Terriccio ideale per allestimento Walstad
Inviato: 20/09/2019, 17:03
Buongiorno a tutti!
Dopo molti anni di acquariofilia per la prima volta vorrei provare un allestimento in stile Walstad.
La questione della scelta del terriccio mi ha fatto però cadere in un tipico caos decisionale. Senza pretendere di trovare quello perfetto (chissà se esiste), non vorrei però correre il rischio di fare errori grossolani e di trovarmi l'acqua gialla, o troppo carica di sostanze organiche o comunque essere costretto a rifare tutto dopo poche settimane...
Ciò premesso, ho letto tutto quello che ho trovato in rete compresi gli interventi della Walstad in questo e altri forum e ovviamente l'ottimo articolo di Artic1.
La mia vasca avrà dimensione di base 45x45 e un'altezza di 35.
Primo dubbio: quanto terriccio serve? Ho letto che lo strato dovrà essere di 2,5/3 cm. Ha senso fare il calcolo in cm cubi come per la ghiaia? In tal caso sarebbe 45x45x2,5=5062 ovvero 5 litri circa. Il terriccio è molto soffice e leggero per quanto ne so e quindi forse ne serve di più... Voi direte: ma si tanto lo vendono in sacchi da 20 litri. Io però ne ho trovati anche da 5 che sarebbero belli e pronti (tutti per piante grasse che a quanto dice la Walstad dovrebbero essere indicati al nostro scopo).
Secondo dubbio: la fatidica scelta. Quale?!?
Propongo due alternative che avrei selezionato:
Alternativa nr. 1 (Flortis piante grasse)
Terriccio noto marchio commerciale, disponibile in rete, così composto:
torba bruna, torba bionda, sabbia, ammendante compostato verde, lapillo. Contenuto in torba: % in volume 55%, pH (in acqua) 7,5, conducibilità elettrica (dS/m) 0,70, densità apparente secca (kg/mq) 350, porosità totale 85%.
Alternativa nr. 2 (Terflor piante grasse)
Altro marchio commerciale trovato in un garden vicino casa, così composto:
torba bionda di sfagno, sabbia, ammendante compostato verde, idrosolubile NPK + microelementi, densità apparente secca 300 kg/m³, porosità 85%, argilla assente, pH 6,5
Alternativa nr. 3
Terriccio componibile. Un sito specializzato in bonsai permette di comporre il terriccio mixando a scelta i seguenti componenti:
Agriperlite
Akadama
Torba bionda di sfagno
Terriccio acidofile
Terriccio universale
Humus lombrico
Kanuma (speciale terra argillosa giapponese dal pH basso, indicata per piante acidofile)
Kiryuzuna (terriccio giapponese di origine minerale, con un pH che oscilla tra 6,5 e 6,8 adatto a conferire un drenaggio perfetto, e un apporto ottimale di microelementi.)
Lapillo vulcanico
Pomice
Sabbia di fiume
Zeolite
Varrebbe la pena secondo voi scegliere la composizione personalizzata o diventa un'inutile esercizio di stile per pignoli?
In ogni caso il mio mix sarebbe:
30% torba
30% terriccio universale
20% kiryuzuna
10% lapillo vulcanico
10% sabbia di fiume
Ogni suggerimento e parere è il benvenuto.
Dopo molti anni di acquariofilia per la prima volta vorrei provare un allestimento in stile Walstad.
La questione della scelta del terriccio mi ha fatto però cadere in un tipico caos decisionale. Senza pretendere di trovare quello perfetto (chissà se esiste), non vorrei però correre il rischio di fare errori grossolani e di trovarmi l'acqua gialla, o troppo carica di sostanze organiche o comunque essere costretto a rifare tutto dopo poche settimane...
Ciò premesso, ho letto tutto quello che ho trovato in rete compresi gli interventi della Walstad in questo e altri forum e ovviamente l'ottimo articolo di Artic1.
La mia vasca avrà dimensione di base 45x45 e un'altezza di 35.
Primo dubbio: quanto terriccio serve? Ho letto che lo strato dovrà essere di 2,5/3 cm. Ha senso fare il calcolo in cm cubi come per la ghiaia? In tal caso sarebbe 45x45x2,5=5062 ovvero 5 litri circa. Il terriccio è molto soffice e leggero per quanto ne so e quindi forse ne serve di più... Voi direte: ma si tanto lo vendono in sacchi da 20 litri. Io però ne ho trovati anche da 5 che sarebbero belli e pronti (tutti per piante grasse che a quanto dice la Walstad dovrebbero essere indicati al nostro scopo).
Secondo dubbio: la fatidica scelta. Quale?!?
Propongo due alternative che avrei selezionato:
Alternativa nr. 1 (Flortis piante grasse)
Terriccio noto marchio commerciale, disponibile in rete, così composto:
torba bruna, torba bionda, sabbia, ammendante compostato verde, lapillo. Contenuto in torba: % in volume 55%, pH (in acqua) 7,5, conducibilità elettrica (dS/m) 0,70, densità apparente secca (kg/mq) 350, porosità totale 85%.
Alternativa nr. 2 (Terflor piante grasse)
Altro marchio commerciale trovato in un garden vicino casa, così composto:
torba bionda di sfagno, sabbia, ammendante compostato verde, idrosolubile NPK + microelementi, densità apparente secca 300 kg/m³, porosità 85%, argilla assente, pH 6,5
Alternativa nr. 3
Terriccio componibile. Un sito specializzato in bonsai permette di comporre il terriccio mixando a scelta i seguenti componenti:
Agriperlite
Akadama
Torba bionda di sfagno
Terriccio acidofile
Terriccio universale
Humus lombrico
Kanuma (speciale terra argillosa giapponese dal pH basso, indicata per piante acidofile)
Kiryuzuna (terriccio giapponese di origine minerale, con un pH che oscilla tra 6,5 e 6,8 adatto a conferire un drenaggio perfetto, e un apporto ottimale di microelementi.)
Lapillo vulcanico
Pomice
Sabbia di fiume
Zeolite
Varrebbe la pena secondo voi scegliere la composizione personalizzata o diventa un'inutile esercizio di stile per pignoli?
In ogni caso il mio mix sarebbe:
30% torba
30% terriccio universale
20% kiryuzuna
10% lapillo vulcanico
10% sabbia di fiume
Ogni suggerimento e parere è il benvenuto.