1' tentativo di accoppiamento tra betta
- Athos
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1' tentativo di accoppiamento tra betta
Ciao a tutti, vorrei provare a cimentarmi nel tentativo di fare accoppiare i miei betta che al momento vivono separati nei loro acquari. Sapreste dirmi come gestire la cosa passo-passo?
Grazie mille
Grazie mille
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- trisquattro
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1' tentativo di accoppiamento tra betta
Non sono una esperta in questo settore, ma ho letto che se aumenti la temperatura dell'acqua le condizioni dovrebbero essere ottimali, poi non sempre i betta vanno d'accordo è possibile che la femmina lo rifiuti e quindi che il betta maschio inizi a "pedinarla".
Comunque ci sono molti siti dove descrivono il tutto, oppure aspetta altre risposte, la mia può essere o come può non essere del tutto corretta

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- Gioele
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1' tentativo di accoppiamento tra betta
Ti chiamo @Starman nel caso io dimentichi qualcosa.
Temperatura sopra i 26 gradi, cibo di alta qualità, quando la femmina è gonfia e con l'ovodepositore molto esposto li fai incontrare, secondo qualcuno è meglio mettere la femmina in vasca ma isolata, tipo in una sala parto, per far sentire al maschio i feromoni.
Se il maschio fa la parata e il nido di bolle sei a cavallo.
Rileggendo mi rendo conto che la descrizione da schifo
.
Chiedi chiarimenti punto per punto che magari riesco ad esprimermi in italiano
Temperatura sopra i 26 gradi, cibo di alta qualità, quando la femmina è gonfia e con l'ovodepositore molto esposto li fai incontrare, secondo qualcuno è meglio mettere la femmina in vasca ma isolata, tipo in una sala parto, per far sentire al maschio i feromoni.
Se il maschio fa la parata e il nido di bolle sei a cavallo.
Rileggendo mi rendo conto che la descrizione da schifo

