Ho appena cercato nel suo articolo, eccola qui:
CO2 disciolta e KH (indipendenza?)
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- nicolatc
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CO2 disciolta e KH (indipendenza?)
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CO2 disciolta e KH (indipendenza?)
Si', la quantita' di CO2 disciolta dipende semplicemente dalla efficienza dell'erogazione (sia essa la respirazione dei pesci o un erogatore attaccato ad una bombola) e dalla dispersione attraverso la superficie. Non dipende dal KH.BollaPaciuli ha scritto: ↑Ovvero la CO2 disciolta è indipendete dal KH...?
E' il pH che dipende dalla quantita' di CO2 e dal KH.
Tutto questo, sempre nell'ipotesi di essere in una situazione di equilibrio. Se butto dentro un acquario con KH 10 un bicchiere di acido cloridrico, tutto il bicarbonato che compone il KH si trasformera' in CO2, rendendo l'acqua "frizzante":

- Questi utenti hanno ringraziato Paky per il messaggio:
- BollaPaciuli (19/04/2019, 11:11)
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CO2 disciolta e KH (indipendenza?)
@nicolatc mi sembra che tu stia perdendo il filo del discorso…
Per scrupolo sono andato a rileggere la mia affermazione che a quanto pare non ti ha convinto...nel caso fosse poco chiara..
Invece è sbagliato affermare che il KH (durezza temporanea) non è influenzato dalla CO2 disciolta
Per molti è chiaro cosa sia la durezza temporanea ma ...a scanso di equivoci…corrisponde alla concentrazione di ioni bicarbonato (HCO3) .
Sappiamo anche che:
la CO2 viene idratata ad acido carbonico (H2CO3), il quale, essendo molto instabile, si scinde in H+ e HCO3- secondo la relazione:
CO2 + H2O ⇔ H2CO3 ⇔ H+ + HCO3
Quando la CO2 diminuisce, si catalizza la reazione verso sinistra, ovvero: H2CO3 → CO2 + H2O, con liberazione della CO2 nell'aria; se la CO2 aumenta, si ha una reazione opposta, ovvero CO2 + H2O → H2CO3
La CO2 libera influisce anche sulla stabilità del bicarbonato, se le condizioni di equilibrio cambiano e si ha una diminuzione di anidride carbonica, il bicarbonato diventa instabile e si separa dando origine al carbonato insolubile che precipita, ad esempio rispetto al calcio avremo:
Ca(HCO3)2 ⇔ CaCO3 ¯ + CO2 + H2O.
Abbiamo già detto che la solubilità di un gas in acqua è funzione della costante di Henry (che tiene conto anche della temperatura) e della pressione parziale del gas, infatti attraverso i nostri impianti immettiamo artificialmente anidride carbonica proprio allo scopo di aumentarla (a titolo informativo, tra i vari modi di prevenire le incrostazioni nelle tubazioni di trasporto dell’acqua, si addiziona anidride carbonica allo scopo di stabilizzare i bicarbonati).
Mi pare ci sia abbastanza per dimostrare quanto ho affermato…
Da ultimo:
Per scrupolo sono andato a rileggere la mia affermazione che a quanto pare non ti ha convinto...nel caso fosse poco chiara..
Invece è sbagliato affermare che il KH (durezza temporanea) non è influenzato dalla CO2 disciolta
Per molti è chiaro cosa sia la durezza temporanea ma ...a scanso di equivoci…corrisponde alla concentrazione di ioni bicarbonato (HCO3) .
Sappiamo anche che:
la CO2 viene idratata ad acido carbonico (H2CO3), il quale, essendo molto instabile, si scinde in H+ e HCO3- secondo la relazione:
CO2 + H2O ⇔ H2CO3 ⇔ H+ + HCO3
Quando la CO2 diminuisce, si catalizza la reazione verso sinistra, ovvero: H2CO3 → CO2 + H2O, con liberazione della CO2 nell'aria; se la CO2 aumenta, si ha una reazione opposta, ovvero CO2 + H2O → H2CO3
La CO2 libera influisce anche sulla stabilità del bicarbonato, se le condizioni di equilibrio cambiano e si ha una diminuzione di anidride carbonica, il bicarbonato diventa instabile e si separa dando origine al carbonato insolubile che precipita, ad esempio rispetto al calcio avremo:
Ca(HCO3)2 ⇔ CaCO3 ¯ + CO2 + H2O.
