C'era una volta... "Un Re!"...diranno certamente i miei lettori.
Invece no!!
(Spero che Collodi mi perdoni)
C'era una volta il
biocondizionatore, che serviva ad eliminare il
cloro dall'acqua di rete.
Un bel giorno, gli acquariofili si accorsero...
- che il cloro evapora in pochi minuti, se il getto d'acqua è potente e turbolento;
- che in alcune città italiane ce n'è così poco da poter usare l'acqua così com'è;
- che comunque, prendendola calda, basta solo aspettare che si raffreddi e non c'è più traccia di cloro.
Così, per uno strano disegno del destino, sull'etichetta del biocondizionatore apparvero i terribili
metalli pesanti.
La gente continuò a comprarlo, ma col passare del tempo qualche scettico cominciò a pensare...
mumble mumble...
"Ma io quest'acqua la bevo... e c'è un laboratorio chimico che la controlla per legge. Possibile che ci siano tutti 'sti metalli pesanti?..."
La domanda diventò sempre più fastidiosa, per il povero biocondizionatore, finché un giorno, sulla sua etichetta, apparve magicamente una terza virtù: le "
sostanze colloidali che proteggono le mucose dei pesci".
In futuro, forse... qualcuno comincerà a chiedersi come hanno fatto, quei pesci, ad evolversi per milioni di anni senza le sostanze colloidali.
A quel punto, chissà che quell'etichetta non ci mostri una quarta virtù, che ancora non conosciamo...
