Terriccio ideale per allestimento Walstad

Deve funzionare, ma... facciamolo anche bello!

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Andrea_67
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di Andrea_67 » 20/09/2019, 17:03

Buongiorno a tutti!

Dopo molti anni di acquariofilia per la prima volta vorrei provare un allestimento in stile Walstad.
La questione della scelta del terriccio mi ha fatto però cadere in un tipico caos decisionale. Senza pretendere di trovare quello perfetto (chissà se esiste), non vorrei però correre il rischio di fare errori grossolani e di trovarmi l'acqua gialla, o troppo carica di sostanze organiche o comunque essere costretto a rifare tutto dopo poche settimane...
Ciò premesso, ho letto tutto quello che ho trovato in rete compresi gli interventi della Walstad in questo e altri forum e ovviamente l'ottimo articolo di Artic1.
La mia vasca avrà dimensione di base 45x45 e un'altezza di 35.

Primo dubbio: quanto terriccio serve? Ho letto che lo strato dovrà essere di 2,5/3 cm. Ha senso fare il calcolo in cm cubi come per la ghiaia? In tal caso sarebbe 45x45x2,5=5062 ovvero 5 litri circa. Il terriccio è molto soffice e leggero per quanto ne so e quindi forse ne serve di più... Voi direte: ma si tanto lo vendono in sacchi da 20 litri. Io però ne ho trovati anche da 5 che sarebbero belli e pronti (tutti per piante grasse che a quanto dice la Walstad dovrebbero essere indicati al nostro scopo).

Secondo dubbio: la fatidica scelta. Quale?!?
Propongo due alternative che avrei selezionato:

Alternativa nr. 1 (Flortis piante grasse)
Terriccio noto marchio commerciale, disponibile in rete, così composto:
torba bruna, torba bionda, sabbia, ammendante compostato verde, lapillo. Contenuto in torba: % in volume 55%, pH (in acqua) 7,5, conducibilità elettrica (dS/m) 0,70, densità apparente secca (kg/mq) 350, porosità totale 85%.

Alternativa nr. 2 (Terflor piante grasse)
Altro marchio commerciale trovato in un garden vicino casa, così composto:
torba bionda di sfagno, sabbia, ammendante compostato verde, idrosolubile NPK + microelementi, densità apparente secca 300 kg/m³, porosità 85%, argilla assente, pH 6,5

Alternativa nr. 3
Terriccio componibile. Un sito specializzato in bonsai permette di comporre il terriccio mixando a scelta i seguenti componenti:
Agriperlite
Akadama
Torba bionda di sfagno
Terriccio acidofile
Terriccio universale
Humus lombrico
Kanuma (speciale terra argillosa giapponese dal pH basso, indicata per piante acidofile)
Kiryuzuna (terriccio giapponese di origine minerale, con un pH che oscilla tra 6,5 e 6,8 adatto a conferire un drenaggio perfetto, e un apporto ottimale di microelementi.)
Lapillo vulcanico
Pomice
Sabbia di fiume
Zeolite

Varrebbe la pena secondo voi scegliere la composizione personalizzata o diventa un'inutile esercizio di stile per pignoli?
In ogni caso il mio mix sarebbe:
30% torba
30% terriccio universale
20% kiryuzuna
10% lapillo vulcanico
10% sabbia di fiume

Ogni suggerimento e parere è il benvenuto.

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supersix
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di supersix » 20/09/2019, 18:43

Ciao, dico la mia :D
ma hai intenzione di ricreare un ambiente speciale? Anche solo con ghiaia fine di base protetta da una zanzariera e sopra sabbia inerte Aggiungere sabbia al fondo dell'acquariopuoi far crescere qualsiasi pianta, basta solo integrare con stick i nutrienti, oltretutto non avrai possibili problemi di rilascio in colonna da parte del terreno che comunque esaurirà i nutrienti che dovrai reintegrare sempre con stick


Per il terreno ti posso parlare da terrestre e non da acquarofilo, personalmente mischio a seconda delle piante terriccio lapillo pomice e torba, non è pignoleria, ogni pianta ha le sue esigenze sopra e sotto terra .
I terrici pronti per cactus mi fanno sorridere, vanno meglio per i gerani

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Steinoff
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di Steinoff » 20/09/2019, 18:59

Io qui gioco il jolly e chiamo @Nijk 😊

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Nijk
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di Nijk » 20/09/2019, 20:37

Steinoff ha scritto: Io qui gioco il jolly e chiamo @Nijk
@Steinoff secondo me la scelta del fondo è relativa, va bene un qualunque terriccio organico, anche quello per le piante da vaso, uno qualunque reperibile o magari che si ha già in casa.