Abbiamo già detto che la solubilità di un gas in acqua è funzione della costante di Henry (che tiene conto anche della temperatura) e della pressione parziale del gas, infatti attraverso i nostri impianti immettiamo artificialmente anidride carbonica proprio allo scopo di aumentarla (a titolo informativo, tra i vari modi di prevenire le incrostazioni nelle tubazioni di trasporto dell’acqua, si addiziona anidride carbonica allo scopo di stabilizzare i bicarbonati).
Mi pare ci sia abbastanza per dimostrare quanto ho affermato…
Da ultimo:
il pH è determinato proprio da quella piccola quantità...mi pare lo abbia scritto anche @Paky sul suo articolo...altro che irrilevante...
L'ebollizione per 10-15 minuti porta all'annullamento della durezza temporanea , non alla sempice riduzione, ma anche per T costante questa varia per effetto della quantità di CO2 disciolta ...determinando la trasformazione dei bicarbonati in carbonati..che man mano precipitano tutti, non solo quello di calcio.nicolatc ha scritto: ↑Se parli invece di variazioni estreme di temperatura, i bicarbonati si trasformano in carbonati e il carbonato di calcio precipita (come ha detto cicerchia). Ma una volta che la temperatura torna ai livelli normali, lentamente tutto ritorna come prima (ovviamente rimpiazzando l'acqua eventualmente evaporata con acqua di osmosi).
Quando sei fermamente convinto di poter sopperire alla scarsa conoscenza raddoppiando lo sforzo, non c'è limite ai casini che puoi combinare.
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Mi pare che stiate facendo casino per niente...
Pero' se non hai pietre calcaree in vasca, e il tuo pH e' acido, la quantita' di CO2 non ha alcun effetto perche' non c'e' neanche uno ione carbonato che abbia la possibilita' di precipitare o di tornare in soluzione.
Corretto. Ma l'affermazione "il KH (durezza temporanea) non è influenzato dalla CO2 disciolta" e' fatta non considerando fatto che il carbonato puo' percipitare (e ritornare in soluzione). Difatti, sappiamo tutti che non si devono mettere pietre calcaree in vasca quando si fa un amazzonico, perche' il calcare si scioglie, aumentando il KH.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑si separa dando origine al carbonato insolubile che precipita
Pero' se non hai pietre calcaree in vasca, e il tuo pH e' acido, la quantita' di CO2 non ha alcun effetto perche' non c'e' neanche uno ione carbonato che abbia la possibilita' di precipitare o di tornare in soluzione.
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Se però varia la CO2, e di conseguenza il pH, varia anche il rapporto bicarbonato/carbonato, mi sembra chiaro.
Ciò vale sia per eventuali carbonati “aggiunti” , tipo osso di seppia ad esempio , ma anche per quelli naturalmente contenuti nell’acqua di partenza .
Aggiunto dopo 4 minuti 20 secondi:
Negli impianti di trattamento acqua sono sufficienti minime variazioni del pH per ridurre considerevolmente il livello di precipitato
Aggiunto dopo 7 minuti 57 secondi:
Il bicarbonato è un doppiogiochista..
Si comporta sia come base coniugata nei confronti dell’acido carbonico che come acido debole nei confronti del carbonato
Ciò vale sia per eventuali carbonati “aggiunti” , tipo osso di seppia ad esempio , ma anche per quelli naturalmente contenuti nell’acqua di partenza .
Aggiunto dopo 4 minuti 20 secondi:
Negli impianti di trattamento acqua sono sufficienti minime variazioni del pH per ridurre considerevolmente il livello di precipitato
Aggiunto dopo 7 minuti 57 secondi:
Il bicarbonato è un doppiogiochista..