Chiedi chiarimenti punto per punto che magari riesco ad esprimermi in italiano
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#moderatorepercaso
Meglio chiedere il perdono che il permesso
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- Dandano
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1' tentativo di accoppiamento tra betta
Ciao 
Allora partiamo dal presupposto che riprodurre Betta può essere estremamente facile o estremamente difficile.
Purtroppo la selezione spinta effettuata su questa specie ha inibito alcuni istinti, come ad esempio quello per la cura delle uova e del nido e ne ha accentuati altri come ad esempio l'aggressività.
Quindi armati di pazienza e perseveranza ma soprattutto incrocia le dita
Partiamo dall'occorrente:
Ti servirà una vasca dedicata alla riproduzione; riprodurli in vasca è sconsigliato in quanto scomodo, la femmina andrà ripescata subito dopo la deposizione e il maschio non appena le uova si saranno schiuse, e ripescare Betta in un allestimento per Betta non è facilissimo essendo noti per essere ambienti particolarmente intricati
A questo scopo può andare bene una qualsiasi vaschetta, anche una in plastica.
Per quanto riguarda le dimensioni vedi te, in rete si sconsigliano le più svariate misure. Io per le mie esperienze mi sono trovato bene con vasche sui 30 cm di lunghezza e 20 di profondità, l'altezza chiaramente non è importante.
Questa vasca andrà munita di riscaldatore. Un coperchio per mantenere l'umidità ed evitare spiacevoli salti fuori non guasta, ma non lo ritengo nemmeno strettamente necessario.
Riempirai la vaschetta con acqua con valori simili a quelli dell'acquario, va bene anche quella dell'acquario se a posto con i valori, magari ti ritrovi dentro pure qualche microorganismo che sarà sicuramente gradito dagli avannotti durante i primi loro giorni
La colonna d'acqua, trattandosi di costruttori di nido di bolle, non dovrà essere troppo alta per ovvi motivi.
15 cm sono sufficienti, sicuramente non supererei i 20.
Consiglio poi di aggiungere sul fondo delle foglie secche, Catappa, Castagno, Quercia...non siamo snob fanno tutte il loro dovere. Ambreranno l'acqua, l'acidificheranno e apporteranno microorganismi come infusori che nutriranno gli avannotti una volta che avranno riassorbito il sacco vitellino.
Nessun filtro: smuoverebbe la superficie disturbando i genitori e gli avannotti.
Qualcuno consiglia un areatore per non far marcire le uova nel nido, personalmente non l'ho mai utilizzato e mi sono sempre trovato bene,le proprietà delle foglie messe precedentemente in infusione saranno più che sufficienti, e poi a noi di AF piace naturale
Aggiungeremo poi ad un angolo della vasca una nursery o un qualsiasi contenitore trasparente bucato in cui andremo ad inserire la femmina.
Siate creativi e arrangiatevi con quello che trovate, anche una mezza bottiglia tagliata e opportunamente bucata farà il suo dovere
Ormai la vasca è quasi allestita manca solo un supporto al futuro nido di bolle, c'è chi usa pezzi di plastica, polistirolo etc... Io mi sono sempre trovato bene con la Pistia stratiotes, ha foglie abbastanza grandi e concave sotto che sembrano fatte apposta per ospitare il nido, in più è facile che le loro radici ospitino parecchia microfauna.
Ormai ci siamo, la vasca è pronta! In ottica della riproduzione sarà utile aumentare gradatamente la temperatura sino a portarla intorno ai 28/29° e fornire una dieta particolarmente proteica.
In questo modo stimoleremo i nostri esemplari ad accoppiarsi.
Tempo di selezionare la coppia e partire!
Andremo a scegliere ovviamente due esemplari maturi, un bel maschio e una bella femmina con un bel ventre gonfio e un bel ovopositore ben in vista.
Inseriremo il maschio nella vasca della riproduzione, li lasceremo prendere possesso del territorio e il giorno dopo andremo a inserire anche la femmina, la femmina andrà inserita nella nostra nursery o in qualsiasi cosa la sostituisca, dovrà essere a vista per stimolare il maschio e prepararsi lei stessa ma al tempo stesso al sicuro dagli attacchi tipici di una coppia non pronta.
A questo proposito è meglio coprire la nursery, non è raro che uno dei due salti dentro o fuori per una romantica fuga d'amore o per un brutale omicidio.
Dare una tempistica a questa fase è difficile, dipende molto dagli esemplari, alcuni saranno subito pronti alla riproduzione mentre altri impiegheranno più tempo e se liberati prima rischiano di farsi male.
Nemmeno il fatto che abbia costruito un ottimo nido di bolle indica per certo che la coppia sia pronta, alcuni maschi costruiscono il nido ma non accettano la femmina per altro tempo, altri sono pronti addirittura prima della costruzione del nido.
Sempre parlando di nido non fatevi ingannare dall'apparenza, un gran nido non fa un buon riproduttore come un piccolo nido non ne fa uno pessimo.
Ricordate: le dimensioni non contano
Tornando seri in questa fase non mi resta che consigliarvi tanta pazienza e tanto spirito di osservazione, osservate bene i loro comportamenti e fate delle prove, col passare del tempo intuirete le loro reali intenzione dai loro movimenti del corpo.
Se una volta liberati non va come si sperava non demordete e date tempo, la maggior parte delle volte alla fine la femmina finisce per accettare il maschio e a concedersi all'abbraccio.
In questi momenti le foglie sul fondo si riveleranno ancora una volta utilissime, esse forniranno infatti preziosissimi nascondigli alla femmina stanca delle avance del maschio. Come dicevamo prima purtroppo non va sempre tutto a buon fine...
Spesso è il maschio che non sembra disposto ad accoppiarsi e l'unico istinto che sembra avere è quello omicida, anche qui cerchiamo di non demordere e fare diverse prove aspettando pazientemente.
Altre volte è la femmina che non ne vuole sapere e addirittura finisce pure per suonarle al povero maschio.
Se proprio non va a volte l'unica cosa da fare è ringraziare la selezione fatta su questi pesci e cambiare esemplare.
Se invece va tutto bene arriveremo al magnifico momento dell'abbraccio! Il maschio stringerà la femmina in un dolce abbraccio stimolando il rilascio delle uova della femmina.
Bé come per tutti la prima volta non è mai facile
Se alla prima riproduzione assisteremo quasi sicuramente a scene piuttosto buffe: è abbastanza normale che le prime volte gli abbracci non vadano a buon fine, se vedete quindi il maschio in difficoltà non preoccupatevi, è piuttosto comune vederlo finire per mancare la femmina ritrovandosi ad abbracciare il nulla per poi cadere verso il basso da solo come un cretino.
Tranquilli, con un pò di pratica il vostro pesciolino diventerà un vero riproduttore
E' altrettanto comune che dopo i primi abbracci andati a buon fine la femmina non rilasci uova; nessuna paura ancora un paio di abbracci e vedrete una pioggia di uova e il maschio che si precipita sul fondo a recuperarle per poi sistemarle nel nido.
In questa fase i maschi inesperti o quelli che hanno perso l'istinto può essere che mangino le uova, può succedere.
Se il problema persiste però è forse il caso di cambiare riproduttore.
Per quanto riguarda la femmina invece ci sono esperienze diverse: capita che la femmina le mangi, che le ignori e persino che aiuti il maschio a sistemarle nel nido. Valutate voi quindi che fare con lei.
Contate che andrà comunque tolta subito dopo che le uova saranno sistemate.
Il maschio diventerà infatti un severo guardiano della prole scacciando violentemente qualsiasi cosa si avvicini al nido. A questo punto ci sono due scuole di pensiero principali:
-Chi tiene il maschio sino alla schiusa in vasca per lasciar che si prenda cura delle uova.
-Chi lo pesca subito per evitare che le mangi.
Personalmente, se il maschio lo permette io preferisco lasciargli prendere cura del nido, è un aspetto molto interessante della riproduzione.
Se tutto va bene vedrete presto spuntare delle codine dal nido, in questa prima fase del nuoto verticale gli avannotti si nutriranno del sacco vitellino.
Inizieremo a nutrirli quando li vedremo passare al nuoto orizzontale.
Alimentarli non sarà facile all'inizio in quanto minuscoli. Se saremo fortunati qualcosa troveranno già nella vasca grazie alle foglie e alle piante ma poi andrà fornito dell'altro, come ad esempio infusori nei primi giorni.
Un'alternativa pratica può essere il Nobil fluid della JBL, un mangime liquido a base di artemia e successivamente il JBL Novo Tom, un mangime in polvere. Alcuni consigliano anche tuorlo d'uovo in alternativa a cibo vivo particolarmente piccolo.
Ora non ci resta altro che pazientarle e vederli crescere!
Gli avannotti andranno alimentati frequentemente e altrettanto frequenti dovranno essere i cambi d'acqua: sia per evitare l'accumulo di carico organico sia di ormoni inibitori della crescita.
Non bisogna poi dimenticare che i maschi andranno isolati non appena inizieranno a mostrare il dimorfismo sessuale.
Va quindi tenuto conto che l'accrescimento degli avannotti sino ad una taglia "cedibile" richiederà impegno e soprattutto parecchio spazio.
Cosa resta da dire?
Buona fortuna e abbi tanta pazienza!

