Sfatiamo un po’ di (costosi) miti

Gestione, coralli e pesci

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Sfatiamo un po’ di (costosi) miti

Messaggio di trotasalmonata » 11/12/2022, 20:43


Walden ha scritto:
09/12/2022, 19:03
Un acquario marino deve essere aperto: gusti estetici a parte, no: una copertura superiore dell’acquario riduce l’evaporazione e la dispersione di calore;  la luce delle lampade viene tutta convogliata in vasca; pesci, gamberi, lumache non saltano fuori, e i gatti non saltano dentro…

questo mi interessa. 
Non serve aperto anche per avere un migliore scambio gassoso in superficie?

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Sfatiamo un po’ di (costosi) miti

Messaggio di Walden » 11/12/2022, 21:31

Premetto che non mi riferivo a vasche chiuse nel senso tradizionale: la mia vasca ha le lampade all’interno di un ‘Sarcofago” di legno  che appoggia sui bordi della vasca e che è apribile tramite due ante che si sollevano sulla parte anteriore.  Quindi, all’occorrenza, non ostacola la manutenzione o la vista della vasca dall’alto.
 
Detto questo,  tolte le questioni di praticità, in tanti anni ho visto parecchie vasche commerciali, quindi con coperchiò e neon t8/t5 o tubi a LED, che funzionavano perfettamente. Se per scambio gassoso si intende la dispersione di CO2 e il ricambio con l’ossigeno presente nell’aria, con eventuali influenze sul pH in vasca, sono molti i fattori che influiscono in maniera più determinante: movimento superficiale creato dalle pompe, quantità di flusso dalla vasca alla sump, presenza di uno schiumatoio, rapporto tra larghezza/lunghezza della vasca e profondità della medesima, presenza di un dsb o meno, ecc. non mi risultano siano stati fatti studi approfonditi per distinguere  le cause che portano ad un abbassamento del pH in vasca. Persino le dimensioni della stanza dove è ubicata la vasca, la presenza di aerazione della stanza stessa, la presenza costante  di esseri umani che emettono CO2
 
Inizialmente l’unico modo per reintegrare calcio e carbonati era l’utilizzo della kalkwasser: quindi si utilizzava acqua di rubinetto (tanto eventuali fosfati presenti precipitavano con la miscelazione), e più c’era evaporazione più si aggiungeva kalkwasser, più il pH saliva. In più di utilizzavano le lampade hqi, che scaldavano un botto ed era impossibile chiuderle in coperchi pena far bollire la vasca…
 
Io dico che in tempi di crisi energetica e di costi che stanno diventando difficili da sostenere per un hobby, forse certi dogmi andrebbero rivisti: ma è l’opinione di uno che non butta l’acqua di scarto dell’impianto di osmosi e la riutilizza tutta….​ e non fa cambi. ​ :D

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Messaggio di AndreAgo » 11/12/2022, 22:00

Posso dire con certezza che una vasca commerciale chiusa (quindi con coperchio e luci vicino la superficie) si riempie di condensa e sale in tempi brevi danneggiando l'impianto di illuminazione. 
All'inizio anche io ho provato a fare cambi sempre meno spesso fino a non farli affatto. Ho dovuto riprenderli perché vedevo i coralli in sofferenza con poca estroflessione, magari era la mia gestione sbagliata ma poi sono tornati in salute poco dopo

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Messaggio di Walden » 11/12/2022, 22:15


AndreAgo ha scritto:
11/12/2022, 22:00
Posso dire con certezza che una vasca commerciale chiusa (quindi con coperchio e luci vicino la superficie) si riempie di condensa e sale in tempi brevi danneggiando l'impianto di illuminazione.
All'inizio anche io ho provato a fare cambi sempre meno spesso fino a non farli affatto. Ho dovuto riprenderli perché vedevo i coralli in sofferenza con poca estroflessione, magari era la mia gestione sbagliata ma poi sono tornati in salute poco dopo

verissimo, sono impianti di illuminazione nati per l’acqua dolce e la vasca chiusa tradizionale e poco pratica. Ma mi riferivo al discorso dello scambio gassoso.
 
Sul cambio d’ acqua ci sono tante opinioni, anche diametralmente opposte: se nella tua vasca noti che apporta benefici, fai benissimo. Io dopo un anno senza cambi non noto alcuna sofferenza, ma non ho la prova contraria ( cioè se starebbero ancora meglio con cambi regolari). In ogni caso seguo l’opinione di julian Sprung: cambi solo all’occorrenza o comunque rarefatti, ma quantitativamente abbondanti. 

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Messaggio di AndreAgo » 11/12/2022, 22:39

Ci sono molte scuole di pensiero a riguardo, molti sostengono sia meglio fare cambi frequenti e non abbondanti. 
In rete si trovano moltissime informazioni e spesso come accennavi anche contrastanti, credo tutto é vero e tutto è s sbagliato. Nel senso che ogni vasca è diversa dalle altre come equilibrio proprio, differenza di animali e gestione dove vanno "capite" le sue esigenze per vederla prosperare al meglio.
 
Una delle cose più importanti di cui si parla spesso è la qualità dell'acqua utilizzata, be questa estate ho conosciuto un tizio che conduce una vasca con coralli anche sps con acqua del rubinetto...
Personalmente ancora mi chiedo come sia possibile ​ :-??