Si comporta sia come base coniugata nei confronti dell’acido carbonico che come acido debole nei confronti del carbonato
Quando sei fermamente convinto di poter sopperire alla scarsa conoscenza raddoppiando lo sforzo, non c'è limite ai casini che puoi combinare.
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Se ti riferisci ai miei ultimi due post, avevo solo risposto al tuo ultimo post, che non conteneva obiezioni ma una sola domanda:
GiovAcquaPazza ha scritto: ↑sei certo di questo dato?? puoi citare la fonte ?
a me risulta molto di più

La tua affermazione è chiara, ma ho detto che in una normale conduzione di acquario il KH non subisce alcun cambiamento.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑Per scrupolo sono andato a rileggere la mia affermazione che a quanto pare non ti ha convinto...nel caso fosse poco chiara..
Invece è sbagliato affermare che il KH (durezza temporanea) non è influenzato dalla CO2 disciolta

Per anni ho erogato CO2 a palla solo durante la fotosintesi: il pH di conseguenza oscilla giornalmente di circa un punto, ma il KH non ha mai subito variazioni, almeno non riscontrabili con il mio test Sera.

Eppure parliamo di variazioni limite di CO2 (almeno per quanto può servirci in acquario).
Certo. Non ho scritto che la variazione del pH è irrilevante, lo è quella del KH.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑il pH è determinato proprio da quella piccola quantità...mi pare lo abbia scritto anche @Paky sul suo articolo...altro che irrilevante...

Nel mio caso pratico, la variazione del pH è di un punto, circa da 7 a 6.
Gli ioni idrogeno sono quindi aumentati di 10-6 mol/l, e riusciamo a notarlo con il test pH. Seguendo la reazione dissociazione che hai scritto:
CO2 + H2O ⇔ H2CO3 ⇔ H+ + HCO3
avremo anche un uguale aumento di ioni bicarbonato.
Ma se il KH nel nostro acquario è almeno 0,3 gradi, gli ioni bicarbonato presenti sono dell'ordine di 10-4 moli/l, un ordine ben 100 volte più grande dell'aumento in gioco. E se il KH fosse superiore a 3 gradi (situazione abbastanza usuale), l'aumento del KH in gioco è dell'ordine di un millesimo! Per questo nessuno strumento ti mostrerà questa variazione del KH causata dall'aumento di CO2. E parliamo di una variazione indotta del pH di ben 1 punto, negli altri casi (tipici in acquario) questa relazione (la reazione di dissociazione dell'acido carbonico) è ancora più irrilevante sul KH.
E' meglio per chiarezza distinguere due fenomeni, cioè aumento di temperatura ed evaporazione. Il primo può riguardare il KH perché in presenza di calcio/magnesio effettivamente concordiamo che precipitano carbonati di calcio e magnesio. Non precipitano altri sali: se, ad esempio, metto in pentola acqua d'osmosi e bicarbonato di sodio e faccio bollire per qualche minuto, il KH non varia perché il bicarbonato di sodio non precipita.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑L'ebollizione per 10-15 minuti porta all'annullamento della durezza temporanea , non alla sempice riduzione, ma anche per T costante questa varia per effetto della quantità di CO2 disciolta ...determinando la trasformazione dei bicarbonati in carbonati..che man mano precipitano tutti, non solo quello di calcio.nicolatc ha scritto: ↑Se parli invece di variazioni estreme di temperatura, i bicarbonati si trasformano in carbonati e il carbonato di calcio precipita (come ha detto cicerchia). Ma una volta che la temperatura torna ai livelli normali, lentamente tutto ritorna come prima (ovviamente rimpiazzando l'acqua eventualmente evaporata con acqua di osmosi).
Siamo d'accordo che l'aumento di temperatura causa una variazione della CO2 disciolta che a sua volta può portare ad una maggiore precipitazione dei carbonati di calcio/magnesio; se hai materiale calcareo in vasca, il carbonato di calcio si discioglie.
L'altro effetto è l'evaporazione: è chiaro che se l'acqua diminuisce, aumenta la concentrazione dei sali, e di conseguenza aumenta anche la parte che precipita; poi se finisce l'acqua, è chiaro che restano solo i sali

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corretto..
nella risposta mi era sfuggita questa parte, in soluzione acquosa l'acido carbonico è in equilibrio con la CO2, e dato che la seconda è presente in concentrazione molto maggiore, comunemente viene indicato come H2CO3 il totale dell'acido carbonico propriamente detto e della CO2 disciolta...ecco il perché delle differenze.
Grazie per la precisazione,nicolatc ha scritto: ↑ Il primo può riguardare il KH perché in presenza di calcio/magnesio effettivamente concordiamo che precipitano carbonati di calcio e magnesio. Non precipitano altri sali: se, ad esempio, metto in pentola acqua d'osmosi e bicarbonato di sodio e faccio bollire per qualche minuto, il KH non varia perché il bicarbonato di sodio non precipita.
la condizione che tu riporti non esiste in natura, nemmeno negli acquari marini. Se nell'acqua sono presenti i cationi calcio e magnesio, la dissociazione del bicarbonato prima o poi li andrà a "pescare" per formare dei carbonati, con o senza bollitura, Na e K sono conservativi. Per valutare le singole reazioni bisogna tener conto dei vari equilibri di idrolisi e..penso sia un calcolo inutile.
e nel contempo la solubilità del carbonato di calcio è aumentata di 10 volte...se in vasca hai qualcosa in più di 5 vetri e acqua distillata...hai dei cambiamenti apprezzabili...
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E' giusto un dettaglio, ma comunque è esattamente il contrario: comunemente viene indicata come CO2 disciolta il totale della CO2 disciolta e della piccola parte di acido carbonico H2CO3.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑ comunemente viene indicato come H2CO3 il totale dell'acido carbonico propriamente detto e della CO2 disciolta...ecco il perché delle differenze.
Quando ho sottolineato che l'acido carbonico era una piccola parte, volevo solo suggerire che quando prendi questa reazione per dimostrare che il KH aumenta direttamente dalla dissociazione dell'acido carbonico:
CO2 + H2O ⇔ H2CO3 ⇔ H+ + HCO3
devi considerare che le moli in gioco implicano una variazione assolutamente ininfluente del KH. Abbiamo smarcato definitivamente questo punto?
Ora veniamo al secondo punto, la questione dell'interazione con calcio/magnesio: la CO2 contribuisce ad aumentare il discioglimento dei carbonati di calcio/magnesio. Però, avere materiali calcarei ed erogare CO2 a palla secondo me è una gestione senza senso.
Era per risponderti a questo:GiovAcquaPazza ha scritto: ↑Grazie per la precisazione,
la condizione che tu riporti non esiste in natura, nemmeno negli acquari marini.
Potresti avere più bicarbonati di quelli che si combinano con il calcio e magnesio, e in tal caso un po' di carbonati resterebbero comunque in soluzione.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑man mano precipitano tutti, non solo quello di calcio.
Senza bollitura (che appunto non vedo come sia una condizione che possa interessarci), alle temperature normali nei nostri acquari dolci il 98% circa dell'alcalinità (che poi è quella che misuriamo) sono bicarbonati. A pH molto elevati aumenta la percentuale dei carbonati disciolti rispetto ai bicarbonati (vedi acqua marina), ma non è che questo equivale a dire che precipitano tutti.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑Se nell'acqua sono presenti i cationi calcio e magnesio, la dissociazione del bicarbonato prima o poi li andrà a "pescare" per formare dei carbonati, con o senza bollitura
Io avevo qualcosa in più di 5 vetri, eppure:GiovAcquaPazza ha scritto: ↑e nel contempo la solubilità del carbonato di calcio è aumentata di 10 volte...se in vasca hai qualcosa in più di 5 vetri e acqua distillata...hai dei cambiamenti apprezzabili...
Aggiungo che non ho notato cambiamenti nemmeno del GH.nicolatc ha scritto: ↑Per anni ho erogato CO2 a palla solo durante la fotosintesi: il pH di conseguenza oscilla giornalmente di circa un punto, ma il KH non ha mai subito variazioni, almeno non riscontrabili con il mio test Sera.![]()
Eppure parliamo di variazioni limite di CO2 (almeno per quanto può servirci in acquario).
