Batteri, alghe, cianobatteri
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- RiccardoMazzei
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Batteri, alghe, cianobatteri
Ultimamente qui sul forum ho visto espresso varie volte il concetto che i batteri "buoni" che colonizzano il filtro, il fondo e tutta la vasca, sono antagonisti di cianobatteri e alghe.
Mi può stare bene, ma non lo capisco. Ho infatti alcune domande.
1) In fondo anche le piante sono in competizione con i batteri del filtro, come mai le piante intrattengono sempre "buoni rapporti" con i batteri del filtro e rivolgono le loro attenzioni "allelopatiche" contro alghe e altre piante soltanto?
2) Cosa impedisce a batteri dannosi di colonizzare il filtro e la vasca facendo un disastro? Una sorta di disbiosi della vasca, insomma. Non avviene mai?
Mi rendo conto che è un po' chiedersi come mai esistono le tigri in Asia e i leoni in Africa e non viceversa. Il concetto più importante dell'evoluzione è che ciò che si osserva adesso è conseguenza di tutto ciò che è avvenuto prima, quindi non si può disgiungere l'osservazione dei meccanismi fondamentali (indagine a priori della biologia possibile) dall'osservazione della Natura nel suo essere così com'è (indagine a posteriori della biologia reale).
In sostanza, forse, se si fosse in pratica osservato che il filtro a cannolicchi favorisce la colonizzazione da parte di batteri che soffocano ogni altra forma di vita negli acquari... si sarebbero inventati altri tipi di filtro e saremmo qui a parlare di quelli! Ma: così è se vi pare e la giustificazione è solo a posteriori... o c'è dell'altro?
Insomma, come avviene che i batteri della vasca sono in grado di contrastare alghe e cianobatteri e di lasciare indisturbate le piante?
Mi può stare bene, ma non lo capisco. Ho infatti alcune domande.
1) In fondo anche le piante sono in competizione con i batteri del filtro, come mai le piante intrattengono sempre "buoni rapporti" con i batteri del filtro e rivolgono le loro attenzioni "allelopatiche" contro alghe e altre piante soltanto?
2) Cosa impedisce a batteri dannosi di colonizzare il filtro e la vasca facendo un disastro? Una sorta di disbiosi della vasca, insomma. Non avviene mai?
Mi rendo conto che è un po' chiedersi come mai esistono le tigri in Asia e i leoni in Africa e non viceversa. Il concetto più importante dell'evoluzione è che ciò che si osserva adesso è conseguenza di tutto ciò che è avvenuto prima, quindi non si può disgiungere l'osservazione dei meccanismi fondamentali (indagine a priori della biologia possibile) dall'osservazione della Natura nel suo essere così com'è (indagine a posteriori della biologia reale).
In sostanza, forse, se si fosse in pratica osservato che il filtro a cannolicchi favorisce la colonizzazione da parte di batteri che soffocano ogni altra forma di vita negli acquari... si sarebbero inventati altri tipi di filtro e saremmo qui a parlare di quelli! Ma: così è se vi pare e la giustificazione è solo a posteriori... o c'è dell'altro?
Insomma, come avviene che i batteri della vasca sono in grado di contrastare alghe e cianobatteri e di lasciare indisturbate le piante?
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I cannolicchi sono la tana dei nostri amici batteri che non dobbiamo disturbare (cicerchia80)
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- RiccardoMazzei
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
In che senso cosa?cuttlebone ha scritto:In che senso?[emoji15]
Sai, a volte mi accorgo di essermi spiegato male, ma questa non è una di quelle volte.
Quindi, visto che la mia domanda è un pochino strutturata, non è che ti basta dire "in che senso".
Cosa esattamente non ti è chiaro?
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Riccardo, suvvia, un po di humor [emoji12]
Era una battuta. Ho anche messo la "faccina" di Carlo Verdone...[emoji15]
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Riccardo, non è che "X lascia in pace Y, ma se la prende con Z".
In natura, tutto è in competizione con tutto, se le risorse sono le stesse.
Talvolta si parla perfino di allelopatia interspecifica; pare che alcune Vallisneria siano capaci di avvelenarsi tra loro, per evitare la competizione alimentare da parte della stessa specie.
Devono aver imparato da qualche banchiere...
In particolare, le piante sono senz'altro in competizione con i batteri nitrificanti, tant'è vero che tra gli allelochimici ci sono anche vari acidi, come i tannini, che ostacolano lo sviluppo batterico.
Le piante superiori sono gli organismi più evoluti, ma proprio per questo hanno un metabolismo complesso che le rende più specializzate.
Alghe e batteri sono opportunisti, che sopravvivono grazie alla capacità di adattamento.
In natura, tutto è in competizione con tutto, se le risorse sono le stesse.
Talvolta si parla perfino di allelopatia interspecifica; pare che alcune Vallisneria siano capaci di avvelenarsi tra loro, per evitare la competizione alimentare da parte della stessa specie.
Devono aver imparato da qualche banchiere...

In particolare, le piante sono senz'altro in competizione con i batteri nitrificanti, tant'è vero che tra gli allelochimici ci sono anche vari acidi, come i tannini, che ostacolano lo sviluppo batterico.
Le piante superiori sono gli organismi più evoluti, ma proprio per questo hanno un metabolismo complesso che le rende più specializzate.
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Scusa.cuttlebone ha scritto:Riccardo, suvvia, un po di humor [emoji12]
Era una battuta. Ho anche messo la "faccina" di Carlo Verdone...[emoji15]
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Ma infatti la vita è un fenomeno violento. Noi umani pecchiamo senz'altro di auto-specismo (come l'auto-razzismo, ma diretto verso l'intera specie) definendoci violenti e distruttivi, ma facciamo solo il nostro mestiere, che l'evoluzione ci ha insegnato.Rox ha scritto:Riccardo, non è che "X lascia in pace Y, ma se la prende con Z".
