In genere a pH alcalino non agisce senza un acido

Moderatori: cicerchia80, lucazio00
In genere a pH alcalino non agisce senza un acido
Ok così è logico, se ho capito bene confermi che gli sbalzi di pH a KH prossimi allo 0 sono un rischio a prescindere dall'erogzione di CO2, almeno per mani inesperte... quindi non è che basta non erogare CO2 per evitarli, anzi...nicolatc ha scritto: ↑27/09/2020, 1:00scendendo sotto la soglia di 1 grado, allora anche oscillazioni molto piccole dei bicarbonati (magari per una foglia in decomposizione, qualche reazione chimica in un senso o nel senso opposto, o qualcosa che proviene dall'esterno) provocano maggiori escursioni di pH
Correggimi dove sbaglio... partendo dal presupposto che senza erogzione artificiale siamo sui 3 mg/l di CO2 e guardando la tabella (che allego per comodità di consultazione):
Penso che potrei se avessi magari un movimento superficiale che disperde CO2, nell'esempio come punto di partenza ho scelto quello con concentrazione di CO2 pari a 3 mg/l perché penso che sia la situazione più comune, non è così?
Si ma erogare CO2 con KH 0 è un suicidio!
Certo, mettiamo il caso per esempio che hai un fondo di akadama HQ e quindi KH 0 e pH 5.5 senza CO2 ovviamente. Ti basterebbe accendere l'aeratore per arrivare a KH 9.
Io direi circa 8mg/l di base senza erogazione
Concordo, scendere di oltre un punto pH (rispetto al suo valore notturno) grazie alla sola erogazione di CO2 significa rischiare di gasare i pesci. Scendere di un punto pH significa infatti decuplicare la CO2, e se quella notturna iniziale fosse 3 mg/l vuol dire che siamo arrivati a 30 mg/l. Andare oltre diventa rischioso, soprattutto perché non conosciamo la concentrazione iniziale, che potrebbe anche essere più alta di 3 mg/l.
Si. Ovviamente se la CO2 iniziale notturna fosse 5 mg/l, con quel punto in meno di pH significa che ora sei a 50 mg/l quindi il livello in realtà è pericoloso (ma lo è ugualmente a prescindere dal KH, quindi il concetto che hai espresso è giusto).
Esatto: se scendi a pH troppo bassi, per le piante il beneficio della CO2 viene superato dai problemi dell'acidità, e rischi di perdere la maggior parte delle piante. Anche per i pesci, dipende ovviamente dalle specie, ma se pensiamo che la maggior parte viene fatta vivere da generazioni a pH intorno alla neutralità...
Perché "tamponarsi" significherebbe la reazione opposta al discioglimento di CO2, significherebbe cioè che la CO2 si disperde in aria. Cosa che in realtà avviene comunque, infatti noi raggiungiamo certi livelli di CO2 proprio perché ne immettiamo talmente tanta che si crea un equilibrio tra quella che si discioglie in acqua e quella che si disperde in aria. Non appena interrompiamo l'erogazione, infatti, avviene quello che dici: le coppie di ioni idrogeno e bicarbonati in eccesso che avevamo forzatamente aggiunto si "uniscono" e la CO2 in eccesso si disperde, e così il pH torna esattamente dove stava prima dell'erogazione.
Vedi sopra per la risposta. E non mi sembri affatto una capra, anzi!
Forse chi lo ha detto pensava al valore troppo basso di pH che si rischia di raggiungere, e lo ha impropriamente legato all'oscillazione.
In realtà basterebbe un KH pari ad 1 grado per non avere problemi di stabilità; il problema come ho detto è riuscire ad assicurarsi costantemente e affidabilmente che non scenda ulteriormente per processi quali nitrificazione, fondo allofano, reazioni varie...
Immagino che sia sempre riferito al pH troppo basso che si raggiungerebbe, che per le piante vanificherebbe tutto il beneficio della CO2, e ai pesci/batteri potrebbe diventare ugualmente nocivo.
Si, in quel caso il pH scende meno del previsto a parità di CO2 erogata, e soprattutto il GH tende ad aumentare nel tempo (ovviamente se siamo in zona acida).
Per me è così.
Il caso di @Pisu !
E' impossibile pensare ad un valore corretto, dipende da quanti pesci, dal tipo di gestione (cambi d'acqua, sifonature fondo ecc), dal movimento superficiale dell'acqua, dalla piantumazione ecc.
Quella tabella non dice altro che questo:
Ovviamente se la popolazione resta stabile, i gusci nuovi che si formano per le nuove lumache compensano quelli delle lumache che muoiono e si decompongono, quindi le durezze restano stabili. Sono le improvvise variazioni di popolazione (esplosione di lumache o una loro moria generale per qualche causa) che può incidere sulle durezze. Ovviamente oltre che dal numero dipende anche da che specie di lumache, cioè da quali dimensioni medie stiamo parlando.
Si, alla lunga l'alcalinità tende a consumarsi.
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