leggendo sul forum, ho notato che l'oggetto del topic è già stato discusso, tuttavia non mi sono ancora chiarito le idee del tutto.
Grazie agli articoli su effetto tampone e sul libro Walstad, credo di aver compreso il legame che c'è tra KH, pH e CO2.
Mi rimane il dubbio su come regolare il KH affinché la CO2 disciolta sia buona senza sprecare troppa CO2.
In particolare, vorrei creare un'acqua ottimale per piante, pesci (es. Rasbore o Danio) e Neocaridine.
Un pH neutro e durezza totale di 10dGH potrebbero essere valori ottimali.
Il mio obiettivo non è quindi acidificare con la CO2 ma solo fertilizzare in maniera ottimale.
Ho capito che il KH si può facilmente regolare diluendo l'acqua di rubinetto (con KH elevato) con un'opportuna dose di acqua demineralizzata.
Mi è chiaro che avere un KH basso permette di acidificare l'acqua con una meno CO2 e, viceversa.
Non ho ben chiaro su come scegliere il KH al fine di massimizzare la CO2 disciolta col eorgazione minima.
Al momento ho KH = 7dKH e pH = 6.9 per cui sembra che la CO2 sia ottimale in termini di concentrazione ma forse sto sprecando troppa CO2.
Il mio negoziante infatti, mi ha suggerito di abbassare il KH a 5 per minimizzare l'erogazione di CO2 a parità di concentrazione. Questa affermazione però non mi convince.

Potreste aiutarmi a capire quale criterio seguire per raggiungere il mio scopo?
Grazie.