In natura, tutto è in competizione con tutto, se le risorse sono le stesse.
Talvolta si parla perfino di allelopatia interspecifica; pare che alcune Vallisneria siano capaci di avvelenarsi tra loro, per evitare la competizione alimentare da parte della stessa specie.
Devono aver imparato da qualche banchiere...![]()
Valla ad esempio a insegnare ai batteri o ai virus, la violenza...
Ma non è mai un'arma finale, o sbaglio? Il conflitto con i batteri in fondo è solo per una maggiore efficienza: alle piante piace di più l'ammonio, ma tutto sommato anche i nitrati vanno bene, se c'è abbastanza luce. Forse la presenza di abbastanza luce è uno dei fattori che favoriscono la maturazione, per il fatto che le piante trovano più facilmente l'equilibrio senza scatenare azioni di controllo della popolazione batterica.Rox ha scritto:In particolare, le piante sono senz'altro in competizione con i batteri nitrificanti, tant'è vero che tra gli allelochimici ci sono anche vari acidi, come i tannini, che ostacolano lo sviluppo batterico.
Oh, perfetto. Grazie.Rox ha scritto:Le piante superiori sono gli organismi più evoluti, ma proprio per questo hanno un metabolismo complesso che le rende più specializzate.
Alghe e batteri sono opportunisti, che sopravvivono grazie alla capacità di adattamento.
Allora vediamo se ho capito: la "maturità della vasca" corrisponde all'instaurarsi di quelle colonie di batteri che meglio si adattano a quell'ambiente, e che con il passare del tempo ne saturano le specifiche nicchie.
Nel filtro (al buio, con un supporto poroso che ne stabilizza la sede, con passaggio d'acqua che fornisce risorse) in effetti i batteri sono super-favoriti, di sicuro in quell'ambiente non si possono installare cianobatteri o alghe, per l'assenza quasi totale di luce.
E dal filtro i batteri sferrano l'attacco alle risorse.
E' questo il motivo per cui altre colonie sono, con il passare del tempo, sempre più sfavorite? Aggiungiamoci poi i nostri interventi volti a sfavorire certe proliferazioni.
Quello che mi stupisce, però, è che ad esempio qui nel forum c'è una sezione apposta per parlare delle malattie dei pesci (non sempre, ma spesso determinate da infezioni virali o batteriche), ma non c'è una sezione per le malattie delle piante.
Eppure anche le piante si ammalano, di solito: batteriosi di vario genere, anche virus.
Mentre ho l'impressione che nel mondo dell'acquariofilia (facile o no) si parli soltanto di carenze alimentari e fertilizzazione.
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Questo è soggettivo...RiccardoMazzei ha scritto:la "maturità della vasca" corrisponde all'instaurarsi di quelle colonie di batteri che meglio si adattano a quell'ambiente
La "maturazione" è una fase transitoria, che porta l'acquario verso un equilibrio.
Per me significa avvicinarmi il più possibile a quello stagno in Venezuela, in Indonesia, in Nigeria, consapevole del fatto che non lo raggiungerò mai... Per questo uso la parola "avvicinarmi".
In quei luoghi, ogni specie vive in equilibrio con le altre che la circondano: pesci, piante, batteri, alghe, invertebrati...
Ognuna ha sviluppato delle armi per difendersi dalle altre, fino al punto di sfruttare la loro presenza per la propria sopravvivenza.
Il caso più famoso è forse l'Anubias, per gli acquariofili.
Non ha nessuna difesa contro le alghe, che la soffocherebbero facilmente se provassero ad attaccarla.
Così, ha sviluppato un metabolismo rallentato, che le consente di vivere sotto pochissima luce, dove nessuna alga riuscirebbe a proliferare.
Vive quindi in piccoli corsi d'acqua, circondati da vegetazione fittissima che la tiene sempre in ombra.
In altre parole, quegli alberi sono nemici, per una Cabomba o una Ludwigia, perché impediscono il passaggio della preziosissima luce.
Per l'Anubias, invece, sono degli alleati... proprio per quello stesso motivo.
Di esempi simili se ne possono fare a centinaia; non riguardano solo l'allelopatia.
L'intervista a Diana Walstad si conclude con questa frase:
- Gli acquari sono davvero affascinanti. Hanno così tanto da insegnarci...
- Questi utenti hanno ringraziato Rox per il messaggio:
- RiccardoMazzei (18/03/2015, 2:16)
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Eddechè, siamo qui per rilassarci [emoji12]RiccardoMazzei ha scritto:Scusa.cuttlebone ha scritto:Riccardo, suvvia, un po di humor [emoji12]
Era una battuta. Ho anche messo la "faccina" di Carlo Verdone...[emoji15]
Era solo per sottolineare la complessità delle questioni che hai posto [emoji106]
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Re: Batteri, alghe, cianobatteri
Leggo con piacere questo topic . (avevo risposto qui ad un altro topic)
Rox :
dopo aver fatto quella prova, devi prendere due dita d'acqua in una bottiglietta, agitarla per 2-3 min e misurare il nuovo pH.
La CO2 si sarà liberata completamente, quindi avremo un valore di riferimento per capire da che acidità siamo partiti.
dopo aver fatto quella prova, devi prendere due dita d'acqua in una bottiglietta, agitarla per 2-3 min e misurare il nuovo pH.
La CO2 si sarà liberata completamente, quindi avremo un valore di riferimento per capire da che acidità siamo partiti.
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