Piante insettivore o carnivore?
Inviato: 02/09/2022, 13:51
@Artic1 @Certcertsin
Continuo qua perché lì era OT.
Senza entrare troppo nello specifico sulle esigenze delle singole specie di piante insettivore (più o meno 400 specie finora scoperte), possiamo distinguere i seguenti generi:
-Nepenthes
-Dionaea
-Drosera
-Utricularia
-Sarracenia
-Darlingtonia
-Pinguicula
-Heliamphora
-Aldrovanda
-Byblis
-Cephalotus
-Genlinsea
-Roridula
Ci sarebbero altri generi, ma si tratta di piante che non usano enzimi digestivi e quindi non sono dette propriamente insettivore visto che non “digeriscono” in modo autonomo le prede.
Come molti potranno notare andando a cercare su Google o qualsiasi altro motore di ricerca, tutte (e sottolineo TUTTE) si nutrono di insetti.
Perché? Perché vengono attratti dal loro “nettare” e per questo solo insetti impollinatori o comunque interessanti a questo nettare vengono compresi nella loro “dieta”; NON ragni, centopiedi e altra roba perché sono carnivori e non vengono attratti.
Una piccola parentesi la possiamo aprire per Utricularia e Aldrovanda che comprendono piante acquatiche che hanno la possibilità (e sottolineo possibilità) di nutrirsi di invertebrati acquatici (quelli che noi definiamo microfauna in acquario), ma si tratta di specie SOLO acquatiche; invece quelle terrestri (Utricularia Reniformis per esempio) si nutre di insetti.
Altra parentesi la possiamo aprire per la Nepenthes che è il genere di pianta carnivora più evoluta ed efficiente visto che è l’unica che non ha rinunciato all’efficienza della fotosintesi nonostante abbia trappole specializzate al catturare insetti; come ho già detto negli altri post, ci sono casi in cui ha catturato mammiferi ma parliamo di piante super specializzate nel loro “lavoro”. Infatti alcune specie sono diventati dei “gabinetti viventi” (Nepenthes Lowii per esempio, una pianta che coltivo e che adoro per la bellezza e il grado di evoluzione ) dove mammiferi (principalmente topi) bevono il loro nettare mentre fanno le feci dentro alla loro “gabinetto”, però se il mammifero è troppo piccolo o incauto può cautere dentro al “gabinetto” e morire affogato non essendo capace di uscirne; in questo caso la pianta non lo “digerisce”, ma fa marcire il “gabinetto” perché è incapace di assimilare così tanta roba in una volta.
Adesso è più chiaro @Artic1? Si dicono insettivore e non carnivore perché mangiano principalmente insetti, ma nel caso qualcos’altro (intendo invertebrati) non lo disdegnano affatto; però si tratta di casi rari che capitano una volta su milione come uno squalo che ingoia per sbaglio un’alga mentre tenta di afferrare la preda.
Potrei stare ore qui a scrivere un elenco con ogni caratteristica di ogni singola specie che neanche i libri specifici hanno perché mi piacciono veramente tanto queste piante affascinanti, ma ho degli acquari da gestire…
Continuo qua perché lì era OT.
Senza entrare troppo nello specifico sulle esigenze delle singole specie di piante insettivore (più o meno 400 specie finora scoperte), possiamo distinguere i seguenti generi:
-Nepenthes
-Dionaea
-Drosera
-Utricularia
-Sarracenia
-Darlingtonia
-Pinguicula
-Heliamphora
-Aldrovanda
-Byblis
-Cephalotus
-Genlinsea
-Roridula
Ci sarebbero altri generi, ma si tratta di piante che non usano enzimi digestivi e quindi non sono dette propriamente insettivore visto che non “digeriscono” in modo autonomo le prede.
Come molti potranno notare andando a cercare su Google o qualsiasi altro motore di ricerca, tutte (e sottolineo TUTTE) si nutrono di insetti.
Perché? Perché vengono attratti dal loro “nettare” e per questo solo insetti impollinatori o comunque interessanti a questo nettare vengono compresi nella loro “dieta”; NON ragni, centopiedi e altra roba perché sono carnivori e non vengono attratti.
Una piccola parentesi la possiamo aprire per Utricularia e Aldrovanda che comprendono piante acquatiche che hanno la possibilità (e sottolineo possibilità) di nutrirsi di invertebrati acquatici (quelli che noi definiamo microfauna in acquario), ma si tratta di specie SOLO acquatiche; invece quelle terrestri (Utricularia Reniformis per esempio) si nutre di insetti.
Altra parentesi la possiamo aprire per la Nepenthes che è il genere di pianta carnivora più evoluta ed efficiente visto che è l’unica che non ha rinunciato all’efficienza della fotosintesi nonostante abbia trappole specializzate al catturare insetti; come ho già detto negli altri post, ci sono casi in cui ha catturato mammiferi ma parliamo di piante super specializzate nel loro “lavoro”. Infatti alcune specie sono diventati dei “gabinetti viventi” (Nepenthes Lowii per esempio, una pianta che coltivo e che adoro per la bellezza e il grado di evoluzione ) dove mammiferi (principalmente topi) bevono il loro nettare mentre fanno le feci dentro alla loro “gabinetto”, però se il mammifero è troppo piccolo o incauto può cautere dentro al “gabinetto” e morire affogato non essendo capace di uscirne; in questo caso la pianta non lo “digerisce”, ma fa marcire il “gabinetto” perché è incapace di assimilare così tanta roba in una volta.
Adesso è più chiaro @Artic1? Si dicono insettivore e non carnivore perché mangiano principalmente insetti, ma nel caso qualcos’altro (intendo invertebrati) non lo disdegnano affatto; però si tratta di casi rari che capitano una volta su milione come uno squalo che ingoia per sbaglio un’alga mentre tenta di afferrare la preda.
Potrei stare ore qui a scrivere un elenco con ogni caratteristica di ogni singola specie che neanche i libri specifici hanno perché mi piacciono veramente tanto queste piante affascinanti, ma ho degli acquari da gestire…