cicerchia80 ha scritto: ↑07/03/2018, 14:51
Cioè?
Superfice di insediamento pari ad un campo sportivo,ossigenazione di acqua forzata
E megalopoli di battiri attaccati ad un riscaldatore contro dei poveracci che occupano un pezzo di radice buttata li,si sparpagliano quà e là nel fondo cercando di sopravvivere a quello con il sifone che passa tutte le settimane?
Appunto, quoto al 100%!
Secondo me nel primo articolo (quello del 2016) andrebbe esplicitata una considerazione finale importante: che comunque, anche limitando sifonature e cambi d'acqua, le colonie e l'attività totale svolta dai batteri nitrificanti sarà sempre inferiore nell'acquario senza filtro. E questo ha una ricaduta sul valore dei nitrati.
Invece nell'articolo si descrive solo il tempo di maturazione più lungo, e la diversa casa che comunque (anche se dopo un po' più di tempo) i batteri si andranno a costruire.
Se un nuovo arrivato leggesse quell'articolo e non leggesse il successivo, potrebbe essere portato a pensare che dopo una maturazione più lunga, non ci sia più alcuna differenza tra un acquario con filtro ed uno senza (con il solo accorgimento di non inserire prodotti anti-alghe, limitare i cambi e le sifonature, che poi sono le stesse cose consigliate in questi lidi per gli acquari con filtro).
Sul nuovo articolo, quello del topic, invece, questo particolare viene esplicitato e spiegato bene!
Però, nella sezione finale dello stesso, la minore presenza di batteri nitrificanti nel senza filtro viene indicata come motivo per cui tipicamente non è necessario aggiungere azoto.
Secondo me l'errore primario è chiamarla "
competizione per l'azoto", perché può causare fraintendimenti. E'
competizione per l'ammoniaca/ammonio, che è una specifica forma di azoto.
Sembra una sottigliezza ma non lo è: i batteri non assorbono azoto facendolo sparire dalla vasca, crescendo come fanno le piante e quindi sottraendolo definitivamente alle piante. Questa sarebbe vera e paritetica competizione!
I batteri invece ne modificano solo la forma, trasformandolo da ammoniaca a nitrati, che restano ancora a disposizione delle piante! Quindi per le piante non c'è nessuna competizione per l'azoto.
Cioè, per esser chiari: con o senza batteri,
l'azoto in vasca a disposizione delle piante è sempre lo stesso. 
Poi magari le piante preferiscono assorbirlo come ammoniaca, perché meno dispendiosa. E lo fanno anche velocemente quando c'è; ma se questa manca, assorbono comunque l'azoto necessario alla crescita in forma di nitrati.
Tornando quindi all'articolo e alla parte secondo me da modificare: il fatto che in un senza filtro l'attività batterica sia inferiore a quella di un acquario con filtro, non giustifica una minore fertilizzazione di azoto rispetto a quella con filtro (a parità di vasca), come invece viene spiegato nell'articolo.
Piuttosto, direi che si deve stare un po' più attenti a somministrare azoto in forma ammoniacale, perché sono quasi esclusivamente le piante ad assorbirla, e lo fanno, ma un po' più lentamente: non c'è il filtro potente che la "lavora" subito tramite i batteri, trasformandola in nitrati. Per cui i pesci delicati potrebbero risentirne in quel frangente.
E aggiungerei anche che, più in generale, in un senza filtro si deve stare un po' più attenti a qualunque fertilizzazione e al sovrappopolamento, perché l'equilibrio è un po' più delicato e si potrebbero più facilmente verificare accumuli, anche di sostanze organiche.
Che ne dici? Il ragionamento quadra? Sarebbe un po' più chiara la differenza e la differente gestione?
Aggiunto dopo 4 minuti 55 secondi:
Vabbè @
Rox, hai l'arte della sintesi e della chiarezza, che a me manca totalmente...

Perle di saggezza dei negozianti: "i juwel sono pronti in 10 giorni, se aspetti troppo l'acquario si siede e devi ricominciare buttando via le piante e l'acqua"