramente li misuro poco entrambi e con cadenza che non consentono di monitorare l'effetto).
GH=7
KH=4
pH=7.1
fondo inerte
CO
2 aggiunta (6 bolle al minuto)
con 2,5 g/l di torba di sfagno arrivo in 5-7 gg ad un pH di 5,5 - 6,0 e più o meno l'effetto dura 45-50 gg
il KH si abbassa subito a 3
Con questa torba devo monitorare l'azoto (misuro solo i nitrati) che tendono dopo 20 gg ad aumentare. Di solito aggiungo galleggianti o piante emerse.
Comunque, tutto dipende da quel che accade in vasca. Se ci sono riproduzioni e carico l'alimentazione (nobil fluid, micronizzato, naupli, ecc) azoto e durezze un po ne risentono.