Pesce marino malato
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Pesce marino malato
Quindi ricorrero alla cura iposalina.
Proprio adesso sono riuscito a catturare la femmina e spostarla nella vasca di quarantena, dove applichero il graduale abbassamento della salinità, solo che è infetto anche il maschio 
I Ghiozzi sembrerebbero immuni.
Non saprei bene come fare per i dosaggi, poi come ho scritto prima, ho letto che può essere nocivo anche per il paziente.
Quindi ricorrero alla cura iposalina.
Proprio adesso sono riuscito a catturare la femmina e spostarla nella vasca di quarantena, dove applichero il graduale abbassamento della salinità, solo che è infetto anche il maschio

I Ghiozzi sembrerebbero immuni.
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- lucazio00
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Io il solfato di rame l'avevo comprato al consorzio agrario...la marca è Manica e mi ha soddisfatto.
E' un microelemento richiesto dalle piante in misura minore rispetto a ferro, manganese, zinco e boro, ma più richiesto dal molibdeno in giù (cobalto, nichel e vanadio, che non tutti i prodotti per acquariologia contengono).
In dosaggi superiori è utile contro i funghi, protozoi, vermi della pelle e delle branchie, alghe. Il problema è la tossicità per gli invertebrati graditi (come chiocciole e gamberetti) e per le piante più delicate (Cabomba, Egeria, Ceratophyllum).
Il dosaggio è: (mg/l di solfato di rame pentaidrato)
mg/l di alcalinità espressa come CaCO3 : 100; per alcalinità compresa tra 50 e 250mg/l di CaCO3.
Io il solfato di rame l'avevo comprato al consorzio agrario...la marca è Manica e mi ha soddisfatto.
E' un microelemento richiesto dalle piante in misura minore rispetto a ferro, manganese, zinco e boro, ma più richiesto dal molibdeno in giù (cobalto, nichel e vanadio, che non tutti i prodotti per acquariologia contengono).
In dosaggi superiori è utile contro i funghi, protozoi, vermi della pelle e delle branchie, alghe. Il problema è la tossicità per gli invertebrati graditi (come chiocciole e gamberetti) e per le piante più delicate (Cabomba, Egeria, Ceratophyllum).
Il dosaggio è: (mg/l di solfato di rame pentaidrato)
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"La sua soddisfazione è il nostro miglior premio!"
Acqua limpidissima = assenza di infezioni batteriche nei pesci
Cloro (libero e totale), ammonio e nitriti assenti!
Non infastidite i pesci nell'acquario! Si ammaleranno più difficilmente!
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Vorrei capire come questo "benedetto" protozoo (Cryptocaryon irritans) è arrivato nella mia vasca, quindi vi espongo le due ipotesi che mi sono venute in mente, dovendo però aggiungere una notizia. Tre giorni addietro è morto il giovane Tordo, pochi giorni prima stava bene, o almeno sembrava, poi muore.
Ora, essendo il povero Tordino l'ultimo arrivato, i primi giorni di ottobre, potrebbe essere lui il veicolatore del protozoo.
A me però è venuta in mente un'altra ipotesi, anche se non ho idea se ha un minimo di valenza scientifica. Fra i vari alimenti che somministro ci sono le cozze, che acquisto già sgusciate e surgelate. Esiste la possibilità che il patogeno sia stato veicolato da esse?
Ora, essendo il povero Tordino l'ultimo arrivato, i primi giorni di ottobre, potrebbe essere lui il veicolatore del protozoo.
A me però è venuta in mente un'altra ipotesi, anche se non ho idea se ha un minimo di valenza scientifica. Fra i vari alimenti che somministro ci sono le cozze, che acquisto già sgusciate e surgelate. Esiste la possibilità che il patogeno sia stato veicolato da esse?
- bitless
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Visto che ci sono, dovendo abbassare la salinità, per stabilizzare il pH dovrei usare il bicarbonato?
Ci sono delle dosi? Un qualche tipo?
Oppure:
A inizio ottobre insieme al tordo, ghiaino, lumachine varie, Patelle ecc.
Visto che ci sono, dovendo abbassare la salinità, per stabilizzare il pH dovrei usare il bicarbonato?
Ci sono delle dosi? Un qualche tipo?
Oppure:
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- Meganeiii
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Allora @Meganeiii , per quel che riguarda la femmina di pavo, direi bene.
Nel giro di una settimana ho portato la salinità della vasca di quarantena che la ospita, da 33/34 grammi litro a 12,5 grammi litro.
Non mostra più protozoi attaccati alla pelle e ha ripreso ad essere curiosa e mangiare. E' vero che il decorso della malattia prevede vasi nelle quali i protozoi abbandonano l'ospite per poi però ritornare ad aggredirlo in numero maggiore, ma spero che grazie alla bassissima salinità dell'acqua essi non sopravvivano.
Fra l'altro sono facilitato nella cura, poiché anche in natura le bavosette pavo a volte si spingono in acque salmastre.
Sono più preoccupato per il maschio che non sono riuscito a catturare. Per tale ragione, proprio oggi ho messo nel vascone un filtro interno dotato di lampada UV, che spero dia dei buoni risultati.
I Ghiozzi continuano a sembrare perfettamente immuni.
Nel giro di una settimana ho portato la salinità della vasca di quarantena che la ospita, da 33/34 grammi litro a 12,5 grammi litro.
Non mostra più protozoi attaccati alla pelle e ha ripreso ad essere curiosa e mangiare. E' vero che il decorso della malattia prevede vasi nelle quali i protozoi abbandonano l'ospite per poi però ritornare ad aggredirlo in numero maggiore, ma spero che grazie alla bassissima salinità dell'acqua essi non sopravvivano.
Fra l'altro sono facilitato nella cura, poiché anche in natura le bavosette pavo a volte si spingono in acque salmastre.
Sono più preoccupato per il maschio che non sono riuscito a catturare. Per tale ragione, proprio oggi ho messo nel vascone un filtro interno dotato di lampada UV, che spero dia dei buoni risultati.
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- Meganeiii
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