pH e salute dei pesci, quanto incide?

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Shadow
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pH e salute dei pesci, quanto incide?

Messaggio di Shadow » 09/01/2016, 14:52

Apro questo post per una serie di considerazioni, qualche anno fa non volontariamente mi affacciai alle cosiddette acidità più estreme con un sovradosaggio di torba che mi fece crollare il pH come una torre di stuzzicadenti centrata in pieno da una palla da bowling. Le piante ovviamente non gradirono per niente e feci un bel macello che i più vecchiotti ci scherzano ancora su quando sentono parlare di torba :D i pesci tuttavia penso non siano mai stati così bene.

Dopo un periodo di ovvia paura dopo questo episodio piano piano ripresi ad allestire acquari con acidità tendente al 6 con una paura matta di scendere e facendo ciò ho sempre notato una salute perfetta nei pesci tant'è che nonostante abbia fatto diverse cazzate (barattolo di mangime caduto in vasca, termoriscaldatore saltato che porta l'acqua a 35 gradi, vacanze lunghe settimane, ecc..) i pesci non hanno mai dato nessun segno di insofferenza, nemmeno malattie o vermi intestinali.

A tal proposito un paio di mesi fa mi sono ritrovato fra le mani due piccoli scalare mal ridotti e coi vermi, visto che in quarantena sembravano non star bene ci ho provato e lentamente li ho immessi in vasca con molta attenzione, ovviamente non sono guariti a contatto con l'acqua ma senza cure specifiche o medicinali sono riusciti a ristabilirsi con gli altri pesci che non sono stati contagiati.

Ciò l'ho visto accadere anche con pesci che tendenzialmente vivono in acque più neutre come alcuni caracidi di acque chiare o i cacatuoides che generalmente non vengono mai allevati sotto il 6.5.

Quant'è importante questo valore nel metabolismo dei pesci? E' corretto pensare che sia uno dei più importanti da considerare? Avete mai avuto casi simili?
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Re: pH e salute dei pesci, quanto incide?

Messaggio di Jovy1985 » 09/01/2016, 18:34

Risposta:incide parecchio :)

pH,temperatura, ammonio, nitriti, ossigeno...tutti questi parametri incidono.

Nel tuo caso specifico, (ovvero l'abbassamento del pH), il pesce reagisce con un ispessimento dello strato di muco.
Cio è positivo da un lato (si aumenta la barriera contro possibili parassiti) ma dall altro lato, il pesce subisce uno stress dovuto a difficolta maggiori nell osmoregolazione.
Bassi valori di pH inoltre, interagiscono con le sostanze in acqua: se è vero che a pH basso, la quantità totale di ammoniaca è piu bassa ad esempio, è altrettanto vero che alcuni metalli presenti in acqua (ad esempio l alluminio) diventano molto molto tossici.

Queste considerazioni sono naturalmente di carattere generale...in acquario, brusche variazioni sul pH sono estremamente dannose.

In natura, ad esempio i pesci gatto, sopportano senza problemi variazioni giornaliere da pH 6,5 a 9

Valori letali sono sotto pH 4,5 e sopra pH 11 per quasi tutte le specie.
Questi utenti hanno ringraziato Jovy1985 per il messaggio:
Shadow (09/01/2016, 18:49)
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Re: pH e salute dei pesci, quanto incide?

Messaggio di Shadow » 09/01/2016, 18:46

Quindi pensi che il perire delle malattie e la scomparsa dei flagellati sia dovuta a un più efficiente sistema immunitario o sono le malattie dovute a parassiti che si indeboliscono?

Mi interessa molto il lato negativo dell'osmoregolazione, in sostanza le membrane faticano a scambiare liquidi, ciò cosa può provocare? In che tempi? Che segnali ci possono dare i pesci?

Contestualizzando il problema ai pesci sud americani più famosi come i caracidi e i ciclidi é una preoccupazione fondata o i rischi sono quasi nulli visto le aree di provenienza?
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Re: pH e salute dei pesci, quanto incide?

Messaggio di Jovy1985 » 09/01/2016, 19:37

Pesce curato dai flagellati per il pH basso? Uhm...dubito.
Probabilmente l animale si è ristabilito perche messo in condizioni ambientali piu idonee..tutto qui. Ma se c è una vera infestazione...funzionano solo metronidazolo, dimetridazolo e il calore (>35 gradi).

Un "avvelenamento" da pH basso può portare livelli di crescita ridotti, e difficoltà riproduttive. Un pH molto basso può inoltre far perdere piccole porzioni di squame ai pesci...cosa che li espone ad eventuali infezioni batteriche secondarie.
Per quel che riguarda l osmoregolazione, si rilevano bassi livelli di sodio e cloruro..ma c è anche un stress dovuto a difficoltà respiratorie.

Acque molto acide debilitano per prima cosa i tessuti delle branchie.

Naturalmente, bisogna prendere questi dati con le pinze: la reazione degli animali varia moltissimo tra le diverse specie...e specialmente, su come gli animali vengono acclimatati.

Classici segni di stress da pH sono animali "eccitati" ...un po schizzati :)
:-

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