@cicerchia80 aveva riscontrato un aumento di oltre un punto di pH durante la fotosintesi (senza alcuna erogazione artificiale); non gli chiesi di misurare KH e GH di giorno e di notte, ma non credo avrebbe riscontrato differenze.
Giusto, però non confondere un apporto continuo di acqua nuova (contenente bicarbonati, carbonati e calcio/magnesio) in un tubo o magari in una caldaia (perché è chiaro che in questo caso il calcare si accumula sempre di più sulle pareti) con un acquario dove l'acqua che evapora dovremmo rabboccarla con osmosi, e nel cambio l'acqua che immettiamo dovrebbe avere stessa durezza di quella che andiamo ad eliminare.GiovAcquaPazza ha scritto: ↑a titolo informativo, tra i vari modi di prevenire le incrostazioni nelle tubazioni di trasporto dell’acqua, si addiziona anidride carbonica allo scopo di stabilizzare i bicarbonati
Aggiunto dopo 6 minuti 45 secondi:
Comunque mi sa che siamo finiti decisamente OT

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Non mi pare siamo OT,
Il titolo del topic era relativo all’indipendenza tra le due grandezze, ho detto che una relazione era vera e una falsa, mi sembra che gira e rigira , numeri, percentuali , vasche e pesci..ho ragione .
Per l’ordine di grandezze ..lievi ..irrilevanti..ininfluenti..è solo una applicazione al caso particolare che determina l’ampiezza di un effetto che parte da una legge chiara..
Il KH è influenzato dalla CO2 disciolta ..
Se vogliamo restare con le mani nella vasca..
Io acidifico con la CO2 1,9 punti di pH ( in vasca 6,0 e shakerato a 48 ore 7,9) , diffusore efficiente e alte pressioni di erogazione evidentemente permettono di spingere un po’ di più ..
Allego uno studio semplice ma interessante che riporta un po’ tutte le formule che abbiamo considerato e un grafico molto intuitivo sulle variazioni nel rapporto acido carbonico/bicarbonato/carbonato in base al pH ( notare che a 6,3 abbiamo equivalenza tra acido e bicarbonato, a 4,3 il bicarbonato sparisce ...in solo due punti di pH.).
https://irp-cdn.multiscreensite.com/bb4 ... mistry.pdf
Il titolo del topic era relativo all’indipendenza tra le due grandezze, ho detto che una relazione era vera e una falsa, mi sembra che gira e rigira , numeri, percentuali , vasche e pesci..ho ragione .
Per l’ordine di grandezze ..lievi ..irrilevanti..ininfluenti..è solo una applicazione al caso particolare che determina l’ampiezza di un effetto che parte da una legge chiara..
Il KH è influenzato dalla CO2 disciolta ..
Se vogliamo restare con le mani nella vasca..
Io acidifico con la CO2 1,9 punti di pH ( in vasca 6,0 e shakerato a 48 ore 7,9) , diffusore efficiente e alte pressioni di erogazione evidentemente permettono di spingere un po’ di più ..
Allego uno studio semplice ma interessante che riporta un po’ tutte le formule che abbiamo considerato e un grafico molto intuitivo sulle variazioni nel rapporto acido carbonico/bicarbonato/carbonato in base al pH ( notare che a 6,3 abbiamo equivalenza tra acido e bicarbonato, a 4,3 il bicarbonato sparisce ...in solo due punti di pH.).
https://irp-cdn.multiscreensite.com/bb4 ... mistry.pdf
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Quindi il KH è cambiato appena hai iniziato ad erogare? Se spegni l'impianto e domani misuri il KH, troverai una variazione?GiovAcquaPazza ha scritto: ↑Se vogliamo restare con le mani nella vasca..
Io acidifico con la CO2 1,9 punti di pH ( in vasca 6,0 e shakerato a 48 ore 7,9) , diffusore efficiente e alte pressioni di erogazione evidentemente permettono di spingere un po’ di più ..
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