Ma come mangi?!
Inviato: 03/11/2015, 0:34
Parlando con dei miei amici online è uscito fuori il discorso sui vari articoli basati sulla classificazione in sicuramente e probabilmente cancerogeni rispettivamente di carni rosse trattate e non trattate dell'OMS (WHO fa più figo) che ha fatto notizia qualche giorno fa. Vi riporto il messaggio che ho scritto a loro quando sono subentrato nel discorso per condividere con il salotto questa discussione:
Sarà un annetto ormai che ho deciso di passare ad un'alimentazione inizialmente vegetariana, una transizione durata solo qualche settimana, e successivamente vegan, eliminando quasi totalmente i prodotti di origine e derivazione animale. Dico quasi perché faccio uso saltuario di un prodotto derivato che è la mozzarella, una volta al mese circa, per una bella pizza.
Innanzitutto parlo di alimentazione vegan perché in realtà è una filosofia nata molto prima che io nascessi, che riguarda la visione più ampia del non mangiare prodotti animali e derivati, cioè l'allevamento e il maltrattamento di essi.
A me non interessa questo, o meglio non è il mio pensiero. Che poi eliminando determinati alimenti io contribuisca a fare del bene a degli esseri viventi è tutto di guadagnato.
Il motivo principale per cui ho eliminato questi alimenti è la loro indubbia pericolosità per la salute, così come lo sono tantissimi alimenti a cui siamo abituati come le farine bianche, lo zucchero, il sale, gli oli di semi, tutti gli elementi chimici da laboratorio, e in generale tutti i prodotti da fabbrica che subiscono processi lunghi con una sfilza di ingredienti dichiaranti di almeno 10 righe.
Questo è un po' il sunto del sunto del mio pensiero sulla faccenda.
Quando ho letto l'articolo quello che si affermava io lo sapevo da molto tempo, così come chi lo sapeva da molto più tempo di me, ho subito pensato al qualunquismo che si sarebbe verificato in conseguenza ed è stato abbastanza coerente alla realtà.
Quello che ho visto è stato una partita a tennis tra ricercatori decalaureati contro salumieri, fedeli consumatori, gestori di grandi marche; i primi portavano avanti la loro tesi sulla quale hanno buttato sangue e studi e sondaggi, i secondi andavano avanti con la loro folla di fedeli con le frasi più gettonate, che ahimè ho ritrovato anche qua e che sono quelle che trovo anche dal vivo quando esce l'argomento, che posso brevemente elencare:
Vabbè ma che non se sapeva che er salame fa male? - Il saputello che ovviamente ha letto solo il titolo dell'articolo che recitava "Il salame fa mal..." e sapeva già tutto, così tanto che l'ha sempre mangiato e continuerà a mangiarlo dimenticando quella notizia qualche minuto dopo;
Se stamo a vedè fa male tutto, pure l'aria che respiri... - di solito rispondo "C'hai ragione, ma l'aria la devo respira' per forza", solitamente chi lo dice fuma e risponde con la storiella dell'aria anche quando le dicono che fa male il fumo, in generale se ne frega se qualcosa fa male e può essere associato a chi dice la frase sotto;
De qualcosa dovrò pure mori' - allora ci spacchiamo tutta la vita tra droga e super alcolici per morire a 40 anni, felicissimi della nostra vita.
Ce ne sono tante di frasi comuni, per ora mi vengono in mente queste.
"L'uomo primitivo" non credo proprio si sia evoluto mangiando carne arrosto, l'alimentazione preistorica era prevalentemente vegetale finché un capo insieme ai suoi amici cacciatori buttava giù con cadenza annuale un mammut, così si faceva gran festa banchettando con la cacciagione, un po' diverso da andare tre volte a settimana al supermercato a comprare carne d'allevamento chissà dove e chissà come. In ogni caso, l'uomo primitivo viveva mediamente 30 anni, non proprio una bella vita.
Pure le piante crescono con le schifezze - E c'hai ragione, però compro quanto più possibile da agricoltura biologica che, salvo eccezioni dei sozzoni che ci stanno, esclude strane aggiunte.
Sicuramente mangio così prima di quell'articolo quindi non mi tocca affatto, ma il fatto che la gente si sia fatta "abbindolare" lo reputo senz'altro negativo. La mia cultura sull'alimentazione l'ho creata con mesi di ricerche e studi, per vedere chi dice cazzate e chi no. Quell'articolo afferma il risultato di uno studio limitato alla carne rosse che ha evidenziato una pericolosità maggiore nelle carni che eseguono trattamenti, accettare oppure rifiutare quel risultato senza approfondire è segno di pigrizia mentale; se invece ha indotto qualcuno ad eseguire ricerche, a prescindere dalla decisione finale di variare o meno l'alimentazione allora sono contento di vedere l'informazione media popolare un pochino più alta. Quello che faccio con le persone che mi sono vicino è informare, dopo di che ognuno per cazzi suoi, io non devo convincere nessuno, non faccio parte di una setta o di un gruppo. Mangio in un modo e sono convinto delle ragioni per cui lo faccio, cosa che non vale per la maggior parte delle persone che è solo abituata a mangiare molte cose che fanno male, molte delle quali addirittura spacciate per alimenti che fanno bene.
Tutto qua.