Ti invito a fare una semplice riflessione, non so se nel tuo caso è mai capitato, ma posso dirti che ad esempio nel mio pur avendo acquari pieni di piante ( e quindi potenzialmente piene di "allelochimici" ), mi è capitato ugualmente di avere delle alghe.
Ciò per dirti che anche qualora effettivamente queste sostanze prodotte dalle piante, o da alcune tipologie di piante rapide in particolare, in qualche modo contrastino le alghe la loro efficacia è molto ridotta, o almeno sicuramente lo è fino a diventare praticamente ininfluente nel momento in cui la vasca è gestita male ( fertilizzanti, quelli liquidi, e luce in particolare ).
Ora se già nel momento in cui sono fisicamente presenti le piante in vasca gli allelochimici funzionano solo fino ad un certo punto è ancora piu' complicato sperare che possano essere in qualche modo utili se inseriti tramite acqua presa da un'altra vasca.
Il mio riferimento alla gestione voleva intendere che nel momento in cui, per qualunque ragione, non ci siano piante rapide in una vasca è possibile limitare di molto, fino ad azzerare completamente, il problema alghe, limitandosi ad una fertilizzazione blanda o addiruttura assente e soprattutto non esagerando con la luce, il discorso che riguarda poi l'iwagumi, o anche l'aquascaping di un certo tipo, è inerente a tipologie di vasche particolari, che vanno gestite necessariamente in un certo modo.
In ogni caso, come ho specificato in precedenza, qui essendo in chimica è possibile certamente valutare diversamente la cosa al di là se nei fatti, può risultare o meno utile un'idea del genere.
Vista la sezione è piu' importante capire a mio avviso quando si parla di allelochimici a cosa ci si rifirisce, come agiscono effettivamente sulle alghe o meglio sulle spore delle alghe, e in linea teorica quale dovrebbe essere la percentuale per litro di tali allelochimici in acqua per risultare realmente efficienti.
Credo sia molto importante, per tutti chiaramente, capire bene e approfondire piu' che altro questi aspetti, anche solo in via teorica.