Da 3 anni allevo una coppia di Axolotl (Ambystoma mexicanum), fino a due mesi fa in un acquario da 60 litri con filtro esterno molto sovradimensionato, impianto di raffreddamento DIY, sabbia inerte ed una flora di piante "semplici" (Anubias, Microsorum, Egeria, Vallisneria, Cladophora e Pistia).
Con fisiologici alti e bassi, l'equilibrio è stato sempre mantenuto, utilizzando solo acqua di rubinetto, biocondizionatore, un cambio del 20% meno di una volta al mese e senza mai fare una sola misurazione

Ovviamente niente CO2 né fertilizzazione.
Tre mesi fa ho effettuato un upgrade con una vasca aperta costruita su misura (90x50x40cm), con plafoniera LED Chirohiros A601 plus (60w, 9600lm con controller Bluetooth) e filtro esterno Askoll Pratiko 200.
La flora è quella elencata nel profilo, ho cercato di bilanciare tra piante a crescita veloce e a crescita lenta, oltre a qualche galleggiante.
Dopo qualche settimana ho iniziato la fertilizzazione con Seachem Flourish ed Advance ed ho interrato le sfere in laterite Jbl vicino a Pogostemon, Ludwigia e Bacopa.
Dopo un mese dall'avvio ho trasferito le "piccole" belve (tutti e due superano i 25cm), che hanno gradito molto il nuovo ambiente, insieme ad un team di lavavetri (3 Neritina "black helmet").
Dopo aver constatato un'esplosione di alghe filamentose e cianobatteri, con Bacopa e Ludwigia vive, senza segni di carenze ma praticamente bloccate, ho misurato per la prima volta pH (8), GH (17°d) e KH (8°).
La temperatura è tra 18 e 20°C, le ore di luce sono 6.
Il Pogostemon cresce molto lentamente, ha qualche piccola chiazza di ciano ma produce timidi germogli laterali.
Pensavo di ridurre gradualmente la durezza con acqua di osmosi e ridurre il pH con CO2 fino a 7/7,4.
Ovviamente ho sospeso la fertilizzazione.
Sto per fare una stupidaggine? Avete altre idee e suggerimenti?
Grazie!