Vasca per Palaemonetes antennarius "Valle del Menago"
Inviato: 22/10/2021, 0:29
Descrizione:
Vasca modello "Pet Company" di dimensioni 100 cmX30 cmX45 cm(h), chiusa con lastra di plexiglass.
Descrizione della vasca (capienza, marca, sviluppo dimensioni, aperto/chiuso, ecc.).
Data di Avvio:
Vasca avviata a Febbraio 2020
Sistema di filtraggio:
assente, una pietra porosa muove l'acqua e ossigena.
Sistema di illuminazione:
3 lampadine LED a bulbo del Bricoman da 7 watt.
Altri accessori:
N.A.
Allestimento:
Fondo di sabbia edile mescolata con terra da orto presa in territorio alluvionale e messa sopra la sabbia , legni di bosco e foglie di quercia.
Manutenzione:
A causa del Covid ero lontano dall'acquario, il primo cambio c'è stato dopo 3 mesi circa, alla fine del primo periodo di Lockdown.
Fauna:
12 Palemonetes antennarius, diverse Physa sp. e diverse Planorbarius sp.
Alimentazione:
Somministrazione di mangime proteico ed a base di spirulina a giorni alterni.
Flora:
Vallisneria spiralis ed Elodea densa.
Fertilizzazione:
Nessuna fertilizzazione
Somministrazione della CO2:
Nessuna somministrazione di CO2.
Valori dell'acqua:
Purtroppo mai testati, ho usato acqua di rete dei rubinetti di Bologna molto dura.
Note:
La vasca nasce dalla volontà di riprodurre la "Valle del Menago" una zona di sorgiva presente in località Bovolone in provincia di Verona. Qui la vegetazione acquatica è per lo più a Vallisneria spiralis ed abbondano i Palaemonetes antennarius. Questo gamberetto endemico del nostro territorio popola numerosi luoghi ad acque ferme ma anche zone limpide dei laghi prealpini. Gli esemplari sono stati prelevati da un laghetto di pesca che frequento anche per avere esemplari più resistenti ad un ambiente sottoposto a sbalzi di temperatura stagionali (acqua molto calda in estate e molto fredda in inverno).
La vasca è stata realizzata col preciso scopo di poter riprodurre questi esemplari, per questo ho scelto di evitare l'utilizzo di filtro privilegiando invece l'ossigenatore a pietra porosa non conoscendo bene gli stadi giovanili di questa specie e non volendo rischiare che venissero risucchiati prematuramente. Purtroppo non ho potuto osservare queste fasi ma ho trovato esemplari giovani lunghi 1 cm al mio ritorno dopo 3 mesi di gestione lasciata ai miei coinquilini.
La vasca è stata poi disfatta all'inizio di Luglio e i gamberetti riportati al laghetto di pesca.
Da quanto ho potuto osservare i Palaemonetes sono gamberetti tutt'altro che paragonabili alle varie Caridina e Neocaridina, a differenza di queste, sono attivi predatori che privilegiano piccoli organismi bentonici di cui si nutrono avidamente a tal punto da aver totalmente estinto le Physa e le Planorbarius più piccole dalla vasca.
Foto:
Vasca dopo 4 mesi dall'avvio: Predazione di Palaemonetes antennarius su lumaca: Esemplare giovane di Palaemonetes antennarius: L'effetto che volevo vedere in vasca:
Vasca modello "Pet Company" di dimensioni 100 cmX30 cmX45 cm(h), chiusa con lastra di plexiglass.
Descrizione della vasca (capienza, marca, sviluppo dimensioni, aperto/chiuso, ecc.).
Data di Avvio:
Vasca avviata a Febbraio 2020
Sistema di filtraggio:
assente, una pietra porosa muove l'acqua e ossigena.
Sistema di illuminazione:
3 lampadine LED a bulbo del Bricoman da 7 watt.
Altri accessori:
N.A.
Allestimento:
Fondo di sabbia edile mescolata con terra da orto presa in territorio alluvionale e messa sopra la sabbia , legni di bosco e foglie di quercia.
Manutenzione:
A causa del Covid ero lontano dall'acquario, il primo cambio c'è stato dopo 3 mesi circa, alla fine del primo periodo di Lockdown.
Fauna:
12 Palemonetes antennarius, diverse Physa sp. e diverse Planorbarius sp.
Alimentazione:
Somministrazione di mangime proteico ed a base di spirulina a giorni alterni.
Flora:
Vallisneria spiralis ed Elodea densa.
Fertilizzazione:
Nessuna fertilizzazione
Somministrazione della CO2:
Nessuna somministrazione di CO2.
Valori dell'acqua:
Purtroppo mai testati, ho usato acqua di rete dei rubinetti di Bologna molto dura.
Note:
La vasca nasce dalla volontà di riprodurre la "Valle del Menago" una zona di sorgiva presente in località Bovolone in provincia di Verona. Qui la vegetazione acquatica è per lo più a Vallisneria spiralis ed abbondano i Palaemonetes antennarius. Questo gamberetto endemico del nostro territorio popola numerosi luoghi ad acque ferme ma anche zone limpide dei laghi prealpini. Gli esemplari sono stati prelevati da un laghetto di pesca che frequento anche per avere esemplari più resistenti ad un ambiente sottoposto a sbalzi di temperatura stagionali (acqua molto calda in estate e molto fredda in inverno).
La vasca è stata realizzata col preciso scopo di poter riprodurre questi esemplari, per questo ho scelto di evitare l'utilizzo di filtro privilegiando invece l'ossigenatore a pietra porosa non conoscendo bene gli stadi giovanili di questa specie e non volendo rischiare che venissero risucchiati prematuramente. Purtroppo non ho potuto osservare queste fasi ma ho trovato esemplari giovani lunghi 1 cm al mio ritorno dopo 3 mesi di gestione lasciata ai miei coinquilini.
La vasca è stata poi disfatta all'inizio di Luglio e i gamberetti riportati al laghetto di pesca.
Da quanto ho potuto osservare i Palaemonetes sono gamberetti tutt'altro che paragonabili alle varie Caridina e Neocaridina, a differenza di queste, sono attivi predatori che privilegiano piccoli organismi bentonici di cui si nutrono avidamente a tal punto da aver totalmente estinto le Physa e le Planorbarius più piccole dalla vasca.
Foto:
Vasca dopo 4 mesi dall'avvio: Predazione di Palaemonetes antennarius su lumaca: Esemplare giovane di Palaemonetes antennarius: L'effetto che volevo vedere in vasca: