volevo capire meglio quando e come usare il metodo del pH shakerato, ne aprofitto anche per chiedervi qualche consiglio sulla gestione della vasca visto che negli ultimi giorni ho avuto alcuni problemi.
Il problema nasce da un incendente di qualche settimana fa: a causa di una svista la manopola della C02 è rimasta al massimo per 10 minuti circa. Quando me ne sono accorto ho chiuso tutto ed ho misurato un crollo del pH da 7.5 a 6. Avendo un KH di 7 mi sono preoccupato, perchè dalla tabella risultava una concentrazione di CO2 altissima. Ho fatto un cambio di acqua del 10% con acqua del rubinetto biocondizionata (solitamente uso un mix con osmosi), per alzare il KH ed ho puntato il flusso del filtro per creare movimento in superfice al massimo per favorire l'evaporazione della CO2. Dopo mezza giornata il pH era salito a 6.8 ed avevo un KH di 9. Usando il calcolatore del sito risultava ancora una concentrazione eccessiva.
Nella vasca tengo un pesce rosso comune. La cosa che mi ha incuriosito è che in mezzo a tutto questo macello il povero pesciolino non mi è sembrato patire, non l'ho mai visto boccheggiare ne dimostrare segni di malessere (ha patito invece lo sbalzo di pH perche qualche giorno dopo mostrava alcune piccole macchie rosse sul vente ed un po' di apatia, segno di stress per il sistema immunitario, che però si è risolta velocemente).
In compenso, finalmente le piante hanno iniziato a mostrare un peraling evidente. Ho letto l'articolo sul sito circa il pH / CO2 ed il ruolo degli acidificanti, ed avendo alcuni legni tutto sembrava avere una spiegazione. Ho preso un bichiere d'acqua dall'acquario, l'ho shakerato e subito dopo ho letto un pH decisamente più basso di quello in vasca in quel momento (da 7 a 6, qualcuno mi può spiegare come mai?), ho lasciato riposare come descritto, e dopo 30 ore era arrivato ad 8.1, anche così però risulterebbe che il pesciolino è stato sottoposto ad una dose letale ci CO2, ma come detto non sembra averne risentito.
Sono passati 10 giorni circa, il pH varia in continuazione fra 6.8 e 7.2 mentre prima dell'incidente era più stabile, intorno a 7.5. Il pesciolino sembra stare bene, ma alcune piante (non tutte) hanno smesso di produrre peraling (forse per un carenza nella concimazione, perchè in teoria di CO2 dovrebbero averne in abbondanza).
Questa mattina ho di nuovo misurato un pH in calo a 6.6, mentre ieri avevo circa 7, che indicherebbe una contranzione eccessiva di CO2, ma il pesciolino sembra tranquillo. Quello che non capisco è come mai misuro queste variazioni così importanti senza che in apparenza sia cambiato nulla.
Il pHmetro sembra funzionare bene, l'ho tarato, e le letture sono confermate (nei limiti delle tolleranza) dai test a reagente e dalle striscette. E' vero che giocando con il calcolatore di CO2 ho visto che un errore di 0.1 nella misura del pH cambia molto sulla concentrazione di CO2 e quindi a questo punto non ci capisco più nulla

Siccome piante e pesce sembrano stare bene, per ora sto seguendo il vecchio adagio: se non è rotto non lo aggiustare, ma ho paura che la situazione mi sfugga di mano. Mi potete dare qualche suggerimento?
Ultima domanda: ho letto spesso che i pesci patiscono molto le variazioni di pH più ancora che un pH non perfetto, ma nessuno specifica cosa sia una varazione di pH dannosa, immagino che una varazione da 7.5 a 6.5 costante in due mesi, sia meno dannosa di una variazione da 7.5 a 7 in dieci minuti, ma non trovo da nessuna parte qualche valore di riferimento. Mi potete dare qualche indicazione al riguardo?
Grazie per chi ha avuto la pazienza di legere questo lungo post e vorrà rispondere.