Creazione sezione ACQUARIO NOSTRANO
- cqrflf
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Non so se a qualcuno possa interessare ma negli ultimi due anni AF si è ingrandito così tanto che potrebbero esserci già parecchi potenziali membri interessati o che hanno qualche piccola esperienza da condividere.
L'allevamento e la coltivazione di specie nostrane presenta qualche piccola insidiosa differenza rispetto alle specie tropicali, non solo per la temperatura.
Inoltre negli ultimi anni ho portato avanti parallelamente al tropicale la mia passione per il nostrano d'acqua dolce arrivando ad avere una "discreta" esperienza tanto da poter consigliare chi alle prime armi volesse cimentarsi.
Ho faticosamente creato una collezione di più di 20 piante raccolte in natura (in Piemonte), anche già faticosamente adattate (quelle non adattate muoiono in una settimana) che potrei condividere con piacere con chi desiderasse provare.
Potrei dare consigli e guidare i primi passi facendo evitare gli errori grossolani a cui sono andato incontro anche io nei primi tentativi infruttuosi.
La lista di piante piemontesi e italiane in mio possesso (nemmeno completa) è sufficientemente fornita da poter creare, se uno lo desidera, un acquario in stile Olandese e la bellezza delle piante nostrane non ha nulla a che invidiare alle più blasonate piante tropicali.
In una discussione del 2017 avevo riportato una lunga lista con più di 30 piante italiane utilizzabili in acquario.
Presto mostrerò le foto dell'evoluzione del mio acquario.
Ditemi cosa ne pensate.
L'allevamento e la coltivazione di specie nostrane presenta qualche piccola insidiosa differenza rispetto alle specie tropicali, non solo per la temperatura.
Inoltre negli ultimi anni ho portato avanti parallelamente al tropicale la mia passione per il nostrano d'acqua dolce arrivando ad avere una "discreta" esperienza tanto da poter consigliare chi alle prime armi volesse cimentarsi.
Ho faticosamente creato una collezione di più di 20 piante raccolte in natura (in Piemonte), anche già faticosamente adattate (quelle non adattate muoiono in una settimana) che potrei condividere con piacere con chi desiderasse provare.
Potrei dare consigli e guidare i primi passi facendo evitare gli errori grossolani a cui sono andato incontro anche io nei primi tentativi infruttuosi.
La lista di piante piemontesi e italiane in mio possesso (nemmeno completa) è sufficientemente fornita da poter creare, se uno lo desidera, un acquario in stile Olandese e la bellezza delle piante nostrane non ha nulla a che invidiare alle più blasonate piante tropicali.
In una discussione del 2017 avevo riportato una lunga lista con più di 30 piante italiane utilizzabili in acquario.
Presto mostrerò le foto dell'evoluzione del mio acquario.
Ditemi cosa ne pensate.
Ultima modifica di cqrflf il 27/10/2018, 15:18, modificato 1 volta in totale.
Viaggiai per giorni e notti per paesi lontani.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.
Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.
- Coga89
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- cqrflf
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Aggiungo che dopo anni di tentativi sono finalmente riuscito prima a far sopravivere, e poi dopo anche crescere, quelle che si possono considerare come le Cabomba "Swartzi" della situazione (considerate come piante impossibili da Rox).
Su un totale di circa 20 piante almeno 7 sono difficilissime da far sopravvivere e nella maggior parte dei casi muoiono in poche settimane.
Quest'anno con orgolglio sono riuscito ad elevere il mio livello di successo a ben 19 su 20 specie che posso fornire direttamente dalla mia selezione personale adattata alla vita d'acquario togliendo quindi già una buona parte delle difficoltà ai principianti.
Purtroppo mi manca ancora un mostro sacro: la "Najas marina", ma si sa negli anni 80-90 non si prendeva nemmeno in considerazione di allevare i coralli mentre ora...
Su un totale di circa 20 piante almeno 7 sono difficilissime da far sopravvivere e nella maggior parte dei casi muoiono in poche settimane.
Quest'anno con orgolglio sono riuscito ad elevere il mio livello di successo a ben 19 su 20 specie che posso fornire direttamente dalla mia selezione personale adattata alla vita d'acquario togliendo quindi già una buona parte delle difficoltà ai principianti.
Purtroppo mi manca ancora un mostro sacro: la "Najas marina", ma si sa negli anni 80-90 non si prendeva nemmeno in considerazione di allevare i coralli mentre ora...
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Molto spesi per vedere alti monti, grandi mari....e non avevo occhi per vedere a due passi da casa la goccia di rugiada sulla spiga di grano.
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Molto, molto interessante

Allora non vedo l'ora di leggere un articolo con la lista delle specie adattate e ricco di spunti, trucchi e abbinamenti

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"Immagino che il pesce fuori dall'acqua sia l'unico pesce ad avere un'idea di cosa sia l'acqua." JRR Tolkien
- marcello
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Per diverso tempo ho provato anch'io con le piante nostrane ma ad adattarle a 25° C della vasca.
Nessuna si è adattata penso causa temperatura troppo elevata .

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- cqrflf
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Infatti, se vuoi fare un prelievo direttamente in natura devi pianificare tutto e organizzarti, tutto deve partire dalla rilevazione iniziale dei parametri del biotopo dal quale prelievi che può essere: stagno, lago, fiume di montagna, fiume di valle o persino canali di scolo dei campi, tutti con parametri diametralmente opposti l'uno dall'altro.
Ci sono poi piante come il Miriophillum che quando le prelevi crescono comunque e ovunque ed altre come il Potamogeton crispus o il Ranunculus che ti schiattano dopo una settimana.
Quindi per le piante più difficili si procede in due passaggi:
1) primo fai la rilevazione dei parametri principali, poi torni a casa e riproduci in vasca, uno dei parametri principali è la temperatura che NON deve mai essere eccessivamente superiore al biotopo di origine. Tipo se hai 18 gradi al biotopo e 26 in casa lascia stare.
2) torni al biotopo e prelevi facendo trascorrere il minor tempo possibile tra il prelievo e l'immissione in vasca.
3) Prima di mettere in vasca devi fare una attenta pulizia con acqua corrente ed eventualmente delle disinfezioni ma poi vi spiegherò come.
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- KS34
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- marcello
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Dirò di più : ho raccolto in natura anche le alghe , proveniva anche da natura la macroalga Chara e la Nitella .
Provate ai 28° C per il sulawesi , niente è vissuto tranne le Hydre, le Libellule, le Sangiusughe .
Debellato tutto meno le Hydre che ci sono ancora .
Ci vuole una vasca con acqua fredda .

Provate ai 28° C per il sulawesi , niente è vissuto tranne le Hydre, le Libellule, le Sangiusughe .
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- nicolatc
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Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"
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Quelli che hanno fatto danni con il cifo azoto e quelli che ancora devono farli
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