Paky ha scritto:Riproducendosi molto più velocemente delle piante, e quindi evolvono anche più in fretta.
Paky, confondi evoluzione con numero di scissioni. Non sono la stessa cosa. Dal momento che l'evoluzione avviene perchè esiste variabilità genetica nelle popolazioni, alcuni membri di una generazione possono teoricamente non aver nulla di diverso da quelli della precedente. Così facendo hai avuto due scissioni per rimanere nello stesso stadio.
Ti faccio l'esempio dei fossili viventi. Ci ho pure scritto l'articolo su un genere, i Triops, per questo forum.
Questi organismi pare che da 220 milioni di anni siano rimasti immutati. Significa che ci sono state circa
220 milioni di generazioni senza poter parlare di evoluzione rilevante (sicuramente qualche piccola modificazione c'è stata, motivo per cui sono disponibili in più colorazioni per esempio).
Paky ha scritto:Inoltre, essendo su terra da molti milioni di anni prima delle piante, hanno avuto molto più tempo di evolvere.
Come si intuisce da quanto scritto prima, il tempo ha poco a che fare con l'evoluzione. In certi casi, direi quasi nulla.
Siccome il meccanismo dell'evoluzione, la selezione naturale, agisce unicamente eliminando i singoli meno adattati all'ambiente, se quest'ultimo non varia, non si può più parlare di evoluzione: gli organismi rimarranno sempre con le stesse informazioni genetiche. In questi casi, quella specie ha raggiunto sostanzialmente la perfezione per quello che è la sua nicchia ecologica (la pozzanghera, per il Triops).
Paky ha scritto:I batteri sono gli esseri più evoluti di questo pianeta, non noi. E per rendersene conto basta pensare agli antibiotici, ormai diventati quasi inefficaci...
Non so perchè parli di un gruppo sistematico così ampio anzichè descrivere una singola specie.
Secondo me è sbagliato confrontare una specie (uomo) con milioni di specie, considerando poi la diversità che esiste tra gli stessi batteri.
La resistenza agli antibiotici (ad alcuni antibiotici) è limitata alle specie contro cui si utilizzano, ed allora si arricchiscono di informazioni genetiche che li rendono immuni (plasmidi).
Anche l'uomo si è evoluto superando l'intolleranza a certe sostanze.
La selezione natura, su larga scala, tende a lasciar in vita le popolazioni di organismi meglio adattate. E' per questo che le specie di rettili raggruppate in "dinosauri" non esistono più. I mammiferi erano evoluti in modo tale che, con i loro comportamenti, furono più adatti anche al nuovo ambiente creatosi.
Al giorno d'oggi, 15/07/2016, il pianeta è invaso da piante.
Le piante
producono veleni letali per gli organismi che sfruttano luce e nutrienti (fotoautotrofi). Ciano
Le piante crescono tanto e verso l'alto, così
tolgono la luce a quello che vive sotto: se è un animale pazienza, se è un cianobatterio è la fine. E non parlo dell'altezza delle Sequoie, è sufficiente l'erba alta per nuocere ai ciano Nostoc...
erba! Ciano
Le piante accumulano
nutrienti in riserve, colonizzando ambienti diversi tra loro. I cianobatteri no. Ciano
Le foreste
esistono da millenni, la fioriture di cianobatteri durano una stagione, e si limitano a laghi ricchissimi di nutrienti (eutrofizzati) oppure in certe zone oceaniche. Ah, non tiriamo fuori che le piante temono il sodio, per questo
abbiamo le Rhizophora alias mangrovie. Ciano
Credi ancora che i cianobatteri siano più evoluti delle piante?
