Cerco di portare un piccolo contributo a chi ha espresso curiosità in materia:
-Alluminio: certo che si ossida, lo fa con una velocità che è circa un milione di volte maggiore di quella del ferro. Per fortuna il suo ossido è stabile, inerte e atossico. Tracce di alluminio possono essere considerate debolmente tossiche, ma d'altro canto il rilascio è ostacolato dalla patina esterna di ossido: è sicuro per pentolame e piccole attrezzature da acquaristica. NON è un materiale di grado chirurgico, ed è un vivace attivatore. Promosso con riserva.
-Rame: piuttosto tossico. Le vernici anti conchiglie per la carena delle navi ammazzano i cirripedi grazie al loro contenuto di rame.

È un potente attivatore: la spuma di bianco d'uovo riesce meglio in una terrina di rame perché il rame modifica, entrandovi, la struttura della preparazione. In questo caso no, non morirete avvelenati: potete mangiare tutte le spume che volete, ma oltre i quattro chili rischiate di crepare per l'esplosione dello stomaco!
-Acciaio inossidabile AISI 304, AISI 316: materiali del miglior grado farmaceutico, alimentare e chirurgico. Eliminati dall'uso nel settore delle protesi solo perché, a causa di effetti ferromagnetici, durante le TAC si muovono violentemente all'interno del corpo.
I metalli che contengono, principalmente nickel (austenitizzante) e cromo, sono intimamente legati alla struttura atomica del materiale. Il loro rilascio, benché sfugga ad un apprezzamento preventivo, è da ritenersi pressoché innocuo. Promossi.
-Sanicro28, Zeron100, Ferralium255, saf2205, superleghe hrsa: tutto il popò di metalli che contengono (nickel, rame, cromo, tungsteno... cobalto!!) ha la funzione di stabilizzare la lega. Promossi.
-Titanio, titanio 3/2,5, titanio 6/4. Idonei.
-Polietilene, polipropilene, pvdf: idonei.
-ABS, polistirene: non completamente inerti, ma da considerarsi idonei.
-Vetro: ok. Vetro borosilicato (pyrex, duran): ok.
Cristallo: il rilascio di piombo è grave già dopo qualche mese a mollo. Se tenete il cognac o il whisky dentro a quelle bottiglie di cristallo piacevolmente demode', ebbene: vi state avvelenando. I bicchieri di cristallo sono ok perché il contatto con le bevande si presume molto più breve.
-Accoppiamenti tra leghe diverse: un particolare di piccole dimensioni (es: un rivetto) resisterà alla corrosione galvanica se applicato a una massa metallica di materiale più debole sulla scala galvanica, ma non viceversa. Ovvero, un rivetto in AISI 316L è ok se applicato a un manufatto in alluminio. Un rivetto di alluminio si corroderà in breve se applicato a un manufatto in AISI 316L.
-Passivazione degli acciai inossidabili: "inossidabili" è solo un modo di dire. Andrebbero, a rigori, chiamati "ossidabilissimi".

Infatti, il cromo che contengono, a contatto con l'ossigeno, forma una patina passiva e stabile di biossido di cromo che preserva il materiale sottostante e rende il pezzo inerte.
Per riscontro, il ferro comune forma ossido di ferro... E voi direte, embè, non va bene lo stesso? Il problema è che la molecola di ferro è decisamente ingombrante, e siccome "non ci sta" nel punto in cui si era formata, si solleva ed espone nuove molecole di ferro all'ossidazione, molecole che a loro volta si solleveranno, finché tutto il materiale, in parole povere, finisce, e il pezzo scompare.

Fateci caso: la ruggine sul ferro è in rilievo!
Sott'acqua l'acciaio inox non ha le condizioni necessarie (acqua, ossigeno, acqua, ossigeno, ecc, che sono la sua manutenzione naturale) a formare la pellicola di biossido di cromo, ma è pur vero che si forma istantaneamente durante la costruzione del manufatto, ed è durevole e tenace.
Va detto che sott'acqua esiste il fenomeno della corrosione per vaiolatura e la pitting corrosion, ma direi che in acquaristica interessano in modo del tutto marginale.
L'ora è tarda... Spero di aver reso in maniera ragionevolmente chiara queste poche note.