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Messaggio di HCanon » 11/12/2022, 23:34

Scusate, ma cosa contiene di così terrificante l'acqua di rubinetto?
Negli anni 80 quasi nessuno usava l'osmotica per fare l'acqua marina, ma di acquari marini ce ne erano già.
Siete sicuri di non esagerare?
Per la mia vaschetta uso acqua del rubinetto, ma animali ed alghe stanno bene, e mi viene da pensare: ma se sti coralli danno tutti sti problemi, non sarebbe meglio non allevarli?
Penso che un acquario più  che un insieme di virtuosismi, dovrebbe essere un angolo di natura semplice semplice.
 

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Messaggio di malu » 11/12/2022, 23:37


HCanon ha scritto:
11/12/2022, 23:34
non sarebbe meglio non allevarli?

Beh...se vuoi fare una vasca di barriera ci vanno, diversamente puoi fare un mediterraneo....entrambi sono interessanti ma hanno le rispettive esigenze.

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Messaggio di AndreAgo » 12/12/2022, 13:18

La tecnica negli ultimi anni ci ha dato la possibilità di allevare qualsiasi riposo di corallo cosa impensabile già negli anni 90.
Tutto dipende da cosa uno vuole ottenere, un acquario di barriera senza coralli non rispecchia la realtà secondo me. Poi ognuno può fare quello che vuole.
L'acqua del rubinetto contiene cloro, metalli pesanti e quant'altro, un impianto osmosi da acqua pura. Certo ci sono casi dove i coralli stanno in acque pessime ma questo vuol dire allevarli in uno stato non ottimale
Questi utenti hanno ringraziato AndreAgo per il messaggio:
Bradcar (12/12/2022, 14:43)

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Messaggio di HCanon » 12/12/2022, 17:06


AndreAgo ha scritto:
12/12/2022, 13:18
La tecnica negli ultimi anni ci ha dato la possibilità di allevare qualsiasi riposo di corallo cosa impensabile già negli anni 90.
Tutto dipende da cosa uno vuole ottenere, un acquario di barriera senza coralli non rispecchia la realtà secondo me. Poi ognuno può fare quello che vuole.
L'acqua del rubinetto contiene cloro, metalli pesanti e quant'altro, un impianto osmosi da acqua pura. Certo ci sono casi dove i coralli stanno in acque pessime ma questo vuol dire allevarli in uno stato non ottimale
Beh, il cloro non mi sembra un problema, abbastanza facile da eliminare.
Metalli pesanti? Non credo che tutte le acque di rubinetto siano uguali, poi è stato effettivamente sperimentato che con l'acqua di rubinetto i coralli soffrono?
Chiedo perché proprio non so.
 
Poi, non è che voglio fare una crociata contro i coralli, ma sembra che senza di loro non si possa fare un marino. 
Ecco forse, ogni tanto proporre alternative meno costose e meno tecnicamente impegnative potrebbe essere un'idea.
 

 

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Messaggio di Walden » 12/12/2022, 17:55

Gli acquari di acqua salata privi di coralli esistono, si chiamano acquari marini ​ :D, sono popolati solo da pesci, molto spesso specie incompatibili con i coralli, e andavano per la maggiore 30/40 anni fa. 
 
Gli acquari di barriera si chiamano così perché tentano di riprodurre un angolo di barriera corallina, costituita notoriamente da coralli molli, duri, a polipo piccolo, a polipo grande, più tutta una biodiversità di organismi. Le barriere non sono tutte uguali ed a loro volta presentano zone differenti (laguna, cresta del reef, atolli ecc) che differiscono oltre che nella morfologia anche per tipologia di organismi ospitati. A esempio nella laguna prevalgono coralli meno bisognosi di corrente, tipo corali molli o lps, sulla cresta prevalgono i coralli a polipo piccolo che amano forte moto ondoso ecc ecc ecc.
Quando ci cimentiamo a simulare tali ambienti, commettiamo molti errori, uno fra tutti tentare di far convivere animali che arrivano da zone, profondità e perfino valori dell’acqua differenti. Ma loro sono gentili con noi e molto spesso si adattano. A qualcuno riesce persino di inserire pesci che sii alimentano di coralli, perché talvolta, viziati dal nostro mangime, si limitano a pizzicarli solo un po’. A volte si è meno fortunati…
Di questo e’ fatto il nostro hobby, ma tenendo conto che tutti i miei coralli sono talee di coralli riprodotti da altri appassionati, e che come ho tentato di spiegare è possibile creare una bella vasca senza svenarsi od impazzire  dietro alla tecnica, non credo che alla resa dei conti acquari in “stile” olandese o giapponese, o di soli discus, siano molto più semplici ed economici da gestire.
 
Circa l’ utilizzo di acqua di osmosi: con un impianto da poche decine di euro, e ​avendo cura di riutilizzare (non sprecare) l’acqua di scarto, fin quando l’ acqua potabile costa  0,02 cent/euro al litro, non mi pare ci siano problemi veri.
 In passato ho provato ad utilizzare acqua potabile, anche di fonte, senza trattarla, ma alla lunga sono sempre sorti problemi. 
 
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