A parte il fondo che necessariamente deve essere organico per vari motivi poi ciò che differenzia una gestione del genere da quella che mediamente anche qui dentro utilizziamo è una assenza totale di fertilizzanti liquidi, una leggera sovra-alimentazione dei pesci, e nessun tipo di aggiunta di CO2 artificiale ( il fondo organico a questo scopo si sceglie ).

Su tutto il resto: cambi d'acqua, filtro o non filtro, luce, riscaldatori, aerazione ecc...poi si può anche discutere, non ci sono limitazioni o cose particolari da dire al riguardo, se non quelle di cui si discute normalmente anche qui dentro.

Lo scopo è principalmente sfruttare molto il fondo e ciò che già di suo c'è in acqua ( di rubinetto ), ossia sali minerali, resti di cibo o foglie morte, deiezioni dei pesci.

Per quanto riguarda lo spessore 3 cm di terra e 3 di ghiaia ( o sabbia ) vanno bene, per varie ragioni in ogni caso acquari di questo tipo permettono la coltivazioni di determinate specie di piante ( generalmente "rustiche" ) e di pesci ( la Walstad solo guppy ha ).
Questi utenti hanno ringraziato Nijk per il messaggio (totale 2):
Monica (20/09/2019, 20:51) • Steinoff (25/09/2019, 8:24)
I mandarini sono l'essenza della vita...
cit. Christopher Mccandless

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Andrea_67
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di Andrea_67 » 21/09/2019, 11:16

Il mio vuole essere esattamente questo: un esperimento seguendo una tecnica di gestione finora mai provata (dal sottoscritto) ma che mi ha sempre incuriosito.
L'illuminazione sarà affidata ad una plafoniera cinese a LED da 4 soldi da 18 W con luce 6500 K (ricordo che la vasca è un semi-cubo da 60 litri e alta soli 35 cm) potenziata da un portalampada a clip da applicare al bordo con il quale farò delle prove con una luce calda a 3000 K e una fitostimolante con LED rossi e blu. Sarà anche presente un minuscolo filtrino interno giusto per movimentare l'acqua.
La popolazione sarà costituita da qualche Endler.

Tornando al fondo, esso dovrà fornire la CO2 alla vasca e i nutrienti alle piante tramite il loro apparato radicale ma anche tramite un lento rilascio in colonna. Il mangime, sovradosato rispetto alla popolazione, costituirà il resto della fertilizzazione. Quindi niente fertilizzazione in colonna, almeno nelle intenzioni. Poi vedremo... Come detto si tratta di un esperimento.

Quindi, come dice Nijk, il terriccio dovrà avere una componente organica affinchè produca CO2. La Walstad consiglia il Miracle Gro Organic Choice Potting Mix ma alla fine dice che va bene uno qualunque, purchè non contenga porcherie organiche eccessive tipo guano o letame. La composizione del Miracle Gro recita: "blend of phagnum peat moss, composted bark fines and natural fertilizer". Ovvero torba di sfagno, frammenti di corteccia (o forse humus?) e fertilizzanti naturali. Questa è l'unica descrizione che ho trovato.
Alla fine quindi l'essenziale è che ci sia una moderata componente organica. Lascerò perdere la composizione ad hoc con le terre per bonsai. Come sospettavo, era un tipico caso di eccesso di zelo da parte mia! :))
La scelta alla fine si restringe tra il Vigorplant Cactacee che come parte organica ha l'humus di corteccia oppure il Terflor piante grasse che invece ha ammendante compostato verde. Entrambi li troverei in comodi sacchetti da 5 litri, ovvero la giusta quantità per me. In alternativa c'è sempre il Compo Sana Agrumi descritto nell'articolo di Artic1, disponibile però solo in sacchi da 20 litri.
Ultima domanda: ritenete indispensabile mischiare il terriccio con del lapillo vulcanico?