Allora partiamo dal presupposto che riprodurre Betta può essere estremamente facile o estremamente difficile.
Purtroppo la selezione spinta effettuata su questa specie ha inibito alcuni istinti, come ad esempio quello per la cura delle uova e del nido e ne ha accentuati altri come ad esempio l'aggressività.
Quindi armati di pazienza e perseveranza ma soprattutto incrocia le dita

Partiamo dall'occorrente:
Ti servirà una vasca dedicata alla riproduzione; riprodurli in vasca è sconsigliato in quanto scomodo, la femmina andrà ripescata subito dopo la deposizione e il maschio non appena le uova si saranno schiuse, e ripescare Betta in un allestimento per Betta non è facilissimo essendo noti per essere ambienti particolarmente intricati

A questo scopo può andare bene una qualsiasi vaschetta, anche una in plastica.
Per quanto riguarda le dimensioni vedi te, in rete si sconsigliano le più svariate misure. Io per le mie esperienze mi sono trovato bene con vasche sui 30 cm di lunghezza e 20 di profondità, l'altezza chiaramente non è importante.
Questa vasca andrà munita di riscaldatore. Un coperchio per mantenere l'umidità ed evitare spiacevoli salti fuori non guasta, ma non lo ritengo nemmeno strettamente necessario.
Riempirai la vaschetta con acqua con valori simili a quelli dell'acquario, va bene anche quella dell'acquario se a posto con i valori, magari ti ritrovi dentro pure qualche microorganismo che sarà sicuramente gradito dagli avannotti durante i primi loro giorni

La colonna d'acqua, trattandosi di costruttori di nido di bolle, non dovrà essere troppo alta per ovvi motivi.
15 cm sono sufficienti, sicuramente non supererei i 20.
Consiglio poi di aggiungere sul fondo delle foglie secche, Catappa, Castagno, Quercia...non siamo snob fanno tutte il loro dovere. Ambreranno l'acqua, l'acidificheranno e apporteranno microorganismi come infusori che nutriranno gli avannotti una volta che avranno riassorbito il sacco vitellino.
Nessun filtro: smuoverebbe la superficie disturbando i genitori e gli avannotti.
Qualcuno consiglia un areatore per non far marcire le uova nel nido, personalmente non l'ho mai utilizzato e mi sono sempre trovato bene,le proprietà delle foglie messe precedentemente in infusione saranno più che sufficienti, e poi a noi di AF piace naturale

