Grazie Fernando per la risposta esaustiva.
Avrei ancora due dubbi però.
Il primo, riguardo i legni (Mopani) comprati in negozio: necessitano anch'essi di bollitura preventiva?
Il secondo: i ciotoli presi in spiaggia. Qualcuno ha esperienze al riguardo?
Legno e ciotoli presi in spiaggia
- fernando89
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Re: Legno preso in spiaggia
riguardo il primo dubbio io non li ho mai bolliti, ma lasciati in acqua per dei giorni finchè non rilasciavano l acqua quasi pulita (anche quelli in negozio rendono l acqua scura e così diminuisci questa cosa)Nzuri ha scritto:Grazie Fernando per la risposta esaustiva.
Avrei ancora due dubbi però.
Il primo, riguardo i legni (Mopani) comprati in negozio: necessitano anch'essi di bollitura preventiva?
Il secondo: i ciotoli presi in spiaggia. Qualcuno ha esperienze al riguardo?
per il secondo dubbio non ho esperienza personali a riguardo
- Questi utenti hanno ringraziato fernando89 per il messaggio:
- Nzuri (09/01/2016, 14:37)
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Re: Legno preso in spiaggia




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Re: Legno preso in spiaggia
Ciao Nzuri, io i legni li ho sempre presi in natura, da pinete e spiaggia evita io ci ho provato e rilasciavano anche a distanza di mesi, più che il sale il problema è la schifezza che scaricano in acqua. Avevo macchie tipo olio nonostante bolliture lunghe.
Quelli in negozio o del giardino io do una lavata e basta se finiscono in vasche delicate se no getto diretti. Per prevenzione ti direi una lavata con acqua tiepida
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Re: Legno preso in spiaggia
Mi sono perso i ciotoli, quelli dipende dal materiale, purtroppo è difficile capire se hanno porosità che trattengono materiali o sostanze. Più che bollitura sarebbe più corretto l'ammollo in acqua che cambi settimanalmente per vedere se spurga 

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Re: Legno preso in spiaggia
Dunque, per i legni mi affiderò a quelli comprati e penso che una bollitura la darò.
I ciotoli li ho già bolliti due volte e adesso li lascio in immersione per un po' di giorni...
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Re: Legno preso in spiaggia
Se vuoi "capire" se i ciottoli rilasciano sodio puoi effettuare dei test col conduttivimetro.
Inserisci i ciottoli in acqua demineralizzata e misuri i µS/cm, lasci tutto così e ad intervalli regolari effettui nuove misurazioni.
Se vedi un'impennata nel tempo, ci sono sali che vengono rilasciati.
Per altre sostanze questo test è meno indicativo perché dipende eventualmente dalla molecola, se è insolubile o quasi non ci sono grosse variazioni ma ti si potrebbe formare una patina oleosa o comunque intorbidire l'acqua.
Detto questo, personalmente anche io sconsiglio l'utilizzo dei ciottoli provenienti dal litorale proprio perché non sempre possiamo esser sicuri sulla mancanza di problematicità.
Inserisci i ciottoli in acqua demineralizzata e misuri i µS/cm, lasci tutto così e ad intervalli regolari effettui nuove misurazioni.
Se vedi un'impennata nel tempo, ci sono sali che vengono rilasciati.
Per altre sostanze questo test è meno indicativo perché dipende eventualmente dalla molecola, se è insolubile o quasi non ci sono grosse variazioni ma ti si potrebbe formare una patina oleosa o comunque intorbidire l'acqua.
Detto questo, personalmente anche io sconsiglio l'utilizzo dei ciottoli provenienti dal litorale proprio perché non sempre possiamo esser sicuri sulla mancanza di problematicità.

Sono responsabile di quel che dico, non di quel che ne fai tu delle mie parole!
“Non è la materia che genera il pensiero, è il
pensiero che genera la materia”(G. Bruno)
(i∂̸-m)ψ=0
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- Nzuri
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Re: Legno preso in spiaggia
Non avendo il conduttivimetro (che però mi procurerò) ho cercato di capire che tipo di pietre ho trovato.
Da quello che ho capito, nel litorale dove ho prelevato i ciotoli le relazioni geologiche fanno riferimento a formazioni ofiolitiche, rocce basaltiche particolarmente dure con tonalità che vanno dal grigio scuro o nero quasi assoluto (soprattutto nella zona di genova) al nero-verde presente in spiaggia in tutto il levante ligure.
Successivamente a questo ho voluto vedere gli effetti di queste rocce sulla potabilità dell'acqua, in particolar modo quali elementi possono essere rilasciati: Magnesio.
Negli ofioliti è possibile la presenza di Amianto ma le relazioni sui parametri di controllo delle acque destinate al consumo umano non la ritengono una criticità: la valutazione della reale pericolosità dei materiali rocciosi ofiolitici deve essere rapportata alla possibilità delle rocce di frantumarsi durante l'eventuale estrazione e, soprattutto, durante le successive fasi di lavorazione (sono molto più a rischio le tubazioni degli impianti di distribuzione dell'acqua).
Le concentrazioni di Nichel al di sopra del valore limite di potabilità sono correlabili alla presenza di rocce ofiolitiche: questa affermazione l'ho trovata nelle Linee Guida per l’attuazione del D.lgs. 2 febbraio 2001, n. 31, integrato dal D.lgs. 2 febbraio 2002, n. 27, riferite però alla regione Piemonte. Quindi anche i ciotoli di fiume corrono questo teorico rischio.
Ordunque, nell'umano l’importanza del magnesio nella nutrizione è da molti riconosciuta, fra l’altro, per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
E nei pesciolini?
Da quello che ho capito, nel litorale dove ho prelevato i ciotoli le relazioni geologiche fanno riferimento a formazioni ofiolitiche, rocce basaltiche particolarmente dure con tonalità che vanno dal grigio scuro o nero quasi assoluto (soprattutto nella zona di genova) al nero-verde presente in spiaggia in tutto il levante ligure.
Successivamente a questo ho voluto vedere gli effetti di queste rocce sulla potabilità dell'acqua, in particolar modo quali elementi possono essere rilasciati: Magnesio.
Negli ofioliti è possibile la presenza di Amianto ma le relazioni sui parametri di controllo delle acque destinate al consumo umano non la ritengono una criticità: la valutazione della reale pericolosità dei materiali rocciosi ofiolitici deve essere rapportata alla possibilità delle rocce di frantumarsi durante l'eventuale estrazione e, soprattutto, durante le successive fasi di lavorazione (sono molto più a rischio le tubazioni degli impianti di distribuzione dell'acqua).
Le concentrazioni di Nichel al di sopra del valore limite di potabilità sono correlabili alla presenza di rocce ofiolitiche: questa affermazione l'ho trovata nelle Linee Guida per l’attuazione del D.lgs. 2 febbraio 2001, n. 31, integrato dal D.lgs. 2 febbraio 2002, n. 27, riferite però alla regione Piemonte. Quindi anche i ciotoli di fiume corrono questo teorico rischio.
Ordunque, nell'umano l’importanza del magnesio nella nutrizione è da molti riconosciuta, fra l’altro, per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.
E nei pesciolini?
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