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Nijk
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di Nijk » 21/09/2019, 14:19

Andrea_67 ha scritto: Ultima domanda: ritenete indispensabile mischiare il terriccio con del lapillo vulcanico?
Come impostazione iniziale va bene come tu stesso hai detto un qualsiasi terriccio, che sia compo od altro i sacchi da 20 lt si trovano a poco quindi male che vada puoi usarli anche per le piante da vaso, ti consiglio di setacciarli velocemente in ogni caso prima di metterli in acquario così da eliminare i pezzi più grossolani di corteccia od altro.

Il lapillo vulcanico ti permette di aumentare lo spessore del fondo grazie alle sue capacità favorendo così una migliore circolazione dell'acqua, questo però è un discorso indipendente dal fatto che tu utilizzi o meno un fondo apposito per acquario.
Diciamo per dirla in breve che la Walstad usa quello che ha, nel tempo poi magari ne ha provati anche altri di prodotti, se di esperimento si tratta allora però puoi partire sicuramente con una impostazione. base senza stare a pensarci più di tanto, visto e considerato soprattutto che la gestione alla fine quella è, giusto per essere chiari è un qualcosa quello che vuoi fare che si fa anche con la ghiaia, l'unica differenza è che la walstad utilizza principalmente piante rapide e per questa ragione ci mette della terra fertile sotto evitando di utilizzare concimi liquidi che favoriscono sicuramente in modo maggiore le alghe.

Per dirti anche io ho un caridinaio dove non fertilizzo, ho ghiaia sotto, e aggiungo solo potature, di qualunque tipo, ma le piante che ci sono solo quelle si sono bene o male adattate nel tempo a quelle particolari condizioni, se una pianta marcisce semplicemente la sostituisco con un'altra, è questa la stessa cosa che fa la Walstad, lei non ti dice ad esempio che per la hygrophila serve una terra con 0.5 di azoto piuttosto che con 0.9 ma in pratica che se la hygrophila non ce la fa e ti va male la togli e ci provi con una limnophila per esempio al suo posto, e così via...

E' una tecnica che ad oggi in tutta onestà io non è che la veda particolarmente innovativa, la suo opera più nota (Ecologia dell'acquario di piante) risale al 1999 e all'epoca, 20 anni fa, sicuramente contribuì ad introdurre nuovi e importanti elementi di riflessione sia sull'acquario per come era concepito fino ad allora e sia per quanto riguarda le piante, ma è un qualcosa che ad oggi si può fare tranquillamente anche con un fondo fertile per acquari, al di là del costo del prodotto in se parliamo di un periodo, quelli in cui la Walstad ha cominciato ad utilizzare il terriccio da vaso, in cui nitrati e fosfati venivano considerati alleati delle alghe e nemici delle piante, e in cui per avere la possibilità di sfruttare un impianto professionale di CO2 bisognava accendere un mutuo.
Praticamente oggi a nessuna azienda ad esempio in catalogo manca un prodotto che ne contiene di n e p, che sia liquido in pasticche o fondo, questo perchè il mercato attuale è cambiato e le piante hanno preso il sopravvento sui pesci, generalmente le aspettative sono alte e in qualche modo bisogna integrarli questi elementi, l'attenzione e le esigenze pertanto sono rivolte verso una crescita ed un aspetto complessivo della pianta sempre migliore.

Generalmente si tende a pensare che la walstad da dietro una finestra, senza luce, senza filtro, senza riscaldatore, senza cambi d'acqua, senza aeratore, senza CO2 ecc faccia i miracoli, ma non è così, sono acquari molto semplici, che senza dubbio anche con una gestione minimale possono dare soddisfazione, ma che non possono sicuramente avere pretese enormi in quanto una macrandra, per esempio, probabilmente lei non ha mai nemmeno pensato di coltivarla, perchè sa bene che sarebbe impossibile in determinate condizioni.