Aggiungeremo poi ad un angolo della vasca una nursery o un qualsiasi contenitore trasparente bucato in cui andremo ad inserire la femmina.
Siate creativi e arrangiatevi con quello che trovate, anche una mezza bottiglia tagliata e opportunamente bucata farà il suo dovere

Ormai la vasca è quasi allestita manca solo un supporto al futuro nido di bolle, c'è chi usa pezzi di plastica, polistirolo etc... Io mi sono sempre trovato bene con la Pistia stratiotes, ha foglie abbastanza grandi e concave sotto che sembrano fatte apposta per ospitare il nido, in più è facile che le loro radici ospitino parecchia microfauna.
Ormai ci siamo, la vasca è pronta! In ottica della riproduzione sarà utile aumentare gradatamente la temperatura sino a portarla intorno ai 28/29° e fornire una dieta particolarmente proteica.
In questo modo stimoleremo i nostri esemplari ad accoppiarsi.
Tempo di selezionare la coppia e partire!
Andremo a scegliere ovviamente due esemplari maturi, un bel maschio e una bella femmina con un bel ventre gonfio e un bel ovopositore ben in vista.
Inseriremo il maschio nella vasca della riproduzione, li lasceremo prendere possesso del territorio e il giorno dopo andremo a inserire anche la femmina, la femmina andrà inserita nella nostra nursery o in qualsiasi cosa la sostituisca, dovrà essere a vista per stimolare il maschio e prepararsi lei stessa ma al tempo stesso al sicuro dagli attacchi tipici di una coppia non pronta.
A questo proposito è meglio coprire la nursery, non è raro che uno dei due salti dentro o fuori per una romantica fuga d'amore o per un brutale omicidio.
Dare una tempistica a questa fase è difficile, dipende molto dagli esemplari, alcuni saranno subito pronti alla riproduzione mentre altri impiegheranno più tempo e se liberati prima rischiano di farsi male.
Nemmeno il fatto che abbia costruito un ottimo nido di bolle indica per certo che la coppia sia pronta, alcuni maschi costruiscono il nido ma non accettano la femmina per altro tempo, altri sono pronti addirittura prima della costruzione del nido.
Sempre parlando di nido non fatevi ingannare dall'apparenza, un gran nido non fa un buon riproduttore come un piccolo nido non ne fa uno pessimo.
Ricordate: le dimensioni non contano

Tornando seri in questa fase non mi resta che consigliarvi tanta pazienza e tanto spirito di osservazione, osservate bene i loro comportamenti e fate delle prove, col passare del tempo intuirete le loro reali intenzione dai loro movimenti del corpo.
Se una volta liberati non va come si sperava non demordete e date tempo, la maggior parte delle volte alla fine la femmina finisce per accettare il maschio e a concedersi all'abbraccio.
In questi momenti le foglie sul fondo si riveleranno ancora una volta utilissime, esse forniranno infatti preziosissimi nascondigli alla femmina stanca delle avance del maschio. Come dicevamo prima purtroppo non va sempre tutto a buon fine...
Spesso è il maschio che non sembra disposto ad accoppiarsi e l'unico istinto che sembra avere è quello omicida, anche qui cerchiamo di non demordere e fare diverse prove aspettando pazientemente.
Altre volte è la femmina che non ne vuole sapere e addirittura finisce pure per suonarle al povero maschio.
Se proprio non va a volte l'unica cosa da fare è ringraziare la selezione fatta su questi pesci e cambiare esemplare.
Se invece va tutto bene arriveremo al magnifico momento dell'abbraccio! Il maschio stringerà la femmina in un dolce abbraccio stimolando il rilascio delle uova della femmina.
Bé come per tutti la prima volta non è mai facile

Se alla prima riproduzione assisteremo quasi sicuramente a scene piuttosto buffe: è abbastanza normale che le prime volte gli abbracci non vadano a buon fine, se vedete quindi il maschio in difficoltà non preoccupatevi, è piuttosto comune vederlo finire per mancare la femmina ritrovandosi ad abbracciare il nulla per poi cadere verso il basso da solo come un cretino.
Tranquilli, con un pò di pratica il vostro pesciolino diventerà un vero riproduttore

