Povero pescetto, che brutto esoftalmo
Matty03 ha scritto: ↑Se la sciogli in acqua devi sbriciolare mezza pastiglia e scioglierla in 1 litro di acqua(questo trattamento va fatto rigorosamente al buio)
Fermi tutti!
Occhio ai dosaggi con gli antibiotici, vanno seguiti in modo molto preciso, e non tutte le pastiglie di antibiotico hanno lo stesso dosaggio di principio attivo.
Questo discorso vale sia per i bagni che per la somministrazione orale.
Se il pesce mangia con voracità, è sempre preferibile la somministrazione orale.
Nel tuo caso specifico, essendo l'acquario così piccolo, è meglio spostare il pesce in quarantena perchè eventuale antibiotico disperso in acqua con il cibo potrebbe gravemente influire sul filtro che immagino sarà molto piccolo...
La tecnica per aggiungere il medicinale al cibo è quella dell'impanatura; quella invece dei granuli imbevuti in acqua e antibiotico si usa in altri casi, non questo.
Ti servirà del cibo in granuli, uno scottex, dell'olio di arachidi (ma se non ce l'hai va bene anche quello d'oliva), un bicchierino d'acqua e dell'antibiotico ridotto in polvere
Prendi un granulo di cibo e mettilo un attimo nel bicchierino d'acqua in modo che si ammorbidisca (non farlo sfaldare), poi appoggialo sullo scottex per togliere l'eccesso d'acqua.
Passa il granulo in una goccia di olio, e poi di nuovo sullo scottex.
A questo punto fai rotolare il granulo in un po' di polvere di antibiotico, per impanarlo come una cotoletta, e dallo da mangiare al pesce.
Dai da mangiare 3 granuli impanati (o 4 se sono molto piccoli), due volte al giorno, esattamente ogni 12 ore, per almeno 5 giorni, ma valuteremo l'esatta durata man mano che procederà la cura.
I granuli devono essere mangiati subito, altrimenti l'antibiotico si disperde in acqua.
Quelli che non mangia vanno tolti e ripreparati nuovi, altrimenti la quantità di antibiotico assunta è troppo poca.
Se invece il pesce non mangia, o è troppo lento nel prendere i granuli, bisognerà procedere con i bagni.
Ti spiego l'esatto procedimento:
spostare il pesce in una vaschetta di quarantena, di almeno 10 litri, e procurati anche un contenitore più piccolo (non meno di 5 litri) per i bagni in antibiotico.
Sarebbe però opportuno controllare prima il KH della quarantena, e portarlo pian piano a circa 4-5° con dei cambi d'acqua di sola osmotica, distanziati almeno di qualche ora per non creare sbalzi eccessivi.
Una volta sistemato il KH, usa l'acqua della quarantena per riempire il contenitore più piccolo, e spostaci il pesce.
Sciogli bene bene in un bicchiere
50 mg di principio attivo ogni litro d'acqua del contenitore, e versalo pian piano in modo che il pesce si abitui.
Poi copri il contenitore, perchè l'antibiotico è fotosensibile.
Il bagno dovrà durare 6 ore (controlla spesso la tolleranza del pesce al farmaco), al termine del quale il carassio dovrà essere spostato di nuovo nella vaschetta di quarantena, con un breve ambientamento.
Va fatto un bagno al giorno, alla stessa ora, per almeno 5 giorni. Ogni giorno il bagno va ripreparato nuovo.
Mentre il pesce è nel contenitore, è opportuno sifonare la vaschetta di quarantena e tornare a livello con acqua nuova allo stesso KH
