una domanda in via teorica , non che mi serva.  (ma chissà  mai​ )
 
ho sempre pensato che  dare medicinali ai pesci si fa fuori  dalla vasca,  in una vasca usata per quarantenare o simili.
questo per evitare di dare magari inutilmente medicine pure e chi non ne ha bisogno.  e di intaccare l'equilibrio batterico e chimico dell'acquario che è  preziosissimo. 
a molti si consiglia di usare carbone attivo per assorbire gli scarti chimici del trattamento ( in vasca) e l'eccesso  di medicinali.
considerato poi che  quantitativo di medicinale andrebbe adeguato al litraggio!!
certo che se uno ha 200 l .... quanto cavolo di medicinale va dato????!!!!
 
quindi chiedo
nel caso uno abbia diversi pesci  malaticci o anche impossibili da catturare  dovrebbe  mettere il medicinale nell'acquario? quali sono i casi in cui andrebbe fatto e sarebbe proprio il caso di farlo?
ci sono malattie che lo permettono e che lo esigono? o nessuna esclusa vanno trattate fuori?
cioè se ci sono 2 pesci malati li isolo ok.
 
ma 
chi mi dice che lo stesso batterio  o parassita non stia attaccando anche quelli all'apparenza sani, di cui ad occhio non possiamo proprio stabilire nulla?
In quel caso dovrei trattarli tutti?  mi rendo conto che molto dipende dal caso, forse anche dalla malattia, e da  altri fattori che  non so citare.
 
ma aiutatemi a capire spiegandomelo più in profondità.  sicuramente  ci sono aspetti che non conosco e che non ho mai sperimentato. 
 
grazie
 

Aggiunto dopo 2 minuti 11 secondi:
o ditemi cos posso leggere

Lo dai quando non hai altre possibilità, ad esempio se avessi una epidemia nel mio 220 lt non saprei come gestire circa 200 endler, però userei farmaci commerciali come l'esha o vari faumamor e dessamor, gli.antibiotici ad uso umano non li darei mai in acquario.
Però quarantenarli e sempre meglio, e osservarli bene al primo inserimento.

ci sono malattie che si possono curare direttamente in vasca?
ictio?

Discorso complesso... Purtroppo quando si parla di malattie dei pesci nella maggior parte, se non in tutti i casi si ha a che fare con batteri o altri microorganismi. E purtroppo i rimedi contro questi ultimi colpiscono inevitabilmente anche i batteri nitrificanti a noi tanto cari.

Tuttavia! (e se quella volta la mi fossi dedicato di più agli studi sui farmaci in ambiente acquatico anzichè virare agli esseri umani... mannaggia...)

Se si tiene conto del rapporto dose/efficacia e dell'azione del principio attivo in se FORSE (e dico forse alchè, come detto, non ho approfondito gli studi in questo senso) potrebbe esserci la possibilità di usare qualche prodotto a dosi controllate anche in vasca senza ridurre più di tanto il numero dei nitrificanti.

Tuttavia mancano dati, in primis il funzionamento dei principi attivi, perchè non è da escludere che un medicinale contro le micosi o i protozoi sia meno efficace contro i batteri, quindi il trattamento a vasca intera POTREBBE essere possibile limitando le conseguenze negative.

Comunque per l'ictio sapevo che per ridurre il contagio si può alzare la temperatura in vasca e aumentare il movimento dell'acqua. Penso che sia l'unico caso di trattamento globale (che comunque non usa sostanze)
Per il resto, a meno che non vi siano studi specifici, credo che al momento i trattamenti globali siano una sorta di ultima risorsa, forse più dannosa che utile.

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Silvan87 ha scritto: ↑

27/09/2024, 0:45

Comunque per l'ictio sapevo che per ridurre il contagio si può alzare la temperatura in vasca e aumentare il movimento dell'acqua.

Sempre meglio quarantenare chi ha l'ictio per trattarlo col sale e aumentare temperatura e movimento in vasca, il sale in acquario non va bene, poi il problema è quello che ho scritto sopra, è più facile curare 2 pesci rispetto a 200. Per l'ictio se è proprio l'inizio ka termoterapia funziona ma poi non è sufficiente.
Comunque meglio evitare che i pesci si ammalino, così non ci sono problemi ​ ​