In questa fase i maschi inesperti o quelli che hanno perso l'istinto può essere che mangino le uova, può succedere.
Se il problema persiste però è forse il caso di cambiare riproduttore.
Per quanto riguarda la femmina invece ci sono esperienze diverse: capita che la femmina le mangi, che le ignori e persino che aiuti il maschio a sistemarle nel nido. Valutate voi quindi che fare con lei.
Contate che andrà comunque tolta subito dopo che le uova saranno sistemate.
Il maschio diventerà infatti un severo guardiano della prole scacciando violentemente qualsiasi cosa si avvicini al nido. A questo punto ci sono due scuole di pensiero principali:
-Chi tiene il maschio sino alla schiusa in vasca per lasciar che si prenda cura delle uova.
-Chi lo pesca subito per evitare che le mangi.
Personalmente, se il maschio lo permette io preferisco lasciargli prendere cura del nido, è un aspetto molto interessante della riproduzione.
Se tutto va bene vedrete presto spuntare delle codine dal nido, in questa prima fase del nuoto verticale gli avannotti si nutriranno del sacco vitellino.
Inizieremo a nutrirli quando li vedremo passare al nuoto orizzontale.
Alimentarli non sarà facile all'inizio in quanto minuscoli. Se saremo fortunati qualcosa troveranno già nella vasca grazie alle foglie e alle piante ma poi andrà fornito dell'altro, come ad esempio infusori nei primi giorni.
Un'alternativa pratica può essere il Nobil fluid della JBL, un mangime liquido a base di artemia e successivamente il JBL Novo Tom, un mangime in polvere. Alcuni consigliano anche tuorlo d'uovo in alternativa a cibo vivo particolarmente piccolo.
Ora non ci resta altro che pazientarle e vederli crescere!
Gli avannotti andranno alimentati frequentemente e altrettanto frequenti dovranno essere i cambi d'acqua: sia per evitare l'accumulo di carico organico sia di ormoni inibitori della crescita.
Non bisogna poi dimenticare che i maschi andranno isolati non appena inizieranno a mostrare il dimorfismo sessuale.
Va quindi tenuto conto che l'accrescimento degli avannotti sino ad una taglia "cedibile" richiederà impegno e soprattutto parecchio spazio.
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- cicerchia80 (20/10/2019, 23:29) • Humboldt (21/10/2019, 0:11) • gem1978 (21/10/2019, 9:34) • lauretta (21/10/2019, 10:38) • ValarNeapolis (06/11/2019, 18:25) • graziano.beghè (29/03/2022, 17:26)
"Think globally, act locally"
27/09/2017
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"Heaters gonna heat" cit.
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"Heaters gonna heat" cit.
- cicerchia80
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Steinoff wrote:Lo Zen e l'arte di aspettare che il silicone asciughi...
Monica said:Lo Zen e l'arte di aspettare che l'acquario maturi...
Trotasalmonata declared:Lo Zen e l'arte di farsi i c@...
Lo Zen è ammirare l'acquario
Monica said:Lo Zen e l'arte di aspettare che l'acquario maturi...
Trotasalmonata declared:Lo Zen e l'arte di farsi i c@...
Lo Zen è ammirare l'acquario
- lauretta
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@Dandano!! :x sono contenta di rileggerti!
Questo sarà un altro best seller
Le foto sono tutte tue, giusto?
Mi rimetti quella dell'abbraccio? Non si apre

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Le foto sono tutte tue, giusto?
Mi rimetti quella dell'abbraccio? Non si apre

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i pignoli salveranno il mondo!! ... in ritardo ... 

- Dandano
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:x :x :x
Si

Appena accendo il computer la risposto

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"Think globally, act locally"
27/09/2017
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"Heaters gonna heat" cit.
27/09/2017
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- Athos
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Grazie x la spiegazione esaustiva, appena avrò tempo a disposizione e mi sarò organizzato farò un tentativo! Nel caso vi terrò aggiornati sugli eventi
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- Starman
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@Athos foto dei riproduttori?
Dipende molto anche da loro, come ha detto dandano le selezioni potrebbero aver fatto perdere gli istinti riproduttivi ad alcuni esemplari.
Dipende molto anche da loro, come ha detto dandano le selezioni potrebbero aver fatto perdere gli istinti riproduttivi ad alcuni esemplari.
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