Al di là di quello che fai o che usi il punto fermo è l'assenza totale di fertilizzanti liquidi in colonna e di un impianto di CO2, poi tutto quello che hai o che vuoi utilizzare va bene.

ps una lampada uv per acquario io insieme ad un buon 70%/80% degli utenti di questo forum nemmeno sappiamo cosa faccia in realtà e sicuramente nemmeno l'abbiamo mai acquistata, a differenza della Walstad ad esempio, questo solo per dirti che non è che lei non utilizzi nessun tipo di tecnica o materiale che sia utile al suo scopo, parliamo sempre di allestimenti funzionano e nei quali se c'è bisogno di qualcosa viene aggiunto, che sia anche un filtro, una lampadina più potente o altro.
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Terriccio ideale per allestimento Walstad

Messaggio di Andrea_67 » 22/09/2019, 15:42

Condivido la tua analisi.
Ho cominciato ad interessarmi agli acquari agli inizi degli anni 90 e ho vissuto in prima persona l'epoca delle filosofie Dupla e Dennerle. Come dice la Walstad nel suo libro, in Europa a quell'epoca molti appassionati, tra cui il sottoscritto, pensavano che per ottenere meravigliose vasche di piante fosse necessario fare dei veri e propri investimenti in tecnologia. Il Duplario, con filtro percolatore e lampada HQI, costava qualche milione di lire. Non proprio per tutti... Seppure agli antipodi l'una dall'altra come concezione, entrambe le filosofie Dupla e Dennerle ritenevano nitrati e fosfati il nemico nr. 1 da combattere ed eliminare ad ogni costo se si volevano tenere lontane le alghe e avere crescita rigogliosa delle piante.
Purtroppo all'epoca non c'erano molti mezzi di informazione e si prendeva per buono quello che diceva la pubblicità e i negozianti. Tuttavia verso la fine degli anni 90, con la diffusione di Internet si è iniziata a creare una community a livello mondiale. Personalmente ho avuto modo di confrontarmi con molti appassionati americani, i quali erano per certi versi meno informati ma anche più aperti di mente non avendo subito i condizionamenti di marketing da parte delle grandi aziende europee. In particolare Tom Barr fu uno dei primi a parlare di macroelementi NPK da integrare costantemente in vasche con grande massa vegetale. Come dici bene, ora tutte le marche di fertilizzanti hanno a catalogo prodotti che contengono azoto e fosforo.
Ho letto il libro della Walstad circa 15 anni fa e devo dire che, oltre ad essere una lettura non proprio leggerina, non mi aveva appassionato granchè. Nella mia mente c'erano le immagini degli acquari olandesi e degli aquascape (di cui si iniziava a parlare in quegli anni) e quindi proprio non mi facevano voglia quelle vasche con i vasi da fiori dentro o boscaglie senza alcun senso estetico. Tuttavia credo che questo modo di arredare gli acquari rientri un pò nell'animo hippy e vagamente sessantottino della Walstad. Almeno, questa è l'idea che mi sono fatto di lei...
Ho visto molti allestimenti di questo genere molto accattivanti anche da un punto di vista estetico e mi sono detto "perchè non provare"?!?

Solo una cosa non riesce a convincermi del tutto: la rinuncia totale al filtro. Come detto, un filtrino (prevalentemente meccanico) lo metterò. Ma è possibile che anche una vasca con acqua completamente ferma possa funzionare bene? Intendo vasca e non boccia da 3/4 litri.

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Messaggio di Monica » 22/09/2019, 17:35

Ho diversi acquari piccoli o un pochino più grossi con acqua completamente ferma :) con piante semplici sicuramente, ma funzionano perfettamente :)

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Messaggio di Andrea_67 » 22/09/2019, 19:53

Da quanto tempo funzionano?
Uno dei più grandi credo di averlo visto in foto ed è davvero molto bello (quello aperto con le 4 lampade sopra) ma mi farebbe piacere vedere anche gli altri.
Puoi postare le foto o mettermi qualche link?

Ma ad esempio la boccia da pochi litri quanto può ragionevolmente durare prima di dover rifare tutto? Si riesce a potare?

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Messaggio di Monica » 22/09/2019, 20:51

Le bocce le ho allestite tutte a febbraio, chiaramente lì non utilizzo piante troppo "invadenti" ma semplicemente per un fattore di potature, non riuscirei a seguire
IMG_20190922_200346_1406330723202006162.jpg
questo è un piccolo salmastro, ha un paio d'anni
IMG_20190525_221643_4364092286545580600.jpg
quello centrale ha appena fatto un anno
IMG_20190519_183834_8472252587820308371.jpg
sono tutti acquari molto, molto tranquilli :) praticamente si auto gestiscono, se non serve ai padroni di casa pompe di movimento non ne